Febbraio 2013 - Accademia Italiana della Cucina
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l’orto; il tronchetto di Natale e<br />
i tocchetti di “giuggiulena”. Il<br />
maestro di cucina Sandro Sipala<br />
ha preparato, infatti, con<br />
la sua brigata, pietanze gustose<br />
e molto apprezzate (utilizzando<br />
prodotti del territorio di<br />
eccellente qualità). Il tutto annaffiato,<br />
in ottimo abbinamento,<br />
dai vini: Nero d’Avola “Sallier<br />
de La Tour” Igt Sicilia -<br />
Tasca d’Almerita (Palermo) e,<br />
al dolce, Passito di Pantelleria<br />
“Florio” Doc. Il servizio e l’organizzazione<br />
impeccabile del<br />
ristorante sono stati ben coordinati<br />
dal maître Antonio<br />
Mancarella. Graditi ospiti dell’incontro,<br />
oltre ai già citati, il<br />
Proboviro Franco Rapisarda, i<br />
Delegati di Caltanissetta Cinzia<br />
Militello, di Caltagirone Tanina<br />
Bartoli Gravina, di Modica<br />
Carlo Ottaviano e di Val di<br />
Noto Agatina Trigona. (Angelo<br />
Tamburini)<br />
OLANDA<br />
EUROPA<br />
AMSTERDAM - LEIDEN<br />
NATALE IN CASA<br />
CAPOSTAGNO<br />
Un incontro dal gusto familiare<br />
quello <strong>della</strong> cena degli auguri<br />
<strong>della</strong> Delegazione, ospiti<br />
di Eros ed Elisa Capostagno<br />
nella loro bella casa di Wassenaar.<br />
La loro ospitalità è stata<br />
una cornice unica, per garbo<br />
e gentilezza, ad un ottimo menu<br />
ispirato alla tradizione delle<br />
loro terre d’origine, Umbria<br />
e Abruzzo. Dopo l’aperitivo<br />
con apprezzabili focaccette e<br />
crostini di fegatini all’umbra, i<br />
22 commensali, amici e Accademici,<br />
sono sciamati verso la<br />
DALLE DELEGAZIONI<br />
sala da pranzo dove tra vari<br />
elementi, tra cui un servizio<br />
mixato di piatti, posate e bicchieri,<br />
hanno aggiunto al convivio<br />
robusti colori di schietta<br />
familiarità. Un servizio che si<br />
è arricchito di un bel piatto<br />
decorato a mano da un’artista<br />
spagnola, in vetro dicroico<br />
sabbiato con al centro una decorazione<br />
in vetro policromo,<br />
con cui la Delegazione ha voluto<br />
omaggiare Elisa. Il convivio<br />
si è subito ricomposto all’arrivo<br />
<strong>della</strong> prima portata:<br />
una deliziosa vellutata di fave<br />
con cappesante e tartufo di<br />
Norcia da sogno. A seguire,<br />
delle buonissime crespelle fatte<br />
a mano secondo la tradizione<br />
abruzzese, teramana in<br />
particolare, alla zucca e ricotta<br />
in salsa allo zafferano. La regina<br />
<strong>della</strong> serata è stata l’orata<br />
al tè verde, con crema di patate<br />
e melanzane in agrodolce.<br />
Per soddisfare la curiosità<br />
generale, la tecnica di preparazione<br />
è stata illustrata da<br />
Eros. In breve: le orate vengono<br />
marinate nel tè verde, le<br />
cui foglie vengono poi utilizzate<br />
come farcia assieme a<br />
scorza di limone e cipollotto.<br />
Proprio questa portata ha dato<br />
spunto ad un’interessante dissertazione<br />
sul tè proferita dal<br />
Delegato Alberto Gianolio. Il<br />
dolce è stato un casalingo ma<br />
originale tiramisù, in cui il tradizionale<br />
caffé è stato sostituito<br />
da un succo di frutti di bosco.<br />
Infine, come nelle attese<br />
di tutti, ha fatto la sua comparsa<br />
il panettone costellato<br />
da scaglie di torrone. La cena<br />
è stata accompagnata da un<br />
ottimo Grechetto di Todi<br />
(Lungarotti - 2010) e poi da<br />
un accattivante Pecorino - Selva<br />
dei Canonici (Dragani -<br />
2012). Ancora abruzzese il<br />
Passito Gocce di Passione<br />
(Coste Brenta - 2006) nel finale.<br />
Un plauso particolare, oltre<br />
che alla generosità dell’invito<br />
e alla squisita ospitalitù dell’intera<br />
famiglia Capostagno,<br />
va fatto alla consolidata maestria<br />
ai fornelli di Eros ed Elisa<br />
che, peraltro, non sono affatto<br />
nuovi ad imprese di questo<br />
genere. Infine, va ricordato<br />
che la consueta votazione accademica<br />
questa volta si è<br />
svolta in anticipo, ovvero già<br />
nei commenti degli Accademici<br />
in risposta all’invito e, naturalmente,<br />
è stata a pieni voti:<br />
grazie ancora a Eros ed Elisa.<br />
(Alberto Gianolio)<br />
SVIZZERA<br />
SVIZZERA ITALIANA<br />
ECCELLENTE CANTINA<br />
La Delegazione si è riunita a<br />
Vacallo per visitare la rinnovata<br />
Enoteca - Albergo “Conca<br />
Bella”, <strong>della</strong> famiglia Montereale.<br />
La signora Ruth e il figlio<br />
Michele, coadiuvati dall’eccellente<br />
chef Andrea Bertarini,<br />
hanno accolto gli Accademici<br />
nei locali ristrutturati assai<br />
piacevolmente. La cena<br />
era incentrata sulla miglior utilizzazione<br />
dei prodotti locali<br />
di stagione, una pratica che<br />
sarebbe molto gradito poter<br />
incontrare spesso anche in altri<br />
locali. L’aperitivo, con molte<br />
gradevoli frivolezze, era<br />
servito nella cantina-enoteca<br />
tappezzata di innumerevoli e<br />
preziose bottiglie. Unico neo,<br />
un accompagnamento musicale<br />
che rendeva difficile la conversazione.<br />
Sorprendente<br />
l’apertura del menu con una<br />
matassa di seppia su crema ai<br />
pistacchi di Bronte e vongole<br />
veraci. Altra sorpresa i tortelli<br />
con un inusitato ripieno di<br />
parmigiano liquido, conditi<br />
con minuzzoli di culatello e<br />
aceto balsamico maturato nelle<br />
botti <strong>della</strong> cantina. Il piatto<br />
forte, veramente ottimo, era<br />
un filetto di maiale Patanegra<br />
leggermente affumicato con<br />
mela, zenzero e olio al carbone,<br />
per aromatizzare una morbida<br />
polentina, conferendole<br />
il classico sentore di fumo<br />
delle polente fatte al camino.<br />
Sorprendente anche il dessert,<br />
CIVILTÀ DELLA TAVOLA <strong>2013</strong> • N. 246 • PAGINA 68<br />
un cremoso parfait di latte di<br />
capra, con meringhe al cacao<br />
e fiori di malva e corniola.<br />
Come sempre, non è mancato<br />
un interessante commento fatto<br />
ad ogni piatto dal Delegato<br />
e l’appassionata rievocazione<br />
di tutti i successi di questo locale,<br />
ma soprattutto di Rocco<br />
Montereale, il capostipite di<br />
questa famiglia ospitale, purtroppo<br />
mancato dieci anni fa.<br />
Rocco Lettieri, sincero amico<br />
di tutta la famiglia, ha rievocato<br />
i fasti, i molti successi, le<br />
numerose distinzioni, come<br />
una stella Michelin, e gli innumerevoli<br />
premi internazionali<br />
destinati all’eccellenza <strong>della</strong><br />
cantina, tutte cose di cui, anche<br />
oggi, gli ospiti del “Conca<br />
Bella” possono approfittare,<br />
sempre sicuri di un’accoglienza<br />
perfetta da parte <strong>della</strong> signora<br />
Ruth e dei suoi figli. La<br />
novità di questa serata è stato<br />
un intermezzo musicale offerto<br />
da una show-girl e cantante<br />
che si è esibita in alcuni brani<br />
di opere e di jazz cantato e<br />
danzato.<br />
CANADA<br />
NEL MONDO<br />
TORONTO-ONTARIO<br />
QUARANTACINQUE ANNI<br />
DI INTENSA ATTIVITÀ<br />
Celebrato il quarantacinquesimo<br />
<strong>della</strong> fondazione <strong>della</strong> Delegazione<br />
con un pranzo di<br />
gala, marsina e abiti da sera,<br />
al ristorante “Sabatino”, uno<br />
dei migliori di Toronto per la<br />
classicità <strong>della</strong> cucina, l’ottimo<br />
servizio e l’eleganza dell’ambiente.<br />
La serata è stata organizzata<br />
in onore del fondatore