PIANO GESTIONE FORESTALE 2 - Amici Parco del Ticino
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discontinuità col precedente PAF, per il quale era anche previsto il trattamento a taglio raso dei<br />
cedui puri di robinia.<br />
Nel primo caso l’intervento consiste nel mantenere lo strato di fustaia esistente, ovvero di creare<br />
una distribuzione a gruppi <strong>del</strong>le riserve, che dovranno garantire una copertura media residua<br />
<strong>del</strong>la fustaia dopo il taglio <strong>del</strong> ceduo compresa tra il 40% e il 70%; ciò significa rilasciare non<br />
meno di 180 riserve ad ettaro scelte tra le piante da seme o i polloni <strong>del</strong>l’età <strong>del</strong> ceduo,<br />
possibilmente di specie spontanee (nell’ordine di preferenza: querce, rosacee, altre latifoglie<br />
mesofile o rare, carpino, castagno, salici, pioppi, altre specie).<br />
Nel secondo caso, tipico di molti Robinieti, è necessario un drastico risparmio <strong>del</strong>l’alto fusto al<br />
fine di ricostituire una loro adeguata copertura, passando nel contempo da una struttura<br />
tipicamente biplana ad una in mosaico fra ceduo e fustaia. Per ottenere ciò, al momento <strong>del</strong>la<br />
richiesta di taglio, occorre procedere con il reclutamento di un numero maggiore di allievi, scelti<br />
anche fra i migliori polloni di robinia o di castagno. Nel caso <strong>del</strong>la robinia occorre sempre<br />
rilasciare gli allievi per gruppi od attorno alle grosse riserve di querce isolate.<br />
9.1.1.2 Conversione attiva a fustaia (taglio di avviamento e diradamento-conversione)<br />
Sono destinati all’avviamento a fustaia circa 810 ettari di boschi cedui o a governo misto, pari al<br />
36% <strong>del</strong>la superficie forestale a gestione attiva, ripartito in taglio di avviamento (27%) e<br />
diradamento-conversione (73%).<br />
L’intervento, sia come taglio di avviamento che diradamento-conversione, è previsto in<br />
prevalenza nell’ambito dei Querco-carpineti (46%), secondariamente Robinieti (29%),<br />
Castagneti (12%), Pinete di pino silvestre (7%) e Querceti di rovere (6%).<br />
Tabella 54 - Ripartizione intervento "Conversione a fustaia" secondo le Categorie forestali,<br />
i Tipi forestali e strutturali<br />
Categoria<br />
Forma di governo<br />
Boschi a<br />
Intervento<br />
Ceduo Fustaia<br />
governo misto<br />
Totale<br />
% sulla<br />
% sul totale<br />
categoria<br />
Castagneti AF 46,13 46,13 46<br />
DC 52,7 52,7 54<br />
CA Totale 52,7 46,13 98,83 100 12<br />
Pinete di pino silvestre DC 76,14 76,14 100 7<br />
Querco-carpineti AF 1,57 1,57 1<br />
DC 372,9 372,9 99<br />
QC Totale 372,9 1,57 374,47 100 46<br />
Querceti di rovere DC 28,29 17,41 45,7 100 6<br />
Robinieti AF 164,19 3,48 167,67 77<br />
DC 47,85 2,13 49,98 23<br />
RB Totale 47,85 166,32 3,48 217,65 100 29<br />
Totale complessivo 577,88 231,43 3,48 812,79<br />
Nei Querco-carpineti la modalità di conversione a fustaia prevalente è il diradamentoconversione,<br />
in quanto si tratta soprattutto di boschi a governo misto (ex - fustaie sopra ceduo).<br />
Nella fattispecie l’intervento riguarda il Querco-carpineto <strong>del</strong>l’alta pianura variante con robinia<br />
(36%) e l’omonima variante dei popolamenti <strong>del</strong>la bassa pianura (31%); secondariamente il<br />
diradamento-conversione interessa la var. con castagno (20%).. Il taglio di avviamento nei<br />
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