IL PAZIENTE E LA MODULISTICA INCOLONPROCTOLOGIASILVIA FUSETTIAFD - AIOSS - <strong>Roma</strong>La colonproctologia è una branca che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nellamedicina italiana; pertanto le strutture che se ne occupano hanno il dovere diadeguarsi agli sviluppi tecnologici, mediante materiali, modulistiche e sopratuttopersonale addestrato ed aggiornato nella specifica materia.In questo ambito sono compresi gli stomizzati e le persone con diversi gradi diincontinenza, sia urinaria che fecale: di questo intendo parlare e soffermarmi adescrivere l'importanza dell'utilizzo di moduli, differenziati per ogni prestazioneerogata, al fine di ottenere un intervento assistenziale congruo e mirato ed una validae precoce riabilitazione.Mi occupo da sei anni di pazienti portatori di derivazioni digestive od urinarie esterneed ogni giorno di più mi appassiona aggiornarmi e ricercare strade nuove perdiffondere la problematica, diventare più esperta nel campo, per offrire al singoloutente un'accettazione della propria situazione ed un livello qualitativo di vitaaccettabile.Mi rendo conto che ancora molto c'è da fare in loro favore ed è necessario il contributodi tutti i professionisti che abbiano una sensibilità umana ed una propensionenaturale all'esecuzione di tecniche e metodiche, intime e coinvolgenti le sfere fisica epsico sociale.Ho prima accennato all'importanza dell'utilizzo di una modulistica all'avanguardia epredisposta con precisione, chiarezza di termini e schematizzazione dei contenuti etempi di esecuzione, per eventuali indagini.Essa ha il compito di codificare le prestazioni, erogate dalle diverse figure sanitarie,per qualità e quantità, magari comprensive di codici di riferimento, di fornire le fondamentaliinformazioni ad operatori, familiari ed utenti, linee-guida, direttiveterapeutiche da parte del chirurgo responsabile del servizio, notizie amministrative eburocraticoprevidenziali, ugualmente utili all'utente ed ai suoi cari, cheaccompagnano il paziente, passo dopo passo, nel delicato cammino successivo alladimissione e/o qualora sia da eseguire una cura, al di fuori del regime di ricoveroospedaliero.L'ambulatorio colonproctologico annesso alla sezione chirurgica, nella quale presto ilmio servizio, si occupa di tutti gli aspetti della branca in questione: dalle medicazionienterostomali e chirurgiche generali, alle visite specialistiche, dalle riabilitazioni delleincontinenze urinario-fecali (F.K.T.-Biofeedback-Elettrostimolazione-Manometria) al
trattamento delle complicanze stomali, dalla semplice igiene stomale all'interostoma-care.I1 primo modulo che viene riempito durante la visita al centro colonproctologico èsicuramente la cartella clinica specialistica, comprensiva di molti dati che vengono inun secondo tempo computerizzati, per non togliere spontaneità al colloquio con ilpaziente: presto inizieremo ad utilizzare una cartella infermieristica computerizzata,ma con molti riferimenti determinanti per il chirurgo; essa è stata elaborata e poisperimentata da colleghi stomaterapisti, a livello nazionale, all'internodell'A.I.O.S.S.,Associazione Nazionale di Stomaterapia, che mi vede felicementeinserita nel suo organigramma, in qualità di Consigliere Nazionale.Tale cartella "CRIS" accelererà i tempi da dedicare a pratiche manuali, di tipoamministrativo, per privilegiare il contatto tra operatore e fruitore di cure.I1 riuscire a stabilire un rapporto empatico è essenziale e certamente determinal'evoluzione successiva: l'angoscia del vissuto stomale ed il disorientamento neiconfronti delle leggi in vigore, collocano il cliente, al di fuori dell'ombrello protettivocostituito dalla struttura ospedaliera, pubblica o privata e dallo stato sociale.I1 successivo modulo da fornire al paziente, magari dopo aver effettuato la visita ocomunque la prestazione professionale, è quello dietologico, con i vari consiglirelativi agli alimenti da preferire od evitare, motivando ogni passaggio, a secondadella patologia, dei gusti del singolo, comprensivo di suggerimenti sulla metodica dicottura e preparazione rapida e facilitata dei cibi contemplati nell'elenco.Anche le prenotazioni a visite successive o per il follow-up sono estremamenteimportanti, al fine di prevenire ricadute o recidive, nonché per valutare gli aspettiprettamente clinici dell'assistito.Esse vanno ben chiarite, sia al paziente che ai familiari più vicini, ove necessario,rammentando loro le date e le modalità di preparazione per alcune indagini piùcomplesse.L'ideale sarebbe la consegna di un unico modulo, contenente tutti gli aspetti che, viavia, sto cercando di estrapolare dalla mia pratica quotidiana...ma le strutture di basesono poco supportate dagli enti preposti, con la conseguenza di possedere scarsimezzi e materiali.Comunque, se l'equipe interdisciplinare lavora in pieno accordo ed autonomiadecisionale, avulsa da prevaricazioni o sovrapposizione di ruolo, si può riuscire adoffrire un valido aiuto all'assistito.Va a tal fine stabilito un equilibrio di azioni e prestazioni, tra chirurgo specialista edinfermiere specializzato.Ricordiamo che noi, infermieri professionali, e tutto il personale, che lavora in camposanitario, abbiamo responsabilità enormi da gestire ed assumerci, tutte nelle nostremani e nel comportamento, verbale e non, messo in atto nell'attività.La colonproctologia necessita di operatori motivati, con serenità interiore e voglia diaiutare il prossimo, forse maggiormente di altri settori. E qui non mi riferisco avocazione o a missione, come si usava ripetere negli anni passati,ma alla sincerità,all'etica personale e professionale, all'onestà. Questi devono essere i cardini, gli assiportanti dell'infermiere, del medico, di noi tutti.
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