PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
UCCELLI: Alcedo atthis, Ardea purpurea, Ardeola ralloides, Aythya nyroca, Botaurus stellaris<br />
(prioritaria), Caprimulgus europaeus, Chlidonias niger, Ciconia nigra, Circus aeruginosus,<br />
Circus cyaneus, Egretta alba, Egretta garzetta, Emberiza hortulana, Falco columbarius, Falco<br />
naumanni, Falco vespertinus, Ficedula albicollis, Himantopus himantopus, Ixobrychus minutus,<br />
Lanius collurio, Lullula arborea, Milvus migrans, Nycticorax nycticorax, Pandion haliaetus,<br />
Pernis apivorus, Philomachus pugnax, Sterna albifrons, Sterna hirundo, Tringa glareola, (All.<br />
I ).<br />
Per la conservazione di queste specie il Piano di Gestione Forestale prevede:<br />
la formazione di cenosi boschive con struttura complessa e disetanea,<br />
il mantenimento <strong>del</strong> sottobosco,<br />
la conservazione <strong>del</strong>le fasce ecotonali e <strong>del</strong>le radure,<br />
la possibilità di mantenere prati stabili nelle aree boscate,<br />
la conservazione di alberi per la biodiversità,<br />
il mantenimento di una sufficiente copertura vegetale a seguito degli interventi<br />
selvicolturali,<br />
il rilascio di parte <strong>del</strong>le ramaglie prodotte in seguito ai tagli,<br />
la protezione dei corsi d’acqua naturali e <strong>del</strong>le zone umide,<br />
la limitazione nell’uso di concimi, pesticidi e fitofarmaci,<br />
la limitazione <strong>del</strong> periodo utile per gli interventi selvicolturali in relazione al periodo<br />
di nidificazione <strong>del</strong>l’avifauna.<br />
Ricercando le possibili incidenze negative si osserva che:<br />
il Piano persegue l’obiettivo di mantenere e creare habitat diversificati ed adatti ad ospitare le<br />
numerose specie animali <strong>del</strong> SIC-ZPS la cui biologia è più o meno strettamente connessa agli<br />
ambienti boschivi<br />
non vi sono frammentazioni di habitat in quanto gli interventi nelle aree boscate e, dove<br />
consentiti, lungo i corsi d’acqua, sono scalari sia nel tempo che nello spazio, garantendo in tal<br />
modo la continuità<br />
le perturbazioni derivanti dagli interventi di taglio sono limitati nel tempo e sospesi nel periodo<br />
riproduttivo<br />
gli esboschi sono previsti in modo da non creare impatti permanenti<br />
il rilascio di una parte di ramaglie sul terreno costituisce rifugio e zona di termoregolazione per<br />
anfibi e rettili, nonché habitat ideale per molti invertebrati<br />
il rilascio di alberi (vivi e morti) per la biodiversità e la conservazione <strong>del</strong>lo strato arbustivo <strong>del</strong><br />
sottobosco favoriscono molte specie animali<br />
la riduzione <strong>del</strong>la banalità floristica, spesso associata alla forte presenza di esotiche, ed il<br />
recupero <strong>del</strong>la disetaneità <strong>del</strong>le essenze forestali, aumentano il numero di habitat a disposizione<br />
<strong>del</strong>la<br />
fauna<br />
L’analisi <strong>del</strong> Piano non ha messo in evidenza incidenze negative per la conservazione di queste<br />
specie.<br />
incidenze NEGATIVE permanenti - irreversibili<br />
per la conservazione <strong>del</strong>la Fauna<br />
nessuna incidenza<br />
264