I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI
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Nella chirurgia del tumore del labbro, la resezione in blocco completa del<br />
tumore con un minimo <strong>di</strong> 10 mm in aggiunta <strong>di</strong> tessuto normale su tutti i<br />
margini <strong>di</strong> resezione consente <strong>di</strong> avere un accettabile risultato oncologico<br />
2 .<br />
Una volta eseguita l’asportazione della neoplasia, la ricostruzione delle<br />
labbra può essere affrontata seguendo quattro in<strong>di</strong>rizzi chirurgici:<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
slittamento <strong>di</strong> tessuti limitrofi alla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza;<br />
rotazione <strong>di</strong> lembi prelevati dal labbro opposto;<br />
impiego <strong>di</strong> lembi mobilizzati dalla guancia;<br />
impiego <strong>di</strong> lembi provenienti da altri <strong>di</strong>stretti cervico-facciali e toracici.<br />
Ai fini della impostazione del più corretto programma chirurgico, ricor<strong>di</strong>amo<br />
la cosiddetta “regola dei terzi”, che sud<strong>di</strong>vide le resezioni in tre categorie<br />
a seconda che la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza sia inferiore o uguale a 1/3,<br />
compresa tra 1/3 e 2/3 o maggiore <strong>di</strong> 2/3 (subtotale o totale).<br />
Nel caso <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> sostanza fino a 2/3 le soluzioni ricostruttive proposte<br />
derivano dall’applicazione dei primi due in<strong>di</strong>rizzi chirurgici esposti, mentre<br />
per le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> entità superiore si applicano gli ultimi due 36 .<br />
La ricostruzione deve essere programmata in base ad una precisa definizione<br />
topografica dei margini <strong>di</strong> resezione e alla considerazione che dei<br />
tre elementi che compongono le labbra (cute, mucosa e muscoli), quello<br />
più importante dal punto <strong>di</strong> vista statico e <strong>di</strong>namico è la muscolatura, con<br />
la sua innervazione. Ricostruire il labbro rispettando e sfruttando l’integrità<br />
dell’unità neuro-motoria residuata alla resezione permette quin<strong>di</strong> risultati<br />
migliori rispetto alle tecniche che colmano la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza trasferendo<br />
lembi funzionalmente inerti provenienti da altri <strong>di</strong>stretti.<br />
In tal senso risulta utile conservare non solo la funzione del muscolo orbicolare<br />
ma anche quella del mo<strong>di</strong>olo, la struttura fibrosa posta nello strato<br />
profondo della cute a livello della commissura, sulla quale si inseriscono<br />
molti dei muscoli periorali.<br />
Riparazione per prima intenzione. Difetti piccoli e superficiali, con <strong>di</strong>mensioni<br />
inferiori ai 2 cm, si possono chiudere per prima intenzione. Si<br />
possono impiegare tessuti vicini quando, generando il minor danno possibile<br />
nei siti donatori, la consistenza del tessuto ed il colore abbiano la<br />
migliore compatibilità.<br />
Il vermiglio e la cute devono essere incisi in modo da permettere una chiusura<br />
libera da tensione. L’escissione è generalmente a forma <strong>di</strong> V, tuttavia<br />
può essere utilizzata una tecnica pentagonale o a W.<br />
I <strong>di</strong>fetti che interessano il solo vermiglio possono essere corretti con l’avanzamento<br />
della mucosa labiale, che viene <strong>di</strong>stesa sulla sottostante muscolatura<br />
dell’orbicolare. La controin<strong>di</strong>cazione all’intervento è determinata in<br />
questo caso nell’infiltrazione dell’orbicolare. In questo tipo <strong>di</strong> riparazione<br />
la <strong>di</strong>ssezione è compresa tra il muscolo e la mucosa. Incisioni intraorali <strong>di</strong><br />
scarico o a V-Y con avanzamento della mucosa possono essere utilizzate<br />
per <strong>di</strong>minuire le tensioni nella cicatrizzazione.<br />
Yano 3 descrive la correzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti poco profon<strong>di</strong> del labbro inferiore