PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
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Modalità<br />
di realizzazione degli interventi selvicolturali<br />
Nei robinieti più o meno puri occorre procedere rapidamente ad un passaggio verso formazioni<br />
più stabili e consone agli obiettivi <strong>del</strong>l’Area Protetta; ciò può essere ottenuto tramite interventi<br />
che permettano<br />
l’ingresso di specie spontanee sia con liberazione di eventuale rinnovazione già<br />
presente, sia con aperture in prossimità di specie spontanee potenzialmente fruttificanti sia con<br />
sottoimpianti<br />
opportunamente indirizzati.<br />
È quindi generalmente prescritto il governo misto, con rilascio di non meno di 150 piante/ha,<br />
reclutando transitoriamente anche i migliori soggetti di robinia, oltre a tutte le specie spontanee<br />
eventualmente<br />
presenti.<br />
Esulano da tale contesto le fasce a prevalenza di robinia che non raggiungono la larghezza<br />
minima<br />
per essere considerate bosco, nelle scarpate stradali, di canali e formazioni lineari, ove è<br />
prescritto il governo a ceduo con turno minimo<br />
di 6 anni, fatte salve le eventuali necessità di<br />
manutenzione<br />
ordinaria per la presenza di infrastrutture, è la forma di gestione più consona a<br />
queste condizioni in quanto evita lo sviluppo di soprassuoli pesanti per la presenza di grosse<br />
piante riducendo i fenomeni<br />
di instabilità; il mantenimento di ceppaie giovani aumenta inoltre<br />
l’azione di aggregazione <strong>del</strong> suolo<br />
esercitata dagli apparati radicali. Molte volte sono presenti<br />
piante di<br />
olmo campestre, anch’essa specie pollonifera; i giovani individui esprimono inoltre una<br />
maggiore<br />
resistenza alla grafiosi <strong>del</strong>l’olmo, senza impedire l’azione di disseminazione che viene<br />
svolta sin da giovane età; sono perciò consentiti gli interventi di ceduazione anche su questa<br />
pianta.<br />
Ne i robinieti misti con specie spontanee, l’intervento più opportuno è il diradamento e<br />
conversione per l’avviamento<br />
a fustaia <strong>del</strong>la componente a ceduo, incidendo essenzialmente<br />
sulla robinia, con prelievo <strong>del</strong> 30-40% <strong>del</strong>la massa;<br />
qualora si intervenga su nuclei di robinia in<br />
purezza le chiome<br />
dei soggetti rilasciati non devono essere isolate per garantire la stabilità <strong>del</strong><br />
popolamento<br />
ed un’efficiente azione inibitoria al riscoppio dei polloni da ceppaia e radicali.<br />
Invece il diradamento<br />
degli sporadici nuclei di perticaia di latifoglie spontanee deve essere<br />
prudente, adeguatamente selettivo per assicurare lo sviluppo ipsodiametrico equilibrato dei<br />
soggetti<br />
migliori, senza superare un terzo <strong>del</strong>la massa legnosa presente.<br />
Nei popolamenti ove il ciliegio tardivo è il classe 5, come per la boscaglia a prevalenza di tale<br />
specie, l’intervento più opportuno è quello <strong>del</strong>la trasformazione, da realizzare secondo le<br />
modalità<br />
operative descritte nel paragrafo 9.2.1.<br />
Indicazioni gestionali specifiche per il contenimento <strong>del</strong> ciliegio tardivo o altre esotiche<br />
invasive.<br />
La presenza <strong>del</strong> ciliegio tardivo in questi popolamenti è molto variabile, ma in genere le<br />
caratteristiche dei robinieti sono favorevoli allo sviluppo <strong>del</strong> ciliegio tardivo o di altre specie<br />
esotiche.<br />
Come è stato indicato negli schemi relativi alle modalità di scelta degli interventi selvicolturali<br />
l’entità<br />
<strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong> ciliegio tardivo o di altre esotiche come la quercia rossa oltre a<br />
modificare l’opportunità di gestire il popolam ento secondo alcune forme di governo e o<br />
trattamento<br />
e influenza le modalità di realizzare i singoli trattamenti.<br />
In particolare, ove il ciliegio tardivo è presente in modo contenuto (classi inferiori a 2) , è<br />
opportuno procedere con tagli di avviamento<br />
a fustaia; viceversa ove la presenza <strong>del</strong>la specie<br />
esotica è consistente è preferibile ottenere tale risultato attraverso uno e più turni di “ceduo<br />
governo<br />
misto”.<br />
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