LA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME ENDOSCOPICOLe moderne apparecchiature consentono oggi esami molto più rapidi e tollerati ed ècompito dell'I.P. rassicurare il paziente che giunge in ambulatorio, il più delle voltedisinformato, cercando di creare un'atmosfera di serenità e al tempo stesso diefficienza. Il paziente che si sottopone ad esame endoscopico necessita,sostanzialmente di tre tipi di preparazione: a) PSICOLOGICA (importantissima alpari delle altre); b) DIETETICO/ALIMENTARE; c) FARMACOLOGICA (eventualeo, per alcune metodiche, standard). Entrando ora nei dettagli, diversificheremo lemodalità in questo senso:1. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE AMBULATORIALE:2. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIZZATO:3. PREPARAZIONE ALLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE:4. PREPARAZIONE ALLE PROCEDURE TERAPEUTICHE.PREPARAZIONE DEL PAZIENTE AMBULATORIALE ALLE PROCEDUREDIAGNOSTICHENel nostro servizio, a pazienti afferenti in regime ambulatoriale, eseguiamoesclusivamente procedure di tipo diagnostico, essendo quelle terapeutiche riservate apazienti ospedalizzati; quindi gli esami che effettuiamo sono: la COLONSCOPIA e laESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA. È da premettere che la sala di attesa di unambulatorio di e.d., per taluni pazienti rappresenta un luogo di «oscuri presagi». Ognipersona può essere facile preda di «pensieri inquietanti». Infatti, un aspetto comune atutti i pazienti e per tutte le procedure è lo stato psicologico. Sin dal momento cheviene prescritto l'esame, la sua psiche viene letteralmente «aggredita» dai più svariatipensieri che turbano profondamente e fanno stare in ansia fino al giornodell'esecuzione dello stesso. Possiamo quindi affermare, senza ombra di dubbio, chel'indagine endoscopica, oltre che importante momento diagnostico e terapeutico, perchi la subisce, rappresenta un momento psicologico di grande intensità emotiva. Neconsegue la necessità di una costante ed attenta informazione sulle modalitàdell'esame che il paziente deve eseguire e sul tipo di collaborazione che gli verràchiesta. A nostro avviso, molte paure nascono proprio dalle idee sbagliate o confuse evaghe che i pazienti hanno dell'e.d. L'approccio psicologico deve sempre precederequalunque tipo di medicazione farmacologica e non investe solo il medicoendoscopista, bensì tutti gli operatori compreso il medico di base che, generalmente,stabilisce il primo contatto. Vediamone alcuni dei succitati «pensieri inquietanti»:principalmente il paziente ha paura del dolore fisico; per chi è portatore di protesidentaria c'è la preoccupazione che dovendo toglierla davanti ad altri, operatoricompresi, susciti l'ilarità generale; la fobia del poter contrarre infezioni se la sondaendoscopica non è ben disinfettata; altri pensano di soffocare non appena verràintrodotto l'endoscopio in gola; il fatto di non poter trattenere l'aria (magari dopo
averlo saputo dal paziente precedente) può imbarazzare, come pure (durante lacolonscopia) la fuoriuscita dell'aria stessa (possibile) e/o delle feci. Per ultimo leansie vengono amplificate dall'attesa. A riguardo, nel nostro servizio, cerchiamo, nellimite del possibile, di diversificare l'orario. Nei pazienti pediatrici che, per lamaggior parte dei casi, vengono sottoposti all'esame per procedere alla rimozione dicorpi estranei (bottoni, monete, ecc.), la paura può assumere toni drammatici. Non vadimenticato che alcuni pazienti, pochissimi, dopo l'esame, vanno in preda a vera epropria crisi isterica. L'I.P. deve essere in grado di dare risposte adeguate ad ogni tipodi problema che, come già accennato, nasce per lo più dalla disinformazione. Aquesto proposito, nel nostro servizio, abbiamo elaborato una scheda informativa che ènata proprio dalle domande poste dai pazienti allo scopo di eliminare quelladisinformazione a cui abbiamo fatto precedentemente riferimento. Essa (sia per leEGDS che per le CS) viene consegnata direttamente ai pazienti dal servizio diaccettazione ospedaliera (non abbiamo a disposizione un servizio di segreteriaaggregato) direttamente all'atto della prenotazione all'esame ed insieme alla scheda dipreparazione.Preparazione all'EGDSVedi scheda n. 1: PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'EGDSInformazioni per EGDSVedi scheda n. 2: SCHEDA INFORMATIVA PER EGDSVedi scheda n. 3: Preparazione alla CSVa premesso che i diversi mezzi per ottenere la pulizia del colon si possonoschematicamente ricondurre a 3 gruppi fondamentali:— LE MISURE DIETETICO/ALIMENTARI— I PURGANTI— I CLISMI DI PULIZIAVedi scheda n. 4: SCHEDA INFORMATIVA PER CSIl purgante utilizzato per la preparazione fa parte delle soluzioni elettrolitiche dilavaggio con aggiunta di PEG (Polietilenglicole) che, per le sue caratteristichecliniche ed osmotiche è in grado di realizzare un'ottima detersione del colon, senzarischio di squilibri elettrolitici. Va precisato, per completezza di informazione che,per colonscopia si intende l'esplorazione completa del colon fino al cieco; ogniporzione di colon esplorata, al termine della procedura, possiede una propriaterminologia: RETTOSCOPIA se ci si limita fino al retto,RETTOSIGMOIDOSCOPIA se relativa a tutto il retto ed il sigma, COLONSCOPIASN se si raggiunge l'angolo colico di sn o flessura splenica.
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complicanze contenuta, ottenendo l'
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impostare la terapia più corretta.
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2. Buess G.: Endoscopia: Centro Sci
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o troppo parcellizzata;o posta fuor
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Questa evenienza tuttavia viene ris
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trattamento delle complicanze stoma
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* capacità estetiche, della person
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non sia direttamente visibile dall'
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Nel blocco operatorio è fondamenta
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LE STOMIE: PROBLEMATICHE - PROGRESS
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LA RICERCA IN COLONPROCTOLOGIA: RUO
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somministrarlo al campione, codific