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PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino

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d) orientare la ricerca scientifica, finalizzandola alla migliore comprensione dei complessi<br />

ecosistemici di elevato valore naturalistico;<br />

e) includere il Piano per il monitoraggio;<br />

f) disciplinare la fruizione scientifica e didattica.<br />

La gestione <strong>del</strong>l’area dovrà essere impostata nell’ottica di una adeguata conservazione degli<br />

habitat per la sopravivenza sia <strong>del</strong>le specie attualmente presenti, sia <strong>del</strong>le specie elencate nella<br />

scheda e in previsione di reinserimento; per la gestione <strong>del</strong>le aree boscate si demanda ai<br />

contenuti <strong>del</strong> Piano d’Assestamento con alcune puntualizzazioni:<br />

b) è vietato impiantare nuovi pioppeti o altre colture a rapido accrescimento;<br />

c) relativamente ai pioppeti esistenti, fatto salvo quanto previsto dal Piano di assestamento<br />

forestale, all’abbattimento <strong>del</strong>le piante deve seguire un rimboschimento con specie forestali<br />

autoctone effettuato dal proprietario. I pioppeti nei quali la copertura arborea derivante dai<br />

pioppi si sia ridotta a meno <strong>del</strong> 50% <strong>del</strong>la copertura totale, sono considerati di fatto come<br />

formazioni boschive a tutti gli effetti;<br />

d) sono vietati l’allevamento e il pascolo;<br />

e) sono vietati tutti gli interventi di modificazione <strong>del</strong> suolo, fatti salvi quelli con finalità di<br />

conservazione degli ecosistemi perifluviali, quelli legati a finalità di interesse scientifico, quelli<br />

di restituzione dei caratteri di naturalità in situazioni di preesistente degrado.<br />

Le riserve naturali speciali individuate dal Piano d’Area sono le seguenti:<br />

Comune di Castelletto sopra <strong>Ticino</strong> “Bosco <strong>del</strong> Monte” (n. 1).<br />

Comuni di Varallo Pombia e di Pombia: “Campo dei Fiori - Casone” (n. 2).<br />

Comune di Oleggio: “Inglesa” (3) e “Pramplina” (n. 4).<br />

Comuni di Bellinzago Novarese e di Cameri: “Zona Militare” (n. 5) e “Cascinone-Bornago”<br />

(n. 6).<br />

Comuni di Cameri e di Galliate: “Bosco Vedro-Vallotto” (n. 7) e “Costa Grande” (n. 8).<br />

Comuni di Romentino e di Trecate: “Napoleone-Danico” (n. 9).<br />

Comune di Cerano: “Isolone-Fagiana” (n. 10) “Fortuna-Castioni” (n. 11).<br />

Zone naturalistiche di interesse botanico e faunistico. Queste zone comprendono la maggior<br />

parte <strong>del</strong>le superfici boscate oggetto <strong>del</strong> presente piano. “.... Sono porzioni <strong>del</strong> territorio<br />

costituite da complessi ecosistemici a prevalente carattere botanico-forestale e di rilevante<br />

interesse faunistico, incluse le zone umide, a basso livello di antropizzazione, in cui l'obiettivo<br />

primario è preservare gli equilibri ecologici fondamentali, in particolare per quanto riguarda la<br />

vegetazione, la flora e la fauna, il suolo e il sistema idrico, oltre che garantire la rinnovazione,<br />

l’affermazione e lo sviluppo dei boschi misti pluristratificati. Sono incluse altresì quelle parti <strong>del</strong><br />

territorio a preminente vocazione forestale: boschi, fasce boscate, macchie isolate, boscaglie,<br />

arbusteti, rimboschimenti, e terreni incolti che possono essere destinati ad uso forestale”.<br />

In tali ambiti è riconosciuto dal Piano d’Area, quale obiettivo primario, assicurare il<br />

mantenimento <strong>del</strong>la superficie boschiva nel miglior stato di conservazione colturale, nell’ottica<br />

di un uso multiplo e sostenibile dei complessi boscati. Le finalità <strong>del</strong>l’istituzione di tali aree<br />

includono la realizzazione di misure conformi agli equilibri ecologici, quali: a) la conservazione,<br />

dove possibile, di boschi disetanei a composizione.<br />

Zone agricole e forestali d’interesse paesaggistico. Sono parti di territorio destinate alla<br />

conduzione agricola e forestale in cui prevalgono gli elementi di valore paesaggistico, pur in<br />

presenza di elementi naturali sufficientemente estesi, che consentono la permanenza di biocenosi<br />

diversificate. Tali ambienti coltivati sono infatti ambienti naturali costituiti da un mosaico di<br />

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