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Febbraio 2013 - Accademia Italiana della Cucina

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SICILIA<br />

CALTANISSETTA<br />

LA CONFRATERNITA<br />

DEI FOGLIAMARI<br />

La storia dell’economia <strong>della</strong><br />

provincia di Caltanissetta è<br />

stata basata sin dal XV secolo<br />

sull’agricoltura. Da qui l’origine<br />

delle suddivisioni in ceti e<br />

classi sociali.<br />

La collocazione nella piramide<br />

sociale, in quell’epoca, dipendeva<br />

dal ruolo stabilito<br />

nell’attività agricola ed era<br />

così rappresentata: al vertice i<br />

feudatari, poi gli arrendatari, i<br />

gabelloti locali, i coloni o inquilini,<br />

i braccianti e i servi e<br />

infine i jurnatara e i fogliamari.<br />

Così erano definiti i raccoglitori<br />

di erbe selvatiche, tutti<br />

coloro che vivevano in dipendenza<br />

diretta di un raccolto<br />

e <strong>della</strong> buona annata.<br />

In occasione <strong>della</strong> cena ecumenica<br />

<strong>della</strong> Delegazione,<br />

celebrata a Villa Daniela di<br />

M. Arcarese in contrada Bigini,<br />

a Caltanissetta, è intervenuto<br />

un rappresentante<br />

dell’“Associazione dei Fogliamari”,<br />

il sig. Antonio Bellomo.<br />

Oggi, infatti, si mantiene<br />

viva una confraternita i cui<br />

membri, discendenti delle famiglie<br />

degli antichi fogliamari,<br />

si tramandano di padre in<br />

figlio l’appartenenza a questo<br />

gruppo e sentono vivamente<br />

la devozione ai riti <strong>della</strong> Settimana<br />

Santa.<br />

Il menu selezionato dal Consultore<br />

Guglielmo Vassallo,<br />

realizzato in cucina da Lea Di<br />

Forti assieme a J. Panepinto,<br />

proponeva: foglie di pane tostato<br />

aromatizzato al cumino<br />

con ventagli di ricotta e pesto<br />

di finocchietto selvatico; tagliolini<br />

ai sapori di campo<br />

con biete, cicoria e gli aromi<br />

<strong>della</strong> macchia mediterranea;<br />

coscio di agnello profumato<br />

alla menta; insalata di patate<br />

e capperi con cipolla rossa;<br />

gelato alla vaniglia e biscotti<br />

secchi con salvia e fiori di la-<br />

DALLE DELEGAZIONI<br />

vanda; dolcetti con marmellata<br />

di albicocche e timo. (Cinzia<br />

Militello)<br />

I COLORI DELL’ORTO<br />

Dall’incontro tra due amiche,<br />

la Delegata Cinzia Militello e<br />

Roberta Marchese Ragona,<br />

che si occupa di vini di aziende<br />

siciliane, insieme con lo<br />

chef siciliano Francesco Milioti,<br />

è nata l’idea di organizzare<br />

una serata gastronomica a tema<br />

da realizzare a Caltanissetta<br />

esclusivamente con materie<br />

prime e ingredienti locali, abbinati<br />

ad un vino prodotto da<br />

un’azienda del territorio nisseno.<br />

Si è creato un evento gastronomico<br />

intitolato “I colori<br />

dell’orto”, presso i locali del<br />

ristorante “La piscina di 50 &<br />

50”. Hanno partecipato gli Accademici<br />

<strong>della</strong> Delegazione<br />

assieme ad alcuni ospiti. Gli<br />

intenti sopra espressi hanno<br />

fatto in modo che si pervenisse<br />

alla elaborazione del seguente<br />

menu. Lo chef ha proposto<br />

il “sandwich siculo”, panella<br />

al broccolo verde con<br />

caponata bianca al gusto di<br />

arancia; “u maccu”, crema di<br />

fave al finocchietto con maltagliati<br />

di farina di riso e ceci; la<br />

“rossa di sera”: flan di zucca,<br />

un po’ dolce e un po’ amara,<br />

su riduzione di menta; il “cassolo”,<br />

tra il cannolo e la cassata.<br />

Il vino scelto è stato il<br />

“Puntara Santa”, Syrah Igp<br />

delle Cantine Sollami, che è<br />

riuscito perfettamente a rappresentare<br />

le caratteristiche di<br />

eccellenza <strong>della</strong> provincia. Le<br />

pietanze evidenziavano concretamente<br />

l’attenzione e la<br />

cura, testimoniando con i fatti<br />

il modo in cui si sta evolvendo<br />

il gusto <strong>della</strong> gastronomia,<br />

in equilibrio fra tradizione e<br />

innovazione.<br />

Sono state infatti elaborate alcune<br />

ricette che hanno fatto la<br />

storia <strong>della</strong> gastronomia siciliana,<br />

come le “panelle” e il<br />

“macco”. Per la riuscita <strong>della</strong><br />

serata ha contribuito la com-<br />

pleta disponibilità del titolare<br />

del ristorante Alfonso Grillo,<br />

che di buon grado ha ospitato<br />

nei locali <strong>della</strong> cucina lo chef<br />

Milioti.<br />

CATANIA<br />

UNA RIUNIONE<br />

FRA AMICI<br />

Nella splendida cornice di Palazzo<br />

Biscari, la più prestigiosa<br />

espressione del Barocco<br />

catanese, al Circolo Unione, si<br />

è tenuta la riunione conviviale<br />

<strong>della</strong> Delegazione per lo<br />

scambio degli auguri di Natale.<br />

È stata una serata ben riuscita<br />

e che ha riscosso molto<br />

consenso, con un’incredibile<br />

partecipazione di Accademici<br />

e ospiti, tra cui il barone Grimaldi<br />

di Serravalle, presidente<br />

del Circolo. Le tavole elegantemente<br />

apparecchiate e decorate,<br />

un servizio impeccabile<br />

e “di casa”, il menu dal risultato<br />

soave. Tutto, nella sua<br />

semplice raffinatezza, rifletteva<br />

lo spirito <strong>della</strong> serata: una<br />

riunione fra amici, in una bella<br />

cornice dal sapore antico<br />

dove ognuno ha potuto rivivere<br />

antiche sensazioni e atmosfere.<br />

E così, fra un ricco<br />

antipasto, un timballo di riso<br />

alla pescatora, un delizioso filetto<br />

di maiale con crema all’arancia<br />

guarnito con finocchi<br />

e cipolline gratinate, il tempo<br />

è volato.<br />

I dolci e la frutta sono stati un<br />

trionfo per l’occhio e per il<br />

gusto: in un grande tavolo impreziosito<br />

da decorazioni natalizie,<br />

le tante torte, il panettone<br />

artigianale, le cassate, i<br />

bignè, la frutta candita. L’effetto<br />

è stato quello che l’arcobaleno<br />

può dare per i suoi colori<br />

e per le sue sfumature. Nessuno<br />

ha potuto resistere alla<br />

tentazione. Proprio una bella<br />

conclusione di un anno accademico<br />

e il brindisi degli auguri<br />

non poteva non tradire la<br />

speranza del ripetersi di così<br />

buone e serene serate.<br />

CIVILTÀ DELLA TAVOLA <strong>2013</strong> • N. 246 • PAGINA 66<br />

MODICA<br />

AUGURI TRA GLI AROMI<br />

La Delegazione ha celebrato il<br />

convivio degli auguri natalizi<br />

nell’azienda agricola “Gli Aromi”,<br />

ubicata nell’agro sciclitano,<br />

da 15 anni specializzata in<br />

piante aromatiche e officinali<br />

e capperi in vaso. Accademici<br />

e ospiti hanno compiuto un<br />

interessante e sorprendente<br />

percorso olfattivo, visivo e tattile<br />

fra le oltre centocinquanta<br />

varietà di essenze. A guidarli,<br />

nel viaggio fra inebrianti profumi<br />

racchiusi in una cornice<br />

paesaggistica con superba vista<br />

sul mare, Enrico Russino,<br />

titolare, con la sua famiglia,<br />

dell’azienda conosciuta in tutto<br />

il mondo. Al termine <strong>della</strong><br />

piacevole passeggiata, sotto<br />

un suggestivo pergolato carico<br />

frutti di passiflora, Alessandra<br />

Russino ha allestito delle belle<br />

tavolate adornate di centrotavola<br />

con fiori e frutti di melagrana.<br />

In cucina, la signora Pinuccia,<br />

con il figlio Giovanni<br />

e la nuora Evelina, ha sapientemente<br />

preparato un delizioso<br />

pranzo a base di prodotti<br />

coltivati nella stessa azienda.<br />

Nel menu, fra gli antipasti,<br />

fantasie di aromi e prodotti<br />

dell’orto in pastella, pane con<br />

alici e zeste di limone, melanzana<br />

sott’aceto, frittatine di ricotta<br />

e maggiorana. Fra i primi,<br />

un delizioso macco di fave<br />

e saporite pennette ai<br />

broccoli con mollicata. E, dulcis<br />

in fundo, un gelo alla cannella<br />

dal gran carattere e gustose<br />

frittelle. Il tutto annaffiato<br />

dal rosso sfuso <strong>della</strong> rinomata<br />

Cantina Feudo Ramaddini.<br />

Un vero e proprio percorso<br />

gustativo che degnamente<br />

ha chiuso una bella giornata<br />

di festa. Per la Delegazione è<br />

stata l’occasione per approfondire<br />

e completare il tema<br />

<strong>della</strong> cena ecumenica, celebrata<br />

al “Satra”, ristorante<br />

dell’azienda dei Russino. Si è<br />

trattato di due incontri all’insegna<br />

dello studio delle pie-

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