Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
D A L L E R E G I O N I<br />
MARCHE<br />
di Domenico Gabrielli e Laura Mariani<br />
Psicologia e cardiopatia<br />
Un percorso difficile ma ricco di soddisfazioni<br />
La relazione tra psiche e cuore<br />
è cosa risaputa ormai tanto da<br />
aver dato vita a vari filoni di intervento<br />
in Psicologia; dallo studio dei<br />
profili di personalità delle persone<br />
cardiopatiche, alla ricerca di indici<br />
per la valutazione della qualità di vita<br />
e la capacità di adattamento alla<br />
malattia.<br />
Nei pazienti affetti da cardiopatie<br />
sono comuni ansia e depressione,<br />
sia pure di grado moderato, talora<br />
accompagnati da sintomi come<br />
cattiva qualità del sonno, scarsa<br />
concentrazione, mancanza di energia<br />
e un tono dell’umore basso.Meno<br />
frequenti sono invece ansia e<br />
depressione, più gravi e persistenti<br />
(spesso misconosciute e trattate in<br />
modo inadeguato) non considerabili<br />
come reazione appropriata alla<br />
patologia cardiaca.<br />
Le dimensioni che da un punto di<br />
vista psicologico possono essere ritenute<br />
variabili importanti nella gestione<br />
della malattia sono poi gli<br />
aspetti psicoaffettivi propri del paziente<br />
e della sua famiglia, la qualità<br />
della vita, l’aderenza ai trattamenti/controlli<br />
e il “coping”, come strategia<br />
di adattamento alla patologia.<br />
Nell’Azienda <strong>Ospedali</strong>ero-Universitaria<br />
<strong>Ospedali</strong> Riuniti di Ancona ha<br />
avuto inizio a marzo del <strong>2006</strong> una<br />
collaborazione tra il Dipartimento<br />
di Medicina Cardiovascolare (comprendente<br />
il Presidio Monospecialistico<br />
Lancisi) e la Struttura Semplice<br />
di Psicologia, che si è concretizzata<br />
attraverso programmi integrati<br />
e interventi stabili concordati all’interno<br />
di varie Unità Operative.<br />
In particolare le collaborazioni programmate<br />
riguardano la Cardiochirurgia<br />
e, nell’ambito della Struttura<br />
Complessa di <strong>Cardiologia</strong>:<br />
1. Degenza subintensiva<br />
2. Unità Scompenso Cardiaco<br />
3. <strong>Cardiologia</strong> Pediatrica – UTIP<br />
4. <strong>Cardiologia</strong> Riabilitativa.<br />
L’intervento psicologico<br />
Le popolazioni di pazienti su cui si<br />
è concentrato l’intervento psicologico<br />
sono: pazienti con Scompenso<br />
Cardiaco in regime di ricovero<br />
ed ambulatoriali, pazienti con cardiopatie<br />
congenite, pazienti afferenti<br />
alla <strong>Cardiologia</strong> Riabilitativa,<br />
pazienti ricoverati per essere sottoposti<br />
ad intervento chirurgico, familiari<br />
dei piccoli pazienti della <strong>Cardiologia</strong><br />
Pediatrica.<br />
Pazienti con scompenso<br />
cardiaco<br />
Essi incontrano lo psicologo in regime<br />
di ricovero e in occasione dei<br />
controlli ambulatoriali una volta la<br />
settimana.<br />
In questa fase iniziale ancora di sperimentazione,<br />
oltre al colloquio clinico<br />
individuale, vengono utilizzati,<br />
se necessari, una valutazione diagnostica<br />
di personalità e/o uno<br />
screening neuropsicologico breve.<br />
In una seconda fase, saranno utilizzati<br />
questionari standardizzati per<br />
la valutazione della qualità della vita<br />
connessa alla salute (HRQL -<br />
Health Related Quality of Life).<br />
Pazienti con cardiopatia<br />
congenita<br />
Per tale popolazione di pazienti,<br />
che spesso comprende anche giovani<br />
soggetti, si sta diversificando<br />
l’intervento psicologico, sia in relazione<br />
all’età che allo stile di vita. In<br />
questa prima fase di valutazione<br />
diagnostica, vengono approfondite,<br />
attraverso reattivi psicodiagnostici<br />
mirati, la soddisfazione soggettiva<br />
e la qualità di vita; la valutazione<br />
e l’indagine delle singole aree<br />
prese in esame, unite al colloquio<br />
clinico consentiranno di approfondire<br />
gli aspetti della vita del paziente<br />
e di individuare, anche da un<br />
punto di vista terapeutico, l’intervento<br />
più corretto.<br />
Cardiochirurgia<br />
In questa prima fase organizzativa<br />
e di osservazione, vengono effet-<br />
58