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Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco

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pazienti trattati con testosterone<br />

rispetto al placebo. Questi dati<br />

dovranno essere confermati in<br />

studi più ampi e con dosaggi variabili<br />

di farmaco.<br />

Sono stati riportati 3 studi focalizzati<br />

sul problema carenza<br />

marziale e anemia nel paziente<br />

con scompenso cardiaco cronico.<br />

A. Grzeslo ha valutato la prevalenza<br />

e le correlazioni cliniche<br />

della carenza marziale in una<br />

popolazione non selezionata di<br />

218 pazienti consecutivi con<br />

scompenso cardiaco cronico in<br />

terapia ottimale. Una carenza di<br />

ferro è stata documentata nel<br />

46% dei pazienti ed era solo<br />

marginalmente correlata al livello<br />

di emoglobina. Inoltre è stata<br />

trovata una significativa correlazione<br />

carenza di ferro/capacità di<br />

esercizio (peak VO2)/livelli NTproBNP/hs-CRP.<br />

Gli autori concludevano che la<br />

carenza di ferro è frequente nei<br />

pazienti con scompenso cardiaco cronico (indipendentemente<br />

dall’anemia) e questa può essere il riflesso di<br />

uno stato infiammatorio cronico di bassa intensità e si<br />

correla con la capacità fisica. D.O. Okonko ha invece riportato<br />

i dati relativi all’effetto della somministrazione<br />

e.v. di ferro in 35 pazienti con scompenso cardiaco cronico<br />

e carenza marziale sui sintomi e capacità fisica. I risultati<br />

hanno documentato che la somministrazione e.v.<br />

di ferro è sicura ed è associata ad un significativo incremento<br />

della capacità di esercizio e a un miglioramento<br />

dei sintomi, benefici più evidenti nel sottogruppo di pazienti<br />

anemici.<br />

WT Abraham ha esposto i dati complessivi di 2 studi<br />

randomizzati che avevano valutato la sicurezza e l’efficacia<br />

della somministrazione di darbepoietina alfa in<br />

pazienti anemici con scompenso cardiaco sintomatico.<br />

La somministrazione di questo farmaco è stata efficace<br />

nell’incrementare il livello di emoglobina e sicura.<br />

Salvador Dalì, Perseo<br />

È stata documentata una riduzione<br />

dell’end-point composito<br />

anche se non significativa<br />

(p=0.065). Questi risultati, secondo<br />

gli autori, autorizzano la<br />

pianificazione di studi in fase 3<br />

per esplorare le potenzialità di<br />

questo nuovo approccio terapeutico<br />

nei pazienti con scompenso<br />

cardiaco.<br />

Infine uno sguardo alle linee<br />

guida dello scompenso cardiaco.<br />

S. Stork ha mostrato i risultati di<br />

uno studio prospettico su 1.054<br />

pazienti con scompenso cardiaco<br />

di qualsiasi eziologia e gravità<br />

(il “mondo reale”) che ha valutato<br />

l’impatto del grado di adesione<br />

alle linee guida del trattamento<br />

dello scompenso cardiaco sistolico<br />

e non sistolico sulla mortalità.<br />

L’indice di aderenza globale<br />

alle linee guida è risultato essere<br />

predittore indipendente di<br />

mortalità nello scompenso sistolico,<br />

non sistolico a qualsiasi età,<br />

anche se il beneficio sembra essere maggiore nei pazienti<br />

di età > 71 anni.<br />

Durante il Congresso si è ovviamente parlato di molto<br />

altro nel campo dell’aritmologia, elettrostimolazione e<br />

resincronizzazione, di cardiomiopatie, valvulopatie,<br />

ipertensione arteriosa, imaging cardiovascolare, scienza<br />

di base e cellule staminali (foto), linee guida, registri e<br />

survey, prevenzione e nursing. Per quanto riguarda questi<br />

ultimi due aspetti in particolare, sono stati presentati<br />

i risultati finali dello studio EUROACTION che ha mostrato<br />

l’efficacia del programma di prevenzione, basato<br />

sulle linee guida ESC, in 12 centri ospedalieri e 12 centri<br />

extraospedalieri, condotto da un team multi-disciplinare<br />

di infermieri, dietisti, fisioterapisti, medici di medicina<br />

generale e cardiologi, con una riduzione dei fattori di<br />

rischio legati alla dieta, fumo, attività fisica, obesità,<br />

pressione arteriosa, colesterolo e glicemia.<br />

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