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I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI

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<strong>di</strong> carcinomi spinocellulari e melanomi; pazienti XPD hanno una spiccata<br />

pre<strong>di</strong>sposizione allo sviluppo <strong>di</strong> melanomi; pazienti XPE sviluppano più<br />

frequentemente carcinomi basocellulari e pazienti con XP “variante” presentano<br />

neoplasie cutanee dopo la seconda decade <strong>di</strong> vita.<br />

La fotosensibilità clinica e cellulare tipica degli affetti (e talora dei portatori<br />

eterozigoti) è dovuta all’incapacità <strong>di</strong> riparare i danni indotti sul DNA<br />

dalla componente UV della luce solare. I processi molecolari <strong>di</strong>fettivi<br />

nella maggior parte dei pazienti XP sono dovuti a mutazioni nei geni che<br />

co<strong>di</strong>ficano proteine facenti parte del complesso multi-enzimatico deputato<br />

ai meccanismi <strong>di</strong> riparo del DNA per escissione <strong>di</strong> nucleoti<strong>di</strong> (NER<br />

o nucleotide excision repair), principale meccanismo responsabile della<br />

rimozione dei <strong>di</strong>meri pirimi<strong>di</strong>nici che si formano in seguito del danno da<br />

luce ultravioletta. La conservazione <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> riparo dai lieviti<br />

all’uomo suggerisce che si tratti <strong>di</strong> un apparato critico per la sopravvivenza<br />

delle cellule al danno cancerogeno indotto dalla luce solare. I<br />

geni appartenenti al sistema <strong>di</strong> riparo NER co<strong>di</strong>ficano per proteine che<br />

ripristinano la corretta sequenza del DNA, riconoscendo la lesione a<br />

livello del DNA (XPA e XPE) e legandosi ad esso, srotolando la struttura<br />

del DNA per esporre la lesione (XPB e XPD) e rimuovendo l’elica danneggiata<br />

(XPF e XPG). Infine la riparazione prevede la nuova sintesi del<br />

tratto mancante e saldatura del nuovo filamento alla molecola <strong>di</strong> DNA<br />

da parte <strong>di</strong> DNA polimerasi generiche che non sono implicate nella patogenesi<br />

<strong>di</strong> XP. La proteina XPC sembra implicata in un altro processo<br />

correttivo noto come riparo globale genomico (Berneburgl et al, 2001;<br />

van Steeg et al, 1999). I casi <strong>di</strong> XP variante (a locus e gene ignoto)<br />

sarebbero riconducibili ad un <strong>di</strong>fetto nei meccanismi <strong>di</strong> riparo post-replicativi<br />

del DNA, dovuto a mancanza <strong>di</strong> una DNA polimerasi, definita Pol<br />

H (Masutani et al, 1999) (ve<strong>di</strong> Tabella 2). Consistenti con i sintomi dei<br />

pazienti affetti da XP, modelli murini <strong>di</strong>fettivi nei geni xpa e xpc mostrano<br />

una carcinogenesi incrementata da esposizione a raggi UV, sebbene<br />

CROMOSOMA GENE FUNZIONE DELLA PROTEINA<br />

9q34 XPA Riconosce i danni sul DNA<br />

2q21 XPB DNA elicasi 3’- ’<br />

3p2 .1 XPC<br />

Si lega al DNA a singola elica (coinvolta nel riparo<br />

genomico globale)<br />

19q13.2 XPD DNA elicasi ’-3’<br />

11 XPE Si lega al DNA danneggiato<br />

16p13.3 XPF<br />

Incide il DNA all’estremità ’ per rimuovere il DNA<br />

danneggiato<br />

13q32-33 XPG Incide il DNA all’estremità 3’<br />

? XPV Coinvolta nei meccanismi <strong>di</strong> riparo post-replicativi<br />

Tab. 2: Geni responsabili <strong>di</strong> Xeroderma Pigmentosum.<br />

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