Febbraio 2013 - Accademia Italiana della Cucina
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DI LAURA D’ANGELO<br />
Accademica di Milano<br />
Se ne è già parlato spesso<br />
nelle pagine <strong>della</strong> rivista:<br />
i cuochi sono attualmente<br />
presenze fisse in TV.<br />
Vediamo quali sono<br />
i veri big delle ricette,<br />
con i dati Auditel.<br />
<strong>Cucina</strong> e divismo sono ormai<br />
un binomio vincente. Basta<br />
vedere quanti sono i programmi<br />
che in TV si occupano solo di cucina<br />
e quanti altri dedicano a ricette<br />
un piccolo spazio quotidiano, all’interno<br />
di contenitori. La cucina fa audience,<br />
e certamente l’argomento<br />
cattura anche molti inserzionisti pubblicitari.<br />
Per capire meglio quali sono<br />
i programmi di cucina più seguiti<br />
dal pubblico, bisogna però cedere la<br />
parola all’Auditel, che registra quanti<br />
telespettatori seguono, giornalmente,<br />
questo o quel programma.<br />
In realtà, non esistono formule fisse<br />
per avere successo. Perché, oltre<br />
ai contenuti piuttosto ricorrenti, come<br />
le gare tra persone comuni o tra<br />
chef, è vincente la simpatia di un<br />
conduttore, insieme con la squadra<br />
che lo accompagna. Programmi di<br />
cucina nascono da format prove-<br />
CULTURA & RICERCA<br />
Kitchen & celebrities<br />
nienti da altri paesi, altri sono un<br />
mix di ricette, personaggi e interpreti.<br />
Non esistono regole fisse, anche<br />
se un telespettatore attento, amante<br />
<strong>della</strong> cucina, potrebbe rilevare la<br />
mancanza di cultura gastronomica<br />
sostituita da una diffusa superficialità,<br />
o da antipatiche disquisizioni su<br />
un ingrediente, che permettono a<br />
esperti (che spesso non sono tali) di<br />
esprimersi. Si può fare cultura, senza<br />
per questo annoiare chi ci ascolta. È<br />
questo il segreto delle trasmissioni<br />
che da anni, per esempio, conduce<br />
Piero Angela. Ma vediamo che cosa<br />
dicono i dati Auditel sui programmi<br />
di cucina.<br />
Primo assoluto, e un po’ apripista di<br />
altri programmi venuti dopo, è “La<br />
prova del cuoco”, condotto da Antonella<br />
Clerici su Rai 1, che ha fatto registrare,<br />
lo scorso 13 dicembre 2012, circa<br />
2.448.000 spettatori. Nato da un format<br />
<strong>della</strong> BBC, nel tempo si è arricchito<br />
di nuove idee e di nuovi collaboratori,<br />
cuochi e non. Ha ancora successo,<br />
non solo grazie alle ricette ben descritte,<br />
ma, soprattutto, per l’apparente<br />
semplicità con cui tutto viene proposto:<br />
chi segue la trasmissione ha la<br />
sensazione di poter facilmente riprodurre<br />
le ricette nella propria cucina.<br />
Continuando con l’analisi troviamo,<br />
sempre alle 12.00, sia “Cotto e mangiato”<br />
di Italia 1 (ora con Tessa Gelisio),<br />
sia “I menu di Benedetta”, condotto<br />
da Benedetta Parodi la quale, su<br />
La 7, raddoppia la sua presenza, tornando<br />
anche alle 19.00 circa. L’Auditel<br />
dà per la Gelisio, sempre il 13 dicembre<br />
scorso, 344.000 spettatori; per la<br />
Parodi, alle 12.00 280.000 spettatori e,<br />
alle 19.00, 453.000.<br />
E che dire degli altri programmi di<br />
cucina al top di Auditel? Beh, Masterchef<br />
Italia ha registrato un ascolto<br />
col botto il 13 dicembre, con<br />
CIVILTÀ DELLA TAVOLA <strong>2013</strong> • N. 246 • PAGINA 28<br />
463.454 spettatori medi per la prima<br />
puntata <strong>della</strong> seconda serie. La gara<br />
attrae, senz’altro...<br />
Fra gli altri fenomeni televisivi, di<br />
cui non si hanno precisi dati d’ascolto,<br />
c’è l’urlatissimo “Hell’s Kitchen<br />
USA” condotto dal simpatico Gordon<br />
Ramsay. Nel suo programma si vede<br />
che cosa può succedere nella cucina<br />
di un ristorante, ma le esagerazioni<br />
sono compensate dalla capacità dello<br />
showman. Dello stesso stile è il<br />
programma di Real Time “Il boss<br />
delle torte”, con Buddy Valastro.<br />
Simpatico ma senz’altro più casalingo,<br />
anche Alessandro Borghese, su<br />
Sky, con la formula “Ale contro tutti”:<br />
una gara tra Alessandro e i componenti<br />
di una famiglia. Ancora gare<br />
e giuria, ma senza brio, per “Cuochi<br />
e Fiamme” su La 7d, che si sdoppia<br />
in “Cuochi e Fiamme Celebrities”,<br />
con due attori che si affrontano per<br />
giungere alla vittoria.<br />
A questo punto va detto che la<br />
matassa dei programmi di cucina TV<br />
è molto intricata, ma l’analisi non sarebbe<br />
completa senza citare interi<br />
canali dedicati alla cucina. A loro favore,<br />
sono senz’altro la competenza<br />
dei conduttori e la simpatia di certe<br />
trasmissioni come il “Gamberetto”,<br />
con i bimbi in cucina, e “Masseria<br />
Sciarra”, dove i divertenti battibecchi<br />
di una coppia diventano un’occasione<br />
per imparare nuove ricette.<br />
Ma la formula magica di professionalità,<br />
cultura e intrattenimento, soprattutto<br />
quando c’è la cosiddetta<br />
“giuria”, è rara da trovare. In definitiva,<br />
anche un programma di cucina in<br />
TV non dovrebbe creare nuovi mostri,<br />
ma tradurre, senza arroganza,<br />
che saper cucinare è un semplice dono<br />
d’amore, da condividere con più<br />
persone possibili.<br />
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