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Endoscopia digestiva e Colonproctologia - IPASVI - Roma

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I1 vissuto stomale ha inizialmente per risultato un'angoscia dovuta alla modificadell'attività escretoria, in rapporto alla soppressione degli sfinteri e per lamodificazione dello schema corporeo ormai acquisito dall'età infantile, con i priminaturali apprendimenti, legati alla maturazione e crescita di ognuno di noi.Inoltre la stomia sovente determina anche cambiamenti regressivi della sfera sociale,interpersonale, ludica ed hobbistica; per non parlare di quella sessuale, che solo afatica si riesce ad estrapolare dall'intimo dell'utente così penalizzato dalconfezionamento della stomia.Da quanto detto finora, appare evidente l'importanza dell'informazione e colloquiopre-operatorio e della corretta allocazione della stomia stessa, al fine di prevenire odevitare complicanze successive e per favorire una facile e precoce acquisizione dellecapacità di autogestione della stomia, da parte del paziente.Ricordo che un corretto posizionamento per sede va deciso e disegnato primadell'intervento, facendo accomodare il nostro operando, sia supino, che seduto ed inpiedi.La valutazione dovrà tener conto della distanza tra la linea alba e l'arcata costale, laspina iliaca ed il pube; inoltre considerare i margini dei muscoli retti, la presenza dipregresse cicatrici o pieghe cutanee, il tipo di consistenza del tessuto sottocutaneo, inrapporto ad una obesità od eccessiva magrezza.Molte volte ci troviamo a dover seguire persone con stomie mal posizionate o malconfezionati, con sommatorie di disagi e depressioni davvero gravi.Lo stoma-care è doveroso specialmente all'inizio del cammino riabilitativo, quando lapersona, ancora in convalescenza ed in ripresa dall'operazione subita, non sia ancoraautosufficiente, benchè si debbano repentinamente evitare pietismi e stimolare ogniassistito a reagire e rendersi autonomi nella gestione e nella familiarizzazione con lanuova situazione fisica.Lo Stomaterapista dovrà provvedere alla sostituzione della protesi, con garbo espiegando tranquillamente ogni manovra, effettuando l'igiene accurata dellastomia...senza mai usare etere o benzina, come ancora ci capita di vedere,alle sogliedel 2000...e della delicata cure peristomale.In un primo tempo dovremmo preferire materiali protesici trasparenti, che permettonoil controllo della stomia, senza un frequente distacco della placca.Molte complicanze immediate sono purtroppo da addebitare al personale infermieristicoche non esegue tali metodiche nel modo più confacente alla specificasituazione. In particolare la dermatite, molto frequente ed in parecchi casievitabile,mediante un utilizzo congruo di mezzi e materiali, oggi all'avanguardia efacilmente reperibili dovunque.Possiamo anche ricordare l'ernia peristomale ed il prolasso, anch'esse diffuse, in unafase più tardiva.A questo riguardo, l'infermiere potrà solo rimproverarsi e sentirsi in colpa, qualoranon abbia consigliato la pancera contenitiva post-operatoria, naturalmente senza ilmalaugurabile foro pretagliato attorno allo stoma e foriero invece di taliproblematiche.

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