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Endoscopia digestiva e Colonproctologia - IPASVI - Roma

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Il monitoraggio postoperatorio del paziente dipenderà ovviamente dalle sue condizionigenerali, accuratamente valutate già in fase preoperatoria, dal tipo di anestesiautilizzata e dal tipo di esame endoscopico effettuato. Per una buona valutazionegenerale del paziente viene adottata ormai da tutti i centri nazionali ed esteri laclassificazione ASA, tenendo presente che la preanestesia o l'anestesia in day hospitalva praticata preferenzialmente in pazienti appartenenti ai gruppi ASA1 e ASA2.Dovranno essere presenti all'interno dell'ambulatorio un fonendoscopio, unosfigmomanometro, il pallone di Ambu, I'ossigeno, un monitor elettrocardiografico,farmaci di pertinenza cardiologica e respiratoria ed una unità di rianimazione.Qualunque esame endoscopico produce una significativa depressione respiratoria percui risulta importante osservare attentamente il paziente durante l'esame e spiareun'eventuale iniziale cianosi particolarmente delle labbra. Nel caso questa compaia ènecessario verificare la funzionalità respiratoria, avvertire il medico e provvedere allarianimazione cardiocircolatoria. Prima dell'esame è sempre opportuno incannulareuna vena. L'utilizzo di agocannule di diversa grandezza facilita oggi il compito delmedico e dell'infermiere professionale. Queste possono essere mantenute in situconsentendo al paziente di effettuare qualunque movimento. Il medico e l'infermierepotranno gestire in modo rapido ed efficace qualunque complicanza. Nel caso di undifficile risveglio da parte del paziente può essere utile la somministrazione di unafiala di Flunitrazepam 0.50 mg. (Anexate) che mobilizzando le benzodiazepine dalloro sito di azione favorisce un pronto risveglio. Bisogna comunque favorirel'immediato risveglio da parte del paziente, chiamandolo e mobilizzandolo al terminedell'esame e non favorire un eventuale atteggiamento depressivo. È sempre opportunovalutare il ritmo cardiaco attraverso il polso periferico onde tempestivamenteindividuare una tachicardia o significative alterazioni del ritmo cardiaco. Il pazienteed in particolare i familiari che lo accompagnano devono essere accuratamenteinformati sul tipo di esame e sull'anestesia eseguita, sui possibili rischi correlati allaprocedura e le normali reazioni che possono essere indotte dall'anestesia. Proibirequindi che il paziente guidi la macchina o si ponga ad effettuare attività o manovrecomplesse sia fisiche che intellettuali (2). Affinché il paziente possa ritornare a casadevono quindi essere rispettate le seguenti condizioni: 1) recupero completodell'orientamento temporo-spaziale; 2) stabilità cardiocircolatoria; 3) recupero deiriflessi di protezione delle vie aeree; 4) assenza di problemi respiratori; 5) assenza disanguinamento; 6) assenza di sensazione dolorosa o di nausea; 7) capacità diassumere liquidi; 8) capacità di deambulazione.L'utilizzo di farmaci per la premedicazione, se da un lato aiuta a realizzare una miglioreprocedura, dall'altro aumenta i rischi di depressione respiratoria, arrestocardiaco, inalazione. La possibilità di tali complicanze sebbene rara (0,015-0,06)rende sempre indispensabile la presenza di un'unità minima di rianimazione (3).LA DISINFEZIONE DEGLI STRUMENTILa prima manovra da eseguire al termine dell'esame è la minuziosa pulizia meccanicadello strumento con acqua e detergente. Questa deve riguardare anche tutti i canali e

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