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PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino

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Modalità di realizzazione degli interventi selvicolturali<br />

Governo misto: per quanto riguarda la gestione dei boschi a governo misto (Querco-carpineto<br />

<strong>del</strong>la bassa pianura var. con robinia) operativamente, al momento <strong>del</strong>la ceduazione, occorre<br />

mantenere e/o riequilibrare lo strato di fustaia in modo che sua copertura sia compresa tra il 50%<br />

ed il 70%, possibilmente articolata su più classi cronologiche; tali valori sono garantiti con non<br />

meno di 180-200 riserve ad ettaro. Le riserve devono essere scelte preferibilmente fra le specie<br />

autoctone con ordine di priorità per le querce, il carpino bianco, ciliegio, pioppi, ontano, ecc...; in<br />

caso di carenza di queste specie è possibile utilizzare anche polloni di robinia, a patto che il<br />

rilascio avvenga per gruppi e non per piede d’albero, mentre le altre specie esotiche presenti<br />

devono essere abbattute ed eventualmente devitalizzate. Le riserve di maggiori dimensioni,<br />

soprattutto di querce, possono essere rilasciate anche singolarmente affinché possano fruttificare<br />

e disseminare.<br />

Avviamento a fustaia: gli interventi di avviamento o conversione a fustaia rappresentano il poco<br />

meno <strong>del</strong> 40% degli interventi di gestione attiva nei querceti, concentrati soprattutto Quercocarpineti<br />

<strong>del</strong>la bassa pianura a governo misto; la componente a ceduo è prevalentemente<br />

invecchiata, mentre la fustaia si presenta monoplana a prevalenza di diametri medi, localmente<br />

per gruppi. In queste condizioni l’intervento possibile per la modifica <strong>del</strong>la forma di governo da<br />

ceduo a fustaia è un taglio misto di diradamento-conversione, adeguandolo alle locali condizioni<br />

compositive, strutturali e di fertilità.<br />

L’intervento interesserà soprattutto i polloni codominanti con lo scopo di completare<br />

l’affrancamento dei migliori e al fine di ultimare la copertura <strong>del</strong>la fustaia, a integrazione di<br />

quella già garantita dalle riserve adulte. L’alto fusto presente dovrà essere rispettato, soprattutto<br />

se di querce o latifoglie sporadiche; tuttavia, sono possibili locali diradamenti nei gruppi di<br />

fustaie e/o perticaie presenti, ovvero per favorire lo sviluppo di specie sporadiche.<br />

In media l’intensità dei prelievi potrà variare fra 30% e il 60 % <strong>del</strong>la frequenza iniziale, in<br />

termini di provvigione il 30% e il 50%, con l’obiettivo di rilasciare non meno di 400 tra allievi e<br />

riserve ad ettaro, annoverandoli fra i soggetti di diametro superiore a 12 cm. Anche i soggetti<br />

d’avvenire di diametro inferiore ai 5 cm andranno rilasciati, pur senza annoverarli nel gruppo<br />

<strong>del</strong>le riserve.<br />

La scelta dei soggetti da rilasciare deve essere condotta sulla base <strong>del</strong>la specie di appartenenza,<br />

<strong>del</strong>l’origine da seme o da pollone, <strong>del</strong> piano sociale di appartenenza, dal portamento e dalla loro<br />

distribuzione nell’ambito <strong>del</strong>le singole tagliate. Nel conteggio <strong>del</strong>le riserve devono quindi essere<br />

privilegiate le latifoglie autoctone diverse dal castagno, quindi i soggetti nati da seme o<br />

comunque affrancati, sempre con buon portamento e appartenenti al piano dominante <strong>del</strong>la<br />

vegetazione.<br />

Gli interventi intercalari successivi, finalizzati all’ulteriore riduzione <strong>del</strong>la densità <strong>del</strong><br />

soprassuolo transitorio, saranno intervallati di 10-15 anni.<br />

Nel caso di popolamenti con robinia (variante con robinia), che spesso è presente con polloni<br />

esili e contorti, gli allievi vanno sempre rilasciati a contatto di chioma, in modo da garantire<br />

buona copertura <strong>del</strong> terreno e reciproca protezione dagli agenti atmosferici, evitando nel<br />

contempo la messa in luce ed il conseguente ripollonamento di questa specie.<br />

Nei popolamenti <strong>del</strong>l’alta pianura con cerro e orniello, ovvero nei querceti di rovere, spesso<br />

localizzati su suoli poco fertili, l’avviamento a fustaia si traduce, di fatto, in leggero diradamento<br />

con selezione dei polloni migliori e meglio conformati di orniello, mentre le ceppaie di cerro o di<br />

rovere devono essere trattate come un individuo unico.<br />

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