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Endoscopia digestiva e Colonproctologia - IPASVI - Roma

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un intervento chirurgico di escissione. Una possibile complicanza di tale patologia ècostituita dalla trombosi emorroidaria che si caratterizza per il dolore intenso e che,se non drenate spontaneamente, possono essere incise o escisse per alleviare lasintomatologia dolorosa.Una sintomatologia dolorosa estremamente pronunciata caratterizza anche le ragadianali, fissurazioni longitudinali nell'epitelio squamoso del canale anale chericonoscono molteplici fattori patogenetici. Una caratteristica dei pazienti con ragadeanale è quella di presentare un ipertono dello sfintere anale che è prodotto dallapresenza della lesione ma che al tempo stesso determina un'ischemia che impedisce lacicatrizzazione della ragade stessa. La stipsi che si associa spesso alla presenza delleragadi è con ogni probabilità legata sia a tale ipertono che ad un meccanismoantalgico del paziente che tende ad associare il momento della defecazioneall'accentuazione del dolore. La terapia conservativa della ragade ha un duplicescopo: ridurre l'ipertono sfinteriale attraverso l'uso di dilatatori anali e regolarizzarel'alvo mediante l'impiego di lassativi in grado di ammorbidire le feci e rendere cosìmeno dolorosa l'evacuazione. In alcuni casi rimane tuttavia indicato l'interventochirurgico, che va dalla semplice divulsione anale in anestesia generale all'escissionedella ragade con sfinterotomia posteriore o laterale.Gli ascessi e le fistole anorettali sono dovuti ad una sepsi che si sviluppa nei tessutiperianali e/o perirettali e che è sostenuta da germi intestinali i quali raggiungono talesede attraverso la mucosa di una cripta anale. La formazione di una raccolta purulentadà luogo ad un ascesso perianale caratterizzato da dolore locale e arrossamento dellacute che a volte può drenarsi spontaneamente sia all'interno del canale anale siaall'esterno attraverso un apertura sulla cute perianale. In tale caso il tramite deldrenaggio costituisce una fistola perianale.Se il trattamento dell'ascesso consiste unicamente nell'incisione e nel drenaggio dellaraccolta, più complesso è l'approccio nei confronti delle fistole che richiedono lamessa a piatto del tramite fistoloso con eventuale sezione sfinterale parziale.Un cenno particolare nell'ambito delle malattie dell'ano (e del perineo in senso piùampio) merita l'incontinenza ano-rettale. Questa condizione clinica può essere dovutaad anomalie congenite anorettali, traumi perineali, prolasso del retto, incontinenzaneurogenica da lesione alta o bassa ma può anche rappresentare una complicanzadegli interventi chirurgici eseguiti in tale sede (emorroidectomie, fistulectomie, ampiesezioni sfinteriali).In questi casi è necessario innanzitutto un accurato inquadramento diagnostico perriconoscere la causa dell'incontinenza attraverso metodiche specialistiche quali ladefecografia, la manometria anorettale e l'elettromiografia che possono permetterel'impostazione di un intervento chirurgico mirato o alla riparazione di lesionisfinteriche o alla ricostruzione dell'angolo ano-rettale o, nei casi di danni sfintericinon riparabili, nell'esecuzione di tecniche alternative quali la trasposizione delmuscolo gracile che permette di ricostruire l'apparato sfinterico utilizzando unmuscolo adduttore della coscia. Estremamente importante in questo ambito è l'uso ditecniche di bio-feedback che si avvalgono di metodiche strumentali quali il

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