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I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI

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ONCOGENESI E BIOLOGIA MOLECOLARE<br />

M.t. ManCusO, D. tiRinDeLLi Danesi<br />

I carcinomi a cellule basali e squamose sono <strong>tumori</strong> <strong>cutanei</strong> non melanoma<br />

(TCNM), la cui incidenza nella popolazione mon<strong>di</strong>ale è in continuo<br />

aumento. L’esposizione cronica ai raggi solari è considerato il principale<br />

fattore <strong>di</strong> rischio responsabile dell’insorgenza <strong>di</strong> queste due categorie tumorali.<br />

Sebbene le basi genetiche che governano lo sviluppo dei TCNM<br />

siano solo parzialmente conosciute, alterazioni nella funzione <strong>di</strong> specifici<br />

geni che controllano la sopravvivenza e la proliferazione cellulare sono<br />

state identificate in questi <strong>tumori</strong> e rappresentano un importante punto <strong>di</strong><br />

partenza verso lo sviluppo <strong>di</strong> nuove strategie terapeutiche.<br />

1.<br />

IL CARCINOMA A CELLULE BASALI<br />

Il carcinoma a cellule basali o basalioma è un tumore maligno <strong>di</strong> origine<br />

epiteliale considerato tra i più comuni <strong>tumori</strong> umani. La sua incidenza è<br />

aumentata notevolmente negli ultimi <strong>di</strong>eci anni e si stima che circa un<br />

terzo della popolazione <strong>di</strong> origine europea sia destinato a sviluppare un<br />

basalioma nel corso della propria vita (Epstein EH, 200 ). Si presenta macroscopicamente<br />

come una papula <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni molto variabili, <strong>di</strong> aspetto<br />

irregolare e con margini mal delimitati, che si accresce molto lentamente<br />

e <strong>di</strong>ffonde ra<strong>di</strong>almente nel tessuto epidermico causando una significativa<br />

<strong>di</strong>struzione del tessuto; ha, inoltre, un decorso cronico e spesso reci<strong>di</strong>va in<br />

seguito ad asportazione chirurgica. Nonostante ciò, possiede una ridotta<br />

capacità invasiva ed evolve in metastasi solamente in casi eccezionali<br />

(Miller SJ, 1991).<br />

Questo tumore, tipico dell’età tar<strong>di</strong>va, compare con maggiore prevalenza<br />

negli uomini rispetto alle donne e insorge nelle aree cutanee maggiormente<br />

fotoesposte quali il viso, la nuca, il tronco ed il dorso delle mani <strong>di</strong> soggetti<br />

con fototipo chiaro, mentre non vengono mai interessati altri <strong>di</strong>stretti come,<br />

ad esempio, le superfici plantari. Ciò in<strong>di</strong>ca che i raggi ultravioletti (in particolare<br />

gli UVB, λ=280-320nm) sono il più comune fattore <strong>di</strong> rischio associato<br />

allo sviluppo del basalioma (Rass K et al., 200 ; Situm M et al., 200 ).<br />

Altri fattori <strong>di</strong> rischio sono stati in<strong>di</strong>viduati nell’esposizione alle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti<br />

e all’arsenico (Karagas MR et al., 1996; Karagas MR et al., 2001).<br />

Istologicamente il basalioma è costituito da cellule con scarso citoplasma,<br />

organizzate in cordoni ramificati <strong>di</strong> cellule fortemente adese tra loro, che<br />

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