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Endoscopia digestiva e Colonproctologia - IPASVI - Roma

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inoltre consigliare al paziente di evitare sforzi traumatici, soprattutto durante ladefecazione, che possono compromettere la riuscita della procedura. Nei pazientiportatori di cardiopatia valvolare è consigliabile eseguire una profilassi antibiotica.LEGATURA ELASTICALa metodica prevede l'utilizzo di uno strumentario semplice costituito da unimpugnatura con un'asta metallica la cui estremità è dotata di un doppio cilindrodentro il quale viene attirato con una pinza o direttamente mediante l'aspirazione,secondo i vari modelli, il tessuto da legare. Gli elastici, fissati su un dispositivoconico che scivola dentro il cilindro ed applicati mediante un dispositivo a scattosull'asta metallica, strozzano il nodulo emorroidario alla sua base. Va ricordatotuttavia che l'efficacia della legatura non è in rapporto alla necrosi ischemica delnodulo strozzato, ma alla formazione di una ulcerazione della mucosa e sottomucosache evolvendo in tessuto cicatriziale, fissa i piani superficiali alla sottostantemuscolatura sfinterica. Anche con la legatura elastica l'operatore deve concentrare lasua attenzione sul tessuto emorroidario posto 1/2 cm. al di sopra della linea pettinata.Le indicazioni e le controindicazioni di questa metodica sono simili a quelle dellascleroterapia, anche se la legatura elastica risulta più facilmente eseguibile nel 2°stadio della malattia. Inoltre presenta il vantaggio di essere indicata anche nella donnain gravidanza. La presenza di un assistente facilita le manovre, mantenendo in situ ilproctoscopio « a becco di flauto » spinto prima al di sopra della linea pettinata eritirato poi a visualizzare la base del nodulo da trattare. Al termine della legatura,residua un immagine a « polipo » del nodulo emorroidario trattato. Alcuni Autoripropongono la legatura di due nodulo emorroidari a seduta, a patto che questi sianoposti in punti opposti del canale anale, onde evitare il pericolo di produrre una stenosial termine della fase di cicatrizzazione (1). Il paziente può riprendere subito le sueattività, anche se è consigliabile un giorno di riposo, dal momento che è possibileosservare, sensazioni dolorose nelle successive 48-72 ore. Bisogna imporre altresì alpaziente un alvo regolare ed una defecazione senza sforzo.I1 tessuto strozzato va innecrosi e si stacca con l'elastico fra il 4° ed il 12° giorno, con la possibilità diprovocare una leggera proctorragia durante l'evacuazione. La piccola ulcera mucosacicatrizza spontaneamente nell'arco di 2-3 settimane. L'85% dei pazienti si dichiara,dall'analisi delle diverse statistiche, asintomatico dopo il trattamento (5). Le principalicomplicanze legate alla procedura sono rappresentate dal dolore violentoimmediatamente al termine della procedura, conseguenza di un cattivoposizionamento dell'elastico oppure dall'esecuzione della legatura contemporanea dipiù noduli emorroidari. Laddove il dolore non sia gestibile con i comuni farmaciantidolorifici risulta necessario escidere l'elastico alla base del nodulo. Tale procedurapuò risultare in alcuni casi difficile. Per tale motivo, gli Autori hanno realizzato unaforbice per legatura elastica ad uncino e con la superficie tagliente concava checonsente una più pratica escissione dell'elastico (6). Se il paziente non mantiene unalvo regolare o effettua prolungati sforzi durante l'evacuazione nei giorni successiviall'applicazione possono verificarsi prolassi e strozzamenti delle emorroidi interne.

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