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Endoscopia digestiva e Colonproctologia - IPASVI - Roma

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come tali che elaborate. Queste ultime possono essere richiamate da registrazioniprecedenti o da momenti precedenti dello stesso esame.Le funzioni di elaborazione dell'immagine (Tab. 2) comprendono 1'ingrandimento, ilmiglioramento del contrasto, la visualizzazione dell'immagine in negativo,I'eliminazione delle differenze di luminosità, I'attribuzione di pseudocolori,I'utilizzazione di filtri. Tutte queste funzioni consentono una migliore definizionedelle caratteristiche strutturali dell'immagine con facilitazione dell'interpretazioneclinica delle stesse. Il sistema consente, inoltre, una serie di funzioni analitiche (Tab.3). È possibile misurare esattamente distanze, perimetri ed aree in mm e mm2; questafunzione tiene in considerazione le caratteristiche fisiche del videoendoscopioutilizzato e richiede la determinazione della distanza tra la punta dello strumento e lastruttura da misurare, rilevabile con una apposita sonda inseribile nel canale biopticodello strumento.L'analisi del colore trova il proprio fondamento concettuale nelle differenze diintensità dei colori rosso, verde e blu calcolate per ogni singolo pixel della immagine;con questa funzione è possibile determinare per linea o per aree le caratteristichespettroscopiche dell'immagine. L'uso comparativo di questo tipo di analisi puòdifferenziare quantitativamente aree dell'immagine corrispondenti a differenticondizioni morfologiche ed istopatologiche (ad esempio la differenziazione di lesionibenigne e maligne). Funzioni di livello superiore consentono di utilizzare parametriprememorizzati per analizzare le immagini videoendoscopiche. Mediante lasupervisione dello sperimentatore vengono create delle categorie, definite daparametri quantitativi spettroscopici corrispondenti a differenti condizionimorfologiche ed istologiche. Ad ogni categoria viene arbitrariamente assegnato uncolore. L'analisi e la conseguente ricolorazione di un'immagine endoscopica in base acategorie prememorizzate rappresenta la possibilità di interpretazione endoscopicaeffettuata dal computer la cui accuratezza è tuttora oggetto di studi in corso. Ilpresupposto fondamentale ed elemento condizionante la diffusione di questo sistemaè la necessità di ottenere immagini videoendoscopiche di elevata risoluzione edassoluta fedeltà nella riproduzione dei colori.BIBLIOGRAFIA- Commissione Informatica SIED. Scelta e valutazione dei programmi perl'endoscopia. Giorn Ital End Dig 1993; 16 (suppl. 3): 6-lO.- Buffoli F. I programmi personalizzati: programmi singoli o a diffusione limitatapresenti in Italia. Giorn Ital End Dig 1993; 16 (suppl. 3): 15-17.- Buffoli F, Fratton A. Dati conclusivi dell'inchiesta nazionale sull'informatizzazionedei centri di endoscopia <strong>digestiva</strong> promossa dalla commissione informatica dellaS.I.E.D. Giorn Ital End Dig 1994; 17 (suppl. 3): 19-23.- Pistoia MA, Guadagni S, Lombardi L, Pistoia F, Catarci M, Saltarelli P,Ciccocioppo R. Elaborazione ed analisi di immagini videoendoscopiche. VideoRivista Italiana di Medicina e Chirurgia 1989; 2(3): 10-12.

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