Febbraio 2013 - Accademia Italiana della Cucina
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Antonio Santamaura, palermitano<br />
di origine, al quale la<br />
Delegata Marisa Bergagnini ha<br />
presentato una targa in riconoscimento<br />
del suo lungo e<br />
dedito lavoro. Santamaura è<br />
stato il Delegato di Toronto<br />
per ben trentotto anni, dando<br />
all’<strong>Accademia</strong> prestigio e visibilità.<br />
La Delegata ha riconosciuto<br />
anche il lavoro <strong>della</strong> signora<br />
Joyce Santamaura, grande<br />
sostenitrice dell’<strong>Accademia</strong>.<br />
Ha presentato quindi Daniela<br />
Nifosì, che il giorno precedente<br />
aveva tenuto all’Istituto<br />
Italiano di Cultura un’interessante<br />
conferenza multimediale<br />
sulla cucina palermitana<br />
nel suo contesto storico. Tra<br />
gli ospiti del pranzo di gala, il<br />
Governatore Generale del Canada,<br />
i Primi Ministri <strong>della</strong><br />
Provincia dell’Ontario, l’Ambasciatore<br />
d’Italia e quelli di<br />
altri paesi, tutti interessati alla<br />
cultura <strong>della</strong> cucina e alla vita<br />
economica e artistica italiana.<br />
Nel corso dei 45 anni di attività,<br />
la Delegazione di Toronto<br />
ha ricevuto il Premio Pepe, i<br />
cui fondi sono stati donati al<br />
George Brown College per un<br />
programma di stage in Italia<br />
per alunni cuochi. A New<br />
York ha partecipato alla conferenza<br />
sulla cucina italiana in<br />
Nord America, con un intervento<br />
di Santamaura sulla cucina<br />
italiana in Canada, porta-<br />
DALLE DELEGAZIONI<br />
ta dagli emigranti. L’attività<br />
<strong>della</strong> Delegazione ha contribuito<br />
al miglioramento dei<br />
rapporti culturali e commerciali<br />
tra Italia e Canada e, in<br />
riconoscimento, il Presidente<br />
<strong>della</strong> Repubblica <strong>Italiana</strong> ha<br />
nominato Santamaura Cavaliere<br />
e poi Commendatore dell’Ordine<br />
<strong>della</strong> Stella d’Italia.<br />
L’attuale Delegata Marisa Bergagnini<br />
ha consolidato la presenza<br />
dell’<strong>Accademia</strong> a Toronto<br />
organizzando varie riunioni<br />
conviviali di successo. La cura<br />
nella scelta dei menu e la presentazione<br />
grafica sono state<br />
riconosciute dalla Presidenza,<br />
nel 2011, con il Premio Volpicelli.<br />
La Delegazione collabora<br />
con l’Istituto Italiano di Cultura,<br />
invitando Accademici italiani<br />
a tenere conferenze sulla<br />
cucina regionale italiana.<br />
Grazie alla generosità dei soci,<br />
nel 2012 la Delegazione ha<br />
creato un fondo permanente,<br />
presso il George Brown College,<br />
la scuola di cucina più<br />
prestigiosa del Canada, che<br />
permetterà di elargire delle<br />
borse di studio a studenti che<br />
si distinguono in cucina italiana<br />
nei corsi per chef. La Delegazione<br />
guarda con orgoglio<br />
al lavoro svolto e con entusiasmo<br />
alle future impegnative<br />
iniziative che daranno maggior<br />
valenza e presenza all’<strong>Accademia</strong><br />
in Ontario.<br />
STATI UNITI<br />
NEW YORK<br />
PRESEPIO NAPOLETANO<br />
La serata di gala, in smoking,<br />
come di consuetudine per il<br />
pranzo natalizio <strong>della</strong> Delegazione,<br />
ha avuto luogo al ristorante<br />
“At Leopard des Artistes”<br />
di proprietà di Gianfranco Sorrentino.<br />
Atmosfera molto amichevole,<br />
allegra e consona alla<br />
festività, in questo locale elegante<br />
e suggestivo. Sorrentino<br />
ha mantenuto l’architettura e i<br />
bellissimi affreschi del 1922 di<br />
Chandler Christie, con i dovuti<br />
restauri, per trasferirci poi una<br />
buonissima e verace cucina<br />
napoletana, coadiuvato dal suo<br />
maestro di cucina Vito Gnazzo.<br />
Molte delle ricette eseguite<br />
sono quelle dei monsù, cuochi<br />
delle case private napoletane e<br />
siciliane, prelibate e sofisticate<br />
come il sartù di riso, che tuttora<br />
è rarissimo trovare nei ristoranti.<br />
La Delegazione ha pensato<br />
poi di ricordare alcune<br />
tradizioni italiane del Natale,<br />
una delle quali è il presepio.<br />
Dove meglio celebrare questa<br />
memoria se non in un ristorante<br />
napoletano? Il presepio napoletano<br />
quest’anno è anche<br />
in mostra al Metropolitan Museum,<br />
dono di una signora napoletana.<br />
La mostra è già stata<br />
CIVILTÀ DELLA TAVOLA <strong>2013</strong> • N. 246 • PAGINA 69<br />
confermata come permanente.<br />
L’Accademico Wright Palmer e<br />
la moglie Anna Maria Caracciolo<br />
hanno approvato la scelta<br />
del ristorante. Con fatica, si<br />
è riusciti a contenere il numero<br />
di partecipanti, per non creare<br />
confusione e far sì che il ristorante<br />
potesse dare il meglio di<br />
sé. Nella baraonda si perdono<br />
la cultura e l’apprezzamento<br />
del cibo. Tutto era buonissimo,<br />
soprattutto gli aperitivi, arancini<br />
di riso, bruschettine e le polpettine<br />
di manzo e vitello; poi<br />
il sartù di riso e i dolci: babà al<br />
Rum, zabaglione e le fragole al<br />
limoncello apprezzati in modo<br />
particolare. L’unica critica generale,<br />
che purtroppo ha contenuto<br />
i voti, è che la salsa di pomodoro<br />
messa sopra ogni pietanza<br />
faceva sembrare tutto<br />
uguale. I sapori, per fortuna,<br />
poi erano diversi e molto buoni,<br />
ma in un posto così sofisticato<br />
è stata una svista inaspettata.<br />
Tra i presenti c’era l’Accademico<br />
Sergio Cirelli, appena<br />
nominato Presidente <strong>della</strong> Polizia<br />
di Stato alle Nazioni Unite e<br />
a New York, con la vice console<br />
del New Jersey Rita Liotti.<br />
Tutto è andato benissimo, malgrado<br />
la svista <strong>della</strong> salsa, e un<br />
ringraziamento, per la bravura<br />
e la calorosa accoglienza, a<br />
Gianfranco Sorrentino e naturalmente<br />
a Vito Gnazzo. (Francesca<br />
Baldeschi Balleani)