—lente (lenti) dei fasci porta-illuminazione—foro di uscita del canale bioptico/aspirazione—ugello di lavaggio ottica visuale ed insufflazione.Pur nella sua miniaturizzazione, la lente, od il gruppo di lenti dell'ottica visuale, hauna grande importanza pratica. Infatti deve poter consentire una visione luminosaravvicinata e non deformata di un'area più grande possibile.Si è passati negli anni da angoli visuali di 60° agli attuali 140°; futuribilmentepotremo vederci le orecchie...Anche le lenti dei fasci portaluce possiedono angoli di diffusione enormi, consentendodi illuminare, con i loro coni di luce, aree molto lontane ma ancheravvicinatissime (3 mm 0 meno).Un discorso a parte merita l'ugello di lavaggio/insufflazione, ovvero quella piccolasporgenza posta vicino alla lente di visione.La sua funzione è quella di foro di uscita d'aria (per la dilatazione dell'organo osservato)e di acqua, diretta verso la lentina, per il suo lavaggio.Aria ed acqua pervengono, tramite due sottili tubi separati, ad un'unica giunzione adY successivamente collegata all'ugello. Peculiarità di questo componente è quella ditapparsi, impedendo l'uscita di acqua o aria, grazie all'apporto di muco, sangue odaltro che possa risalire il canale.A distanza di anni non si è mai potuto risolvere definitivamente il problema, se nonricorrendo alla prevenzione.COSA FARELa pulizia del distale può essere effettuata anche con l'ausilio di uno spazzolino,purché non si spinga verso il foro dell'ugello.L'ugello però non può essere pulito nel suo interno né, tantomeno, rimosso, perscovolare il canale sottostante. Questo per due motivi.Il primo perché l'ugello è siliconato e trattenuto da una minuscola vite, molto vicina esimile a quella che trattiene il gruppo di lenti visuali...Il secondo è che, anche rimuovendo e scovolando il canale sottostante, non si riesce apulire oltre la giunzione ad Y ma si può sfondare il canale, con tragiche conseguenzeper lo strumento.La cosa giusta da fare è informare l'endoscopista che è necessario insufflare anchequando si fuoriesce dal paziente, mantenendo una sovrapressione sui canali, edimpedendo la risalita di materiale dall'ugello.Inoltre, immediatamente dopo l'esame, occorre utilizzare il pistoncino blu indotazione ad ogni endoscopio Olympus.Questo pistoncino, per sua particolare conformazione, inietta acqua (esuccessivamente aria) in entrambi i canali; quindi anche il canale dell'insufflazioneverrà « lavato » con acqua, rimuovendo l'eventuale deposito di materiale risalito inesso.
COSA NON FAREÈ già stato detto: non smontare l'ugello o, peggio, tentare di pulire il canale sottostante.Altra operazione è da evitare: quella di calare verticalmente lo strumento nellavabo.I moderni strumenti hanno distali che riuniscono in uno spazio tutti i componenti necessari:le lenti per l'illuminazione si trovano quasi sul bordo; I'ugello è leggermentesporgente dal piano distale e non è protetto.Pertanto se toccano il fondo del lavabo 10 volte al giorno per tutti i giorni, si creanodei microtraumi che portano allo schiacciamento dell'ugello o alla scheggiatura dellelentine.Evitiamo quindi che l'estremità distale incorra in questi problemi sostenendola nelmomento dell'immersione o sistemandola in contenitori plastici adeguati.IMPUGNATU1tA OD UNITÀ DI CONTROLLOCome dice la parola stessa, è il cuore di comando e controllo dell'endoscopio; quiarriva e parte tutto quanto serve per attuare l'esame endoscopico. E qui, ovviamente,sono più concentrate le evoluzioni per renderlo più ergonomico da usare.Sul lato destro dell'impugnatura trovano posto le due manopole per le angolazionidistali (nessuno ha mai pensato ai mancini) ed il/i freni per immobilizzaremomentaneamente la medesima.Nella parte superiore dell'impugnatura osserviamo l'innesto del canale bioptico(attenzione alla targhetta colorata che ne identifica il diametro), il pistoncinonero/azzurro per il lavaggio ed insufflazione, il pistoncino nero/rosso perl'aspirazione.Nella parte prossimale troviamo l'oculare, con la sua ghiera di regolazione diottrica(+ 3—10) o, se lo strumento è un videoendoscopio, i pulsanti, disposti a corona, per1'attivazione di alcune funzioni.A tutto ciò vanno aggiunti dei particolari che distinguono uno strumento da un altro.I duodenoscopi a visione laterale, per esempio, possiedono un'ulteriore leva dicomando, sotto le manopole di angolazione, atta a muovere il deflettoredell'accessorio fluorescente dal canale; il cavo che comanda questo deflettoredell'accessorio fuoriscente dal canale; il cavo che comanda questo deflettore deve,assieme al suo canale, essere ripulito. A tale scopo, si raccorda una piccola siringa indotazione con un attacco filettato che si trova tra il pistoncino dell'aspirazione el'oculare.Pur non richiedendo una manutenzione particolare, I'impugnatura deve esseresalvaguardata da urti accidentali che potrebbero deformarla, causando infiltrazione diliquidi al suo interno.COSA FARE
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