21.06.2013 Views

PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino

PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino

PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Categoria turno minimo turno massimo<br />

Formazioni legnose riparie 6 20<br />

Castagneti, Alneti 10 40<br />

Querceto-Carpineti 25 35<br />

Robinieti 10 35<br />

4. I cedui, semplici o per la componente a ceduo dei boschi a governo misto che hanno superato i<br />

turni massimi di cui al comma 1 al momento <strong>del</strong>la richiesta di taglio sono da considerarsi fuori<br />

regime e devono essere avviati a fustaia.<br />

5. L’avviamento a fustaia è comunque possibile su richiesta dei proprietari, qualora i cedui<br />

abbiano superato l’età minima di 15 anni.<br />

Art. 9 - Gestione dei boschi a governo misto<br />

1. Nei boschi a governo misto il numero <strong>del</strong>le riserve da rilasciare è di 150 per ettaro, ripartite fra<br />

le classi di età pari o multiple <strong>del</strong> turno. Le matricine di età pari al turno non devono essere in<br />

numero superiore alla metà di quelle rilasciate. A regime le classi di età devono essere almeno 3<br />

e per le riserve di querce almeno 5. Dopo il taglio la copertura <strong>del</strong> soprassuolo arboreo non può<br />

essere inferiore al 50%.<br />

2. Le matricine (singole o per gruppi) devono essere scelte sulla base <strong>del</strong>la specie<br />

d’appartenenza, <strong>del</strong>l’origine da seme o in alternativa da pollone su ceppaia, <strong>del</strong> piano dominante<br />

e dalla loro distribuzione nell’ambito <strong>del</strong>le singole tagliate. Devono essere privilegiate le specie<br />

autoctone (farnia, cerro, carpino bianco, frassino maggiore, aceri, ontano nero, olmi, ciliegio<br />

selvatico, pino silvestre, ecc.). In caso di carenza di queste ultime è possibile il reclutamento di<br />

castagno e robinia, i cui polloni devono essere sempre rilasciati a gruppi, indicativamente di 5-10<br />

esemplari tra loro distanziati di 2-4 m. Nel caso di soggetti di diametro inferiore a 15 cm o con<br />

rapporto di snellezza h/d >90, il rilascio di altri limitrofi per aumentare la stabilità e resistenza a<br />

fattori di disturbo esterni.<br />

3. La matricinatura per gruppi dei cedui è obbligatoria per i castagneti, querceti e carpineti.<br />

4. I gruppi di matricine devono essere costituiti attorno ai portaseme migliori, stabili e vitali,<br />

ovvero in corrispondenza dei gruppi di prerinnovazione di ciliegio tardivo. Il numero di individui<br />

costituenti ogni singolo gruppo potrà variare fra 10-15 piante distanziate fra loro di 2-3 metri; la<br />

distanza fra i gruppi dovrà essere pari a 1,5 volte l’altezza <strong>del</strong>le piante, con un minimo di 15<br />

metri.<br />

5. Nel conteggio <strong>del</strong>le matricine da rilasciare sono escluse le latifoglie o conifere esotiche<br />

(ciliegio tardivo, quercia rossa, pino strobo, ecc...); tali specie devono essere abbattute al<br />

momento <strong>del</strong> taglio, con successivo controllo con tecniche di cui all’art. 15.<br />

6. Le riserve di querce possono essere utilizzate solo se sostituite da allievi <strong>del</strong>le stesse specie<br />

almeno in pari numero.<br />

7. Le riserve possono essere abbattute solo contemporaneamente al ceduo.<br />

8. I robinieti e castagneti che presentano almeno 30 piante per ettaro di 2 o più classi di età,<br />

oppure almeno il 30% di copertura di altre specie autoctone, devono essere gestiti a governo<br />

misto reclutando riserve principalmente tra le altre specie autoctone.<br />

238

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!