26.12.2014 Views

Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Intervista a Gianfranco Sinagra<br />

di MATTEO CASSIN e MARIO CHIATTO<br />

Caro Gianfranco, la tua vita professionale ti ha legato<br />

da quasi 20 anni a Trieste ma il tuo cognome suggerisce<br />

origini meridionali; ci puoi fare una sintesi<br />

della vita familiare, formativa, professionale, scientifica<br />

e associativa.<br />

Palermitano di origine, ho 42 anni e vivo a Trieste dal 1987;<br />

figlio di medico ed insegnante di francese, secondo di quattro<br />

figli, dopo la maturità classica a 17 anni, e la laurea in<br />

Medicina e Chirurgia presso l’Università di Palermo a 23<br />

anni, ho conseguito la specializzazione in <strong>Cardiologia</strong> a<br />

Trieste a 28 anni. Sono sposato e padre di tre figli.<br />

Dal 1991 sono assistente di ruolo presso la Divisione di<br />

<strong>Cardiologia</strong> diretta dal Prof. Fulvio Camerini, dal 1999 direttore<br />

della S.C. <strong>Cardiologia</strong> dell’Azienda <strong>Ospedali</strong>ero-<br />

Universitaria <strong>Ospedali</strong> Riuniti di Trieste e dal 2004<br />

Professore Associato di <strong>Cardiologia</strong> presso l’Università degli<br />

Studi di Trieste. Ho lavorato nelle sezioni di Degenza, Unità<br />

di Terapia Intensiva, <strong>Cardiologia</strong>, Ecocardiografia,<br />

Emodinamica Diagnostica ed Interventistica ed ambulatori<br />

dedicati allo Scompenso Cardiaco avanzato e Malattie del<br />

Miocardio.<br />

Sono Socio ANMCO dal 1991; componente dell’Area<br />

Scompenso Cardiaco, coordinata dal Prof. Luigi Tavazzi;<br />

componente dello Steering Committee dello studio osservazionale<br />

BRING-UP 1 e Cand-Heart; Presidente della<br />

sezione regionale ANMCO Friuli Venezia Giulia dal 2002 al<br />

<strong>2006</strong>. In questo ruolo ho lavorato per valorizzare l’area<br />

delle cardiologie territoriali, promosso iniziative di interazione<br />

culturale ed organizzativa con le Società Cardiologiche di<br />

settore (AIAC, GISE e SIEC) e le professionalità non cardiologiche<br />

che gestiscono l’urgenza cardiologica (SIMEU).<br />

Sotto la mia presidenza si è svolto un incontro regionale<br />

interamente gestito da Cardiologi con meno di quaranta<br />

anni, supportati da “senior”, su problematiche cliniche ed<br />

organizzative.<br />

Sono vice coordinatore del Gruppo di Studio in Anatomia<br />

e Patologia Cardiovascolare della Società Italiana di<br />

<strong>Cardiologia</strong>.<br />

Collaboro per l’Area Specialistica Cardiologica con il<br />

CEFORMED, Centro Regionale di Formazione per la<br />

Medicina Generale, della Regione Friuli Venezia Giulia.<br />

Nell’ambito dell’iniziativa “Medicina per la Pace” nel 1992-<br />

1993 ho prestato servizio presso il Campo Profughi<br />

Bosniaci di Salvore-Croazia.<br />

Ho interessi nel campo dell’Epistemiologia e Filosofia della<br />

scienza.<br />

Quali sono state le motivazioni e le tappe della scelta<br />

di fare il Cardiologo<br />

Mio padre, che era stato assistente in Patologia Medica<br />

presso l’Università di Palermo mi parlava spesso con ammirazione<br />

dei suoi vecchi maestri Turchetti e Schirosa che<br />

erano stati allievi di Condorelli. In più occasioni mi parlò del<br />

Prof. Geraci, che benché più giovane di papà era un affermato<br />

clinico e ricercatore. Poi, durante il corso di Patologia<br />

Medica mi venne affidata la conduzione di un seminario sulla<br />

fisiopatologia dell’insufficienza cardiaca. Ricordo che comprai<br />

in quell’occasione il mio primo Braunwald, Heart<br />

Disease. Così credo scattò l’interesse per la <strong>Cardiologia</strong>. Mi<br />

affascinò la capacità di richiamo costante alla Medicina<br />

Interna generale che le Malattie Cardiovascolari evocano. Il<br />

Corso di Clinica Medica coordinato dal Prof. L. Pagliaro, fu<br />

un’esperienza esaltante capace di straordinaria motivazione<br />

ed interesse all’approfondimento di una medicina insegnata<br />

per problemi. Pagliaro è stato il mio primo vero maestro del<br />

quale ricordo il rigore scientifico, una straordinaria attitudine<br />

alla didattica pensata per l’apprendimento e non per l’insegnamento,<br />

la capacità costante di far riferimento ad una<br />

Medicina praticata per i malati e non per i medici.<br />

L’esperienza di studio di Clinica Medica dischiuse l’enorme<br />

possibilità di apprendimento attraverso la costante consultazione<br />

di alcune riviste fondamentali; fu così che nel 1985<br />

iniziò (ininterrotto) l’abbonamento a New England Journal<br />

of Medicine ed Annals of Internal Medicine. Pagliaro mi ha<br />

insegnato tante cose inclusa la straordinaria efficacia dei<br />

“casi clinici” come strumento di didattica ed il commento<br />

all’“errore in medicina” come strumento per la revisione critica<br />

dei comportamenti ed il miglioramento costante.<br />

Nel tuo percorso formativo quali sono state le valutazioni<br />

che ti hanno fatto raggiungere Trieste e collaborare<br />

con il prof. Camerini<br />

È una storia bella, lunga e fatta in parte di casualità. Provo a<br />

sintetizzare.<br />

Nel 1980 avevo vinto una borsa di studio indetta dal quotidiano<br />

“Il Tempo” di Roma. Questo mi consentì di entrare<br />

in una mailing list che mi informava su varie iniziative culturali,<br />

inclusi i Corsi di Medicina al Centro Studi Majorana di<br />

68

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!