CNEL - Rapporto Integrazione Immigrati in Italia
CNEL - Rapporto Integrazione Immigrati in Italia
CNEL - Rapporto Integrazione Immigrati in Italia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
svolgere una funzione di garanzia per questi processi, sia rendendo effettive le condizioni che ne<br />
fanno possibile l‟avvio e lo svolgimento, sia promuovendo spazi e canali di dialogo <strong>in</strong> cui essi<br />
possano svolgersi senza degenerare <strong>in</strong> conflitti che m<strong>in</strong><strong>in</strong>o la coesione sociale (per rafforzare la<br />
quale, al contrario, tali processi esigono di essere promossi all‟<strong>in</strong>terno delle attuali società<br />
multiculturali).<br />
È, dunque, <strong>in</strong> virtù di questa prerogativa di garanzia che, attraverso adeguate politiche di<br />
<strong>in</strong>tegrazione, lo Stato ha l‟obbligo di adoperarsi per mettere gli immigrati nella condizione di<br />
partecipare ai processi di <strong>in</strong>tegrazione <strong>in</strong> una situazione di reale equiparazione con gli autoctoni,<br />
nell‟<strong>in</strong>teresse superiore di tutelare quel bene comune che è, appunto, la coesione sociale del Paese.<br />
In questa prospettiva, prima ancora di esercitarsi sul piano dell‟<strong>in</strong>serimento sociale e<br />
occupazionale, le politiche di <strong>in</strong>tegrazione sono forse chiamate a impegnarsi <strong>in</strong>nanzitutto sul piano<br />
culturale, promuovendo <strong>in</strong>iziative che, per un verso, mir<strong>in</strong>o ad abbattere barriere, pregiudizi o<br />
steccati ideologici che impediscano o addirittura ostegg<strong>in</strong>o il riconoscimento reciproco di cui sopra<br />
(<strong>in</strong> quanto sviliscono l‟altro, negandogli – di diritto e/o di fatto – un ruolo paritario nella relazione e<br />
abolendo, così, la reciprocità); e, per altro verso, che forniscano gli strumenti di base (a partire, ad<br />
esempio, dalla conoscenza della l<strong>in</strong>gua, da una parte, e della cultura, dall‟altra) per abilitare gli<br />
attori <strong>in</strong> gioco a una piena partecipazione alle d<strong>in</strong>amiche di costruzione di un‟identità comune, nella<br />
quale tutti possano liberamente riconoscersi.<br />
Indicatori di <strong>in</strong>serimento sociale e occupazionale: il quadro nazionale del potenziale di<br />
<strong>in</strong>tegrazione<br />
Prima di analizzare la situazione relativa delle s<strong>in</strong>gole Regioni e Prov<strong>in</strong>ce italiane, circa gli<br />
ambiti di <strong>in</strong>serimento sociale e occupazionale che sono stati qui selezionati e che ne determ<strong>in</strong>ano lo<br />
specifico potenziale di <strong>in</strong>tegrazione, esam<strong>in</strong>iamo, per ciascuno di questi ambiti (corrispondenti ai<br />
vari <strong>in</strong>dicatori adottati nella ricerca), come si presenta la situazione degli immigrati a livello<br />
nazionale, al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>quadrare l‟analisi territoriale nel contesto generale della situazione italiana<br />
nel suo complesso e, qu<strong>in</strong>di, di rendere previamente conto, attraverso s<strong>in</strong>goli aspetti costitutivi, del<br />
potenziale di <strong>in</strong>tegrazione del Paese <strong>in</strong> generale.<br />
Indicatori di <strong>in</strong>serimento sociale<br />
Dispersione scolastica. Dei 565.011 alunni complessivi di III media (ultimo anno della scuola<br />
secondaria <strong>in</strong>feriore) che <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, nell‟anno scolastico 2007/2008, sono stati scrut<strong>in</strong>ati per<br />
deciderne l‟ammissione o meno all‟esame f<strong>in</strong>ale, era straniero il 6,8%; mentre dei 18.849 di quelli<br />
che, a seguito dello scrut<strong>in</strong>io, non sono stati ammessi all‟esame f<strong>in</strong>ale, gli stranieri erano ben il<br />
17,5%.<br />
Come si vede, si tratta di una <strong>in</strong>cidenza più che raddoppiata rispetto a quella detenuta tra gli<br />
scrut<strong>in</strong>ati, per uno scarto tra le due percentuali pari a 10,7 punti percentuali, a significare quanto il<br />
riscontro di una preparazione complessiva non idonea per il proseguimento degli studi superiori<br />
riguardi gli alunni stranieri <strong>in</strong> una misura così eccedente la quota “fisiologica” attesa, da segnalare<br />
la persistenza di un problema strutturale nel sistema scolastico nazionale quanto alle strategie<br />
formative degli studenti non italiani.<br />
In effetti, a un tasso di non ammissione (% dei non ammessi all‟esame f<strong>in</strong>ale sul totale<br />
degli scrut<strong>in</strong>ati) riguardante l‟<strong>in</strong>tera popolazione scolastica <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> pari al 3,3% fa da contrappunto,<br />
da un lato, quello dei soli alunni italiani, di poco <strong>in</strong>feriore (3,0%: 15.543 su 526.312), e, d‟altro<br />
lato, quello dei soli alunni stranieri, che schizza <strong>in</strong>vece all‟8,5% (3.306 su 38.699), una quota<br />
quasi tripla rispetto a quella degli autoctoni e pari a più del doppio del tasso di fallimento scolastico<br />
medio complessivo (3,9%), che somma il tasso di non ammissione con quello di bocciatura (% di<br />
non licenziati – 2.939 – sul totale degli esam<strong>in</strong>ati – 553.349 –, pari allo 0,5% <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>).<br />
23