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CNEL - Rapporto Integrazione Immigrati in Italia

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D‟altra parte, rispetto al resto delle prov<strong>in</strong>ce italiane, quella di Parma è <strong>in</strong> grado di offrire<br />

agli immigrati anche apprezzabili condizioni di <strong>in</strong>serimento occupazionale soprattutto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di capacità di assorbimento della manodopera straniera da parte del mercato lavorativo locale<br />

(con il 4° migliore saldo occupazionale straniero d‟<strong>Italia</strong>, pari a +6,9%, una quota di 4,4 punti<br />

superiore alla media nazionale che situa la prov<strong>in</strong>cia nella fascia alta dell‟<strong>in</strong>dicatore), di reddito da<br />

lavoro dipendente (con una retribuzione media annua pro capite dei lavoratori extraUE15 che<br />

supera di 3.414 euro la soglia m<strong>in</strong>ima annua di povertà assoluta, scarto che colloca il territorio nella<br />

13 a posizione della rispettiva graduatoria e <strong>in</strong> fascia alta, preceduta, tra le prov<strong>in</strong>ce emilianoromagnole,<br />

solo da Modena, al 9° posto) e di <strong>in</strong>cidenza di lavoratori <strong>in</strong> proprio (che rappresentano<br />

il 5,4% della totalità dei lavoratori immigrati, quota di 2,3 punti percentuali superiore alla media<br />

nazionale che posiziona Parma al 14° posto della graduatoria di questo <strong>in</strong>dicatore, son le sole<br />

prov<strong>in</strong>ce emiliano-romagnole di Reggio Emilia – 2° con 7,4% – e Ravenna –8° con 5,7% – a<br />

precederla), a cui si aggiunge anche una discreta capacità di impiego della manodopera immigrata<br />

(con i lavoratori nati all‟estero a rappresentare il 17,6% di tutti gli occupati locali, a fronte di una<br />

media nazionale del 15,5%, dato che posiziona Parma al 25° posto tra tutte le prov<strong>in</strong>ce e <strong>in</strong> fascia<br />

alta, sebbene sia qui preceduta da diversi contesti della medesima regione di appartenenza: Ravenna<br />

22,1%, Piacenza 21,7%, Forlì-Cesena 20,9%, Modena 19,5% e Reggio Emilia 17,8%).<br />

Tornando all‟<strong>in</strong>dice f<strong>in</strong>ale, la prov<strong>in</strong>cia dal potenziale di <strong>in</strong>tegrazione più alto dopo Parma<br />

risulta essere ancora un contesto emiliano-romagnolo, Reggio Emilia, con un valore di 58,65 che la<br />

rende prima tra i territori a media <strong>in</strong>tensità. Se considera che al 10° posto della medesima<br />

graduatoria generale si <strong>in</strong>contra Modena (53,21 e <strong>in</strong>tensità media), si osserva che tra le prime 10<br />

posizioni dell‟<strong>in</strong>dice f<strong>in</strong>ale si <strong>in</strong>contrano ben 3 prov<strong>in</strong>ce dell‟Emilia Romagna, a ben spiegare il<br />

primato di quest‟ultima tra le regioni italiane.<br />

Del resto 3 sono anche i contesti prov<strong>in</strong>ciali del Friuli Venezia Giulia (seconda regione<br />

nella corrispondente graduatoria) <strong>in</strong> cui ci si imbatte scorrendo sempre le prime 10 posizioni: si<br />

tratta, nell‟ord<strong>in</strong>e, di Trieste (5° posto con un valore dell‟<strong>in</strong>dice pari a 56,93), Gorizia (6° con<br />

56,79) e Pordenone (9° con 53,54), tutte con un potenziale di <strong>in</strong>tegrazione di media <strong>in</strong>tensità.<br />

Completano il quadro delle prime 10 prov<strong>in</strong>ce 4 contesti appartenenti ad altrettante diverse<br />

regioni: la veneta Vicenza (3° con 58,26), la toscana Prato (4° con 57,14), la piemontese Asti (7°<br />

con 54,98) e la siciliana Enna (8° con 53,72).<br />

Al fondo della classifica, <strong>in</strong>vece, troviamo 16 prov<strong>in</strong>ce con un potenziale di <strong>in</strong>tegrazione<br />

di bassa <strong>in</strong>tensità, comprese tra il valore di Vibo Valentia (88° posto), pari a 39,97 (<strong>in</strong>feriore di un<br />

terzo rispetto a quello di Parma, che guida la graduatoria) e il valore di Oristano (ultima, peraltro<br />

immediatamente preceduta da un‟altra prov<strong>in</strong>cia sarda, Nuoro), pari a 26,02 (equivalente a un<br />

potenziale di <strong>in</strong>tegrazione più che dimezzato rispetto a quello della prov<strong>in</strong>cia di testa).<br />

Decisamente significativo è che tra queste 16 prov<strong>in</strong>ce a basso potenziale di <strong>in</strong>tegrazione<br />

se ne <strong>in</strong>contrano ben 4 (2 del Meridione e 2 dell‟<strong>Italia</strong> settentrionale) il cui rispettivo capoluogo è<br />

una città metropolitana, ovvero uno dei 12 Comuni italiani con oltre 250.000 abitanti 6 : si tratta,<br />

<strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e decrescente, di Napoli (89°), Venezia (94°), Tor<strong>in</strong>o (96°) e Bari (99°).<br />

E <strong>in</strong> generale, bisogna rilevare che le prov<strong>in</strong>ce il cui capoluogo sia uno di questi Comuni<br />

metropolitani tendono a collocarsi, per lo più, <strong>in</strong> posizioni medio-basse della graduatoria: basti<br />

pensare che alle ben 4 (un terzo del totale) rilevate, come osservato, agli ultimi 16 posti della<br />

graduatoria fanno da contrappunto appena 5 nelle prime 50 posizioni, con nessuna tra le prime<br />

10 (Verona 12° posto, Milano 15°, Bologna 19°, Roma 27°, Palermo 36°), mentre le restanti 3<br />

prov<strong>in</strong>ce con grandi Comuni come capoluoghi (Catania 51°, Genova 57°, Firenze 63°) si situano<br />

<strong>in</strong>torno a metà classifica.<br />

Ciò conferma quanto i Rapporti <strong>CNEL</strong> sono andati rilevando con una certa cont<strong>in</strong>uità negli<br />

anni, ovvero che <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> i processi di <strong>in</strong>tegrazione degli immigrati hanno migliori chance di<br />

riuscita “nel piccolo”, nei contesti territorialmente e amm<strong>in</strong>istrativamente più ristretti, e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong><br />

6 A f<strong>in</strong>e 2008, secondo i dati Istat, i Comuni italiani con oltre 250.000 residenti erano, nell‟ord<strong>in</strong>e, Roma, Milano,<br />

Napoli, Tor<strong>in</strong>o, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia e Verona.<br />

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