Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
Cardiologia negli Ospedali n° 154 Novembre/Dicembre 2006 - Anmco
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
V I A G G I O I N T O R N O A L C U O R E<br />
LA CRISI DELLA CIVILTÀ E LA SFIDA DEL CUORE<br />
di Mario Chiatto e Antonio Miniaci<br />
Immagine dal web<br />
Si afferma da più parti che –per numerose ragioni– l’epoca<br />
in cui viviamo si inserisce tra i periodi più critici della<br />
storia dell’umanità.<br />
Da circa cinquant’anni, infatti, si è avviato un incessante<br />
processo di cambiamento del mondo, globalmente inteso.<br />
La situazione è tanto complessa che ognuno si sente in<br />
diritto di sentenziare sulle tendenze del nostro tempo, sottolineando<br />
il progresso come fatto storico accertato o gli<br />
aspetti degenerativi – riscontrabili purtroppo in ogni<br />
campo – come fenomeno preoccupante di rilassamento<br />
morale.<br />
La crisi, intesa come stato di disagio nel presente, è sempre<br />
inevitabile nella misura in cui ogni conquista rappresenta<br />
il superamento della fase in atto ed insieme lo strumento<br />
di preparazione a quella successiva. Per Marx le crisi<br />
hanno sempre carattere economico e – come tali – promuovono<br />
la lotta di classe.<br />
Russel afferma che è in crisi l’uomo stesso come soggetto<br />
incapace di porsi ideali superiori. Marcuse evidenzia che la<br />
sproporzione tra le grandi potenze ed i paesi sottosviluppati<br />
compromette sempre l’equilibrio mondiale.<br />
Ogni epoca storica, intesa come momento differenziato<br />
della civiltà, ha una propria fisionomia specificata dall’atteggiamento<br />
di pensiero, dal complesso dei valori, dall’organizzazione<br />
economica, dagli orientamenti politici.<br />
Nel frattempo, l’incremento industriale ha generato un<br />
consistente miglioramento del<br />
tenore di vita, ma nello stesso<br />
tempo ha orientato l’uomo verso<br />
una sola dimensione.<br />
Ne consegue che tutta l’attività<br />
umana rischia di essere inquadrata<br />
secondo le prospettive del guadagno<br />
e del consumo.<br />
La letteratura, il cinema, la musica,<br />
ad esempio, spesso esulano dai<br />
valori creativi e costruttivi. Di conseguenza<br />
può capitare che l’arte e<br />
la cultura siano ridotte anch’esse a<br />
generi di consumo. E l’uomo dal<br />
canto suo nella disperata ricerca<br />
di un principio di identificazione,<br />
stenta a riconoscersi e a sistemarsi<br />
in una società siffatta e si dibatte<br />
per colmare il grande vuoto di<br />
valori autentici con idoli di cartapesta<br />
che il cinema e la pubblicistica<br />
nostrana gli offrono a piene<br />
mani. La nevrosi, il pressappochismo,<br />
la superficialità, l’antagonismo acceso, la mancanza di<br />
un rapporto sereno con gli altri ci tengono in un continuo<br />
stato d’ansia. La corruzione ha invaso perfino il settore del<br />
calcio – lo sport più amato e popolare – umiliandolo nelle<br />
aule dei tribunali.<br />
Il mondo moderno con tutta la potenza di un patrimonio<br />
scientifico e tecnologico, acuisce le nostre incertezze ed il<br />
nostro smarrimento. Esiste, quindi, un dramma parallelo<br />
alla vita costituito dalla incapacità dell’uomo a beneficiare<br />
dell’impulso dei contenuti del sapere per modificare il suo<br />
statuto quotidiano alla luce dei valori del Vero, del Bello e<br />
del Bene. Dal fondo della sua coscienza deformata, allora,<br />
nasce nell’uomo l’esigenza di ripristinare l’ordine sociale e<br />
morale sovvertito e di recuperare un pizzico di ottimismo,<br />
sia pure di ottimismo critico.<br />
Ci sono tante cose preziose nei rapporti interpersonali<br />
che dimentichiamo facilmente ma che invece sono essenziali.<br />
La positività della vita sta proprio nell’uscire contestualmente<br />
dall’inferno che a volte sembra essere l’altro. E<br />
non è difficile riuscirci, magari con l’affetto degli amici che<br />
esistono davvero e che ci nobilita perché ci consente di<br />
vivere e di operare anche per il prossimo in vista di un<br />
futuro migliore. Saper sognare in fondo, è il massimo dei<br />
privilegi dello spirito.<br />
Il problema, come si vede dal piano individuale torna a<br />
quello generale e riassume carattere universale.<br />
L’uomo deve garantirsi un congegno<br />
spirituale adeguato alla sua<br />
stessa produzione per poter gestire<br />
il cambiamento prodotto dalla<br />
scienza e dalla tecnica. L’ampia<br />
questione della conduzione della<br />
vita così non comporta un’antitesi<br />
tra gli impegni della ragione e le<br />
istanze del cuore che hanno ambiti<br />
ed obiettivi diversi ma non contrapposti.<br />
Non tutte le certezze, in<br />
fondo, sono cercate e raggiunte<br />
mediante la scienza.<br />
Certe richieste sollecitano invece,<br />
le ragioni passionali del cuore per<br />
cogliere i valori della tolleranza,<br />
della disponibilità, della fedeltà all’idea,<br />
del rispetto della diversità che<br />
danno significato alla vita inquieta<br />
della quotidianità postmoderna.<br />
A pensarci bene il mondo forse ha<br />
più bisogno di uomini buoni che di<br />
uomini dotti.<br />
78