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Febbraio 2013 - Accademia Italiana della Cucina

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tanze e dei prodotti agroalimentari<br />

<strong>della</strong> tradizione culinaria<br />

del territorio nei quali<br />

l’uso delle piante aromatiche<br />

è essenziale. Nonché <strong>della</strong> valorizzazione<br />

del lavoro di<br />

un’azienda agricola a conduzione<br />

familiare che si distingue<br />

per avere preservato le specie<br />

endemiche di essenze tipiche<br />

<strong>della</strong> fascia costiera iblea. Due<br />

appuntamenti fortemente voluti<br />

e organizzati dal Delegato<br />

Carlo Ottaviano di concerto<br />

con la Consulta.<br />

Oltre ai numerosi Accademici<br />

e ospiti, erano presenti i rappresentanti<br />

delle Delegazioni<br />

di Caltagirone, Siracusa e Ragusa<br />

e il Coordinatore Territoriale<br />

<strong>della</strong> Sicilia Orientale Mario<br />

Ursino che ha dato il benvenuto<br />

ai tre nuovi Accademici<br />

Michelangelo Aprile, Anna Maria<br />

Ermigiotti e Giusy Italia. In<br />

ricordo dell’evento, ciascun<br />

ospite ha ricevuto un cadeau<br />

natalizio a tema: un vasetto di<br />

“sale Val Demone”, ovvero sale<br />

di Mothya aromatizzato alla<br />

maggiorana, rosmarino e timo<br />

comune, adatto per condire sia<br />

pietanze a base di pesce che<br />

di carne. (Anna Maria Ermigiotti)<br />

PALERMO<br />

CULTURA<br />

E ALTA GASTRONOMIA<br />

Il palazzo Lanza Tomasi è uno<br />

dei tanti palazzi storici di Palermo<br />

che formano la quinta<br />

del Foro Italico e dai cui saloni<br />

si ammira il golfo con lo<br />

spettacolo serale delle grandi<br />

navi illuminate che lasciano il<br />

porto. Il palazzo, di origine<br />

seicentesca, è stato di proprietà<br />

di Giuseppe Lanza Tomasi,<br />

l’autore del “Gattopardo”, ed<br />

oggi del cugino e figlio adottivo,<br />

il prof. Gioacchino Lanza<br />

Tomasi, noto musicologo e<br />

uomo di cultura, già Accademico<br />

a Napoli. La moglie Nicoletta,<br />

gastronoma, ospita nel<br />

palazzo una scuola internazio-<br />

DALLE DELEGAZIONI<br />

nale di alta cucina, frequentata<br />

da cultori italiani e stranieri.<br />

Degna cornice, quindi, dove<br />

gli Accademici di Palermo e i<br />

loro ospiti sono stati accolti<br />

dai padroni di casa per il tradizionale<br />

scambio degli auguri<br />

di fine anno, presentati dal<br />

Vice Delegato Turi Vitale, ispiratore<br />

dell’iniziativa.<br />

Gli ospiti, accolti nello studio<br />

di Giuseppe Lanza Tomasi e<br />

nell’attiguo salone da ballo,<br />

sono stati intrattenuti dal padrone<br />

di casa che, dopo il<br />

breve saluto del Delegato, ha<br />

illustrato le origini e la storia<br />

del palazzo, e dalla duchessa<br />

Nicoletta che ha quindi illustrato<br />

il menu <strong>della</strong> serata iniziata<br />

in piedi con l’aperitivo<br />

costituito da: panelle di Natale;<br />

caramelle al formaggio,<br />

miele e semi di papavero; crostini<br />

rinascimentali; crostini al<br />

paté di olive verdi, mandorle<br />

e capperi; mandorle piccanti<br />

al rosmarino; crocchette di<br />

pesce spada alla menta e pepe<br />

rosa; crostini ai pomodorini<br />

secchi, mandorle e pistacchio.<br />

Vino Insolia Salier de la<br />

Tour 2011.<br />

Dopo l’aperitivo, gli ospiti<br />

hanno preso posto a tavola in<br />

altri tre saloni contigui, dove<br />

erano apparecchiate tre eleganti<br />

tavole imperiali. Il pranzo<br />

servito a tavola è iniziato<br />

con una crema di funghi con<br />

smetana, di ispirazione dalla<br />

cucina russa. Per secondo:<br />

lonza di maiale alle albicocche,<br />

caponata di mele, insalata<br />

mista con cedro, arancia e<br />

melagrana, vinaigrette al miele.<br />

Per dessert: panettone in<br />

budino con salsa di arance<br />

amare e Cointreau - Marsala<br />

Vecchio Florio superiore 2009.<br />

Vini a tavola: Insolia Salier de<br />

la Tour 2011 e Regaleali rosso<br />

2010. A fine cena gli ospiti si<br />

sono riuniti nel salone da ballo<br />

per caffè e amari, per brindare<br />

insieme con spumante<br />

Berlucchi Valdobbiadene, e<br />

per la distribuzione alle signore<br />

di un regalino di Natale.<br />

(Lucio Messina)<br />

RAGUSA<br />

UN’AZIENDA CHE PORTA<br />

NEL MONDO IL VINO<br />

SICILIANO DI QUALITÀ<br />

La riunione di fine anno <strong>della</strong><br />

Delegazione, con il solito ma<br />

non per questo meno gradito<br />

contorno di numerosi ospiti<br />

(la Delegata di Caltagirone<br />

Gaetana Gravina Bartoli, il<br />

proboviro dell’<strong>Accademia</strong><br />

Francesco Rapisarda, Antonella<br />

Rollo <strong>della</strong> Delegazione di<br />

Modica), ha accolto con piacere<br />

la prof. Vinzia Novara Di<br />

Gaetano, comproprietaria e<br />

amministratrice delegata dell’azienda<br />

Firriato di Paceco<br />

(Trapani), che ha parlato <strong>della</strong><br />

sua esperienza di agricoltore e<br />

di “ambasciatrice” del buon<br />

vino siciliano nel mondo, tenuto<br />

anche conto del ruolo di<br />

spicco dalla stessa rivestito<br />

nell’Associazione nazionale<br />

Donne del Vino. L’azienda<br />

Firriato, con i rossi Harmonium,<br />

Ribeca e Camelot, con<br />

il dolce L’Ecrù, con il bianco<br />

Quater e con gli spumanti<br />

Charme (solo per fare alcuni<br />

nomi tra le etichette di questa<br />

società), dagli anni Ottanta,<br />

persegue la produzione di vino<br />

di qualità superiore con<br />

un’ampia espansione non solo<br />

nazionale ma continentale e<br />

oltreoceano. Trecentoventi ettari<br />

vitati sono il “patrimonio”<br />

aziendale che, dalle tenute nel<br />

Trapanese, si è espanso a Favignana<br />

e sulle pendici dell’Etna.<br />

Nell’interloquire con<br />

l’ospite, il Delegato Francesco<br />

Milazzo ne ha rimarcato la tenacia<br />

e la professionalità. A fine<br />

serata, la Delegazione ha<br />

regalato alla straordinaria<br />

ospite un libro sul Barocco<br />

ibleo e un cofanetto di dolci<br />

tipici del luogo, donati dalla<br />

benemerita pasticceria Di Pasquale<br />

di Ragusa. Il Delegato<br />

ha ringraziato per i vini che<br />

avevano accompagnato la cena,<br />

offerti dall’azienda Firriato;<br />

con gratitudine ha inoltre segnalato<br />

l’impegno del Consul-<br />

CIVILTÀ DELLA TAVOLA <strong>2013</strong> • N. 246 • PAGINA 67<br />

tore Vittorio Sartorio per aver<br />

organizzato l’intervento dell’ospite<br />

alla serata ragusana,<br />

che ha anche inaugurato il<br />

quarantaseiesimo anno di attività<br />

<strong>della</strong> Delegazione. (Francesco<br />

Milazzo)<br />

SIRACUSA<br />

PRANZO DI NATALE<br />

Per lo scambio degli auguri<br />

<strong>della</strong> Delegazione, il Delegato<br />

Angelo Tamburini ha convocato<br />

la famiglia accademica<br />

per il pranzo di Natale 2012<br />

presso il ristorante “La Terrazza<br />

sul mare” del raffinato ed<br />

esclusivo Grand Hotel “Ortigia”.<br />

L’incipit, con un brindisi<br />

all’aperitivo, in terrazza, ha<br />

consentito ai numerosi Accademici<br />

di gustare anche il panorama<br />

del porto grande di<br />

Siracusa: suggestivo e ricco di<br />

memorie storiche. Ha dato<br />

l’avvio al simposio l’intervento<br />

introduttivo del Delegato, seguito<br />

dai voti augurali del Vice<br />

Presidente dell’<strong>Accademia</strong><br />

Benito Fiore e del Consultore<br />

Nazionale e Coordinatore Territoriale<br />

<strong>della</strong> Sicilia Orientale<br />

Mario Ursino. Simposiarca<br />

dell’incontro l’Accademico Sebastiano<br />

Mangiafico che ha<br />

brevemente relazionato su “La<br />

cucina siracusana: origini,<br />

identità, tradizione”. Un viaggio<br />

culturale, fatto di ricordi<br />

storici, personaggi, origini dei<br />

piatti tipici siracusani, notizie<br />

curiose, che ha simpaticamente<br />

intrattenuto i convitati, i<br />

quali hanno espresso compiacimento<br />

e considerazione sottolineati<br />

da un lungo applauso.<br />

È stato poi servito un menu<br />

a base di carne che ha riscosso<br />

consensi e apprezzamento.<br />

Felice rielaborazione<br />

creativa di alcuni piatti <strong>della</strong><br />

tradizione: la caponata con<br />

mandorla di Avola; i garganelli<br />

con carciofi, prosciutto di<br />

suino nero dei Nebrodi e ricotta<br />

degli Iblei; il falsomagro<br />

alla siracusana; il tortino del-

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