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I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI

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dotto u<strong>di</strong>tivo esterno, i due impianti <strong>di</strong> destra vanno posizionati ad ore<br />

9 ed ore 11, a 1 -22 mm dal centro, mentre se dovessimo ricostruire il<br />

pa<strong>di</strong>glione auricolare sinistro andrebbero posizionati ad ore 1 ed ore 3.<br />

L’incisione cutanea viene eseguita a 3 mm dal condotto u<strong>di</strong>tivo esterno in<br />

forma circolare a concavità anteriore. Il lembo <strong>di</strong> cute e periostio a cerniera<br />

anteriore viene scollato per esporre la mastoide. Si marca sull’osso la<br />

posizione esatta dei due impianti e si preparano i fori con delle frese idonee<br />

a calibro crescente e fornite <strong>di</strong> scudo che consente una penetrazione<br />

massima <strong>di</strong> 4 mm. Il foro viene filettato delicatamente con un maschiatore<br />

e si inserisce l’impianto in titanio. Dopo aver avvitato una vite <strong>di</strong> copertura<br />

(cover screw) interna all’impianto si sutura il periostio sopra l’impianto e si<br />

chiude l’incisione cutanea rispettando i piani.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre mesi si esegue il secondo tempo chirurgico incidendo a<br />

livello della precedente cicatrice. Si scolpisce un lembo <strong>di</strong> cute sopraperiosteo.<br />

Attraverso il periostio si identificano i due impianti ormai integrati,<br />

si rimuove con un bisturi circolare il periostio sopraimplantare, si rimuove<br />

la vite <strong>di</strong> copertura e si avvita un pilastro cilindrico (abutment) <strong>di</strong> 4- mm<br />

<strong>di</strong> altezza.<br />

Cosa importante è rimuovere il tessuto sottocutaneo del lembo che viene<br />

quin<strong>di</strong> assottigliato, sgrassato, liberato dagli esiti fibrotici del precedente<br />

intervento e perforato con un bisturi circolare nel punto esatto da dove<br />

devono fuoriuscire i pilastri <strong>di</strong> guarigione trans<strong>cutanei</strong> (Fig. 2).<br />

Ciò consente <strong>di</strong> ridurre al minimo le problematiche infiammatorie perimplantari.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> settimane, quando l’edema post-chirurgico si è<br />

completamente risolto, inizia la fase protesica. Sui pilastri vengono montati<br />

i transfer <strong>di</strong> impronta utilizzando dei perni guida lunghi 20 mm e viene<br />

posizionato il materiale da impronta ad avvolgere i transfer ed a rilevare<br />

l’anatomia dei tessuti molli. Dopo l’indurimento del materiale, i perni guida<br />

vengono svitati e si rimuove l’impronta. Sui transfer vengono quin<strong>di</strong> avvitati<br />

gli analoghi dei pilastri e l’impronta viene colata in gesso duro realizzando<br />

un modello master con le repliche in posizione corretta (Fig. 3).<br />

Fig. 2: area chirurgica dopo l’avvitamento dei pilastri.<br />

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