PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Interventi<br />
Diradamento: intervento intercalare volto a ridurre la densità in perticaie o giovani fustaie, anche originatesi<br />
in tutto o in parte da polloni per conversione spontanea o guidata, di tipo libero con variabile intensità e grado<br />
di selettività.<br />
Cure colturali: interventi propri <strong>del</strong>le fasi giovanili, di sfollo <strong>del</strong> novellame in popolamenti coetanei, di<br />
liberazione dalla vegetazione avventizia <strong>del</strong>le formazioni secondarie e dei castagneti da frutto.<br />
Avviamento a fustaia: diradamento dei polloni sulle ceppaie, di diverso tipo e intensità, finalizzati alla<br />
conversione guidata verso il governo a fustaia di cedui, invecchiati o meno.<br />
Diradamento/conversione: selezione dei polloni nella componente a ceduo in boschi a governo misto, cedui<br />
composti o comunque invecchiati in cui è presente una porzione di soggetti affrancati e contestuale riduzione<br />
<strong>del</strong>la densità a carico <strong>del</strong>lo strato di fustaia e/o dei soggetti affrancati.<br />
Governo misto: intervento di utilizzazione e rinnovazione in fustaie sopra ceduo, a carico di entrambe le<br />
componenti, operando il taglio a scelta colturale nella fustaia, la ceduazione dei polloni e rilasciando un<br />
numero adeguato di allievi e riserve di origine gamica/agamica a seconda <strong>del</strong>la categoria forestale.<br />
Taglio a scelta colturale: insieme di interventi con cui si opera contemporaneamente sulle varie classi di età e<br />
diametro con scopi diversi (tagli intercalari, di maturità e rinnovazione), per gruppi o talora per singoli<br />
individui (< 500 m 2 ) proprio di soprassuoli disetanei, talora pluriplani, o di popolamenti misti di specie con<br />
diverso temperamento e stabilità, anche derivati da trattamenti diversi alternatisi e modificatisi nel tempo,<br />
comunque non riconducibili alle forme di trattamento dei boschi coetanei.<br />
Trasformazione: modificazione <strong>del</strong>la composizione specifica e/o <strong>del</strong>la struttura di un popolamento, in modo<br />
più o meno radicale, anche per via artificiale (es. piantagione, liberazione di latifoglie spontanee in<br />
successione a rimboschimenti, eradicazione di specie esotiche d’invasione, riduzione <strong>del</strong>la dimensione di<br />
popolamenti coetanei artificiali creando gruppi in mosaico).<br />
Evoluzione controllata: monitoraggio <strong>del</strong>la dinamica forestale, senza gestione attiva nell’arco <strong>del</strong> periodo di<br />
validità <strong>del</strong> Piano, in soprassuoli recentemente utilizzati, sufficientemente stabili, poco sviluppati o non serviti<br />
da viabilità d’accesso; trascorso tale periodo, con opportuna verifica, la scelta potrà essere confermata o sarà<br />
possibile passare a gestione attiva.<br />
Art. 2 - Tutela degli habitat naturali<br />
1. Su tutta l’Area protetta non è consentita la trasformazione <strong>del</strong> bosco in altra destinazione<br />
d’uso né <strong>del</strong>le superfici cespugliose, praterie, stagni ed aree umide. E’ fatta eccezione per gli<br />
interventi che hanno quale priorità il mantenimento, il miglioramento o il ripristino degli<br />
ambienti di maggior interesse conservazionistico, con particolare riferimento a quelli individuati<br />
come d’interesse comunitario o costituenti habitat di specie dalle Direttive 92/43/CEE (Direttiva<br />
Habitat) e 79/409/CEE (Direttiva Uccelli. Sono inoltre ammesse deroghe per valorizzare le<br />
emergenze paesaggistiche e architettoniche ove previsto dal Piano d’Area, previo progetto<br />
d’intervento proposto o sottoposto a parere vincolante <strong>del</strong>l’Ente Gestore.<br />
2. Ai sensi <strong>del</strong>l’All. I <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE, gli Habitat forestali d’interesse comunitario<br />
presenti all’interno <strong>del</strong>l’Area protetta, salvo futuri aggiornamenti, sono i seguenti;<br />
91E0 - “*Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion,<br />
Alnion incanae, Salicion albae)” (*Habitat prioritario)<br />
9160 – “Querceti di farnia o rovere subatlantici e <strong>del</strong>l’Europa centrale <strong>del</strong> Carpinion<br />
betuli”<br />
91F0 - “Foreste miste riparie dei grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus<br />
minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus augustifolia (Ulmenion minoris)”<br />
3240 - “Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos”<br />
9260 - «Foreste di Castanea sativa»<br />
234