aveva arso l'anima e i sentimenti <strong>di</strong> sua sorella e anche isuoi, perché, non avendogli Ruggero detto nulla, egli sicredeva sempre causa dell'avvenuto, ed era sicuro che, frale nebbie gelide <strong>di</strong> Londra, non si sarebbe tanto riscaldatoper mantenere la sua parola. Non sappiamo ciò cheavvenne <strong>di</strong> lui: probabilmente le famose nebbie l'avrannocalmato e fatto obliare...Ruggero rimase qualche tempo nella villetta, nel cuigiar<strong>di</strong>no fece costrurre una tomba ricca e artistica perEllen, perché, come suicida, non avendo dritto <strong>di</strong> sepolturain luogo sacro, il conte aveva ottenuto facilmente ilpermesso <strong>di</strong> seppellirla là. Acquistò la villa; ma non gli fupossibile per allora <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>care Ellen, secondo il suogiuramento. La sua idea era il duello; ma per quantofacesse non solo non riuscì <strong>di</strong> battersi con Maurizio, manon lo vide mai neanche una volta, per tutto il tempo cherestò in Basilicata.L'autunno intanto si avanzava; la campagna <strong>di</strong>ventavadeserta; e la vecchia contessa <strong>di</strong> Farnoli, saputo il suici<strong>di</strong>o<strong>di</strong> Ellen, aveva scritto a Ruggero lunghe letterecommoventi, confortandolo, perdonandolo, richiamandolopresso <strong>di</strong> sé.Ruggero, buonissimo giovine in fondo, si commosse esperò sulle parole <strong>di</strong> sua madre, ma nel lasciare Anglona, sipromise <strong>di</strong> tornare in inverno a Napoli, ove, incontratoappena Maurizio, avrebbe sciolto il suo giuramento <strong>di</strong>vendetta.Arrivato a Roma corse da sua madre. Oramai lacontessa era tanto vecchia e debole che aveva dovutopigliarsi una signorina per lettrice. Era una signorina assaibella, mesta, istruitissima, aristocratica e seducente...100
Sin dal primo vederla Ruggero non ostante il suoimmenso dolore, provò una profonda per quantoindefinibile impressione... Quella signorina si facevachiamare <strong>Stella</strong> Franchetti, ma il suo vero nome era <strong>Stella</strong>d'Oriente.V.Partita da Anglona <strong>Stella</strong> si chiedeva dove sarebbeandata, che avrebbe fatto. – A Napoli? No, no, no!... – E sidomandava con spavento se non operava sotto un influsso<strong>di</strong> sonnambulismo, perché ciò che le avveniva parevaun'avventura da romanzo e da romanzo francese, perchéinfine era una cosa <strong>di</strong>sgustosissima, anormale, la fuga cheeseguiva, essa, fanciulla, beneducata, quasi figlia <strong>di</strong>famiglia. Che importava la sua infanzia romanzesca,selvaggia, trascorsa fra la libertà dei campi e del fiume, e lasua fuga da collegio? Quei tempi erano assai lontani, el'educazione aristocratica ricevuta ne aveva cancellatopersino la memoria.<strong>Stella</strong> si ricordava solo <strong>di</strong> sua madre, degli straniavvertimenti ultimamente ricevuti da lei circa il suo voto,cosa che aveva, partecipato anche a Maurizio, e un lungofremito gelido invadeva l'anima sua nel pensare altremendo dramma che sarebbe accaduto qualora fosse<strong>di</strong>ventata moglie <strong>di</strong> Maurizio prima <strong>di</strong> compiere il ventunanno e <strong>di</strong> conoscere il segreto racchiuso nel medaglione... –E cercò il medaglione nel suo seno, ma non lo trovò:impallidì mortalmente e frugò febbrilmente nella valigia,da per tutto... Inutilmente! Il medaglione era scomparso.101
- Page 2 and 3:
INFORMAZIONIQuesto testo è stato s
- Page 4 and 5:
PROLOGOI.Non ostante i suoi quarant
- Page 6 and 7:
popolana di Porta Capuana, bruna, b
- Page 8 and 9:
esclamando: - Oh, questa mattina Ma
- Page 10 and 11:
vecchio portafogli una carta ripieg
- Page 12 and 13:
E tutto di repente, in un colpo, co
- Page 14 and 15:
accia eburnee e la baciò sulle got
- Page 16 and 17:
piccola sconosciuta, dimentico quas
- Page 18 and 19:
PARTE PRIMAI.Passarono otto anni du
- Page 20 and 21:
sentivo morire. Allora fuggii e rit
- Page 22 and 23:
un giorno amerò, con l'amore immen
- Page 24 and 25:
nascondeva nel più profondo del cu
- Page 26 and 27:
finestra e salì silenziosamente su
- Page 28 and 29:
dell'anima di Stella, ricomparsa ne
- Page 30 and 31:
avrebbe provato davvero un immenso
- Page 32 and 33:
tappeto orientale. E dappertutto ta
- Page 34 and 35:
La luce della lampada impallidiva s
- Page 36 and 37:
sinceramente, e di quale ardente pa
- Page 38 and 39:
- Ridermi di te? Io?! Ma ti ridi tu
- Page 40 and 41:
perché sicura di non amar mai i no
- Page 42 and 43:
Eppure t'assicuro che senza l'inspi
- Page 44 and 45:
attorno con uno strano sorriso. For
- Page 46 and 47:
luccichio della rugiada. Stella, so
- Page 48 and 49:
Marco, non ostante la sua cecità e
- Page 50 and 51: non era stato uno specchio di virt
- Page 52 and 53: avrebbero visto il suo viso cangiar
- Page 54 and 55: Appoggiato ad un muro rimpetto alla
- Page 56 and 57: strana ricerca durasse quasi mezz'o
- Page 58 and 59: La prese e guardandone l'indirizzo,
- Page 60 and 61: finestra. Nessuno poteva vederla n
- Page 62 and 63: terra e un sorriso indefinito, stra
- Page 64 and 65: suicidio. Ma vide gente: i suoi con
- Page 66 and 67: cominciò a piangere da quella nott
- Page 68 and 69: XIV.Dopo quasi un quarto d'ora Stel
- Page 70 and 71: - Sarà così! Ma quanta luce c'è
- Page 72 and 73: Quando uscì, alla luce pallida e p
- Page 74 and 75: lagrima?... Perché in quest'ora tr
- Page 76 and 77: tipica delle figlie della borghesia
- Page 78 and 79: tardi, miss.- Ciò non importerebbe
- Page 80 and 81: - Un consiglio a me? - rispose il g
- Page 82 and 83: importa a me tutto ciò?... Che mi
- Page 84 and 85: quel fantasma bello, palpitante d'a
- Page 86 and 87: amaramente col solito sorrise nervo
- Page 88 and 89: ma è ancora un'altra storia quella
- Page 90 and 91: leggero brivido, s'inchinò con iro
- Page 92 and 93: forza...Un quarto d'ora dopo rientr
- Page 94 and 95: ceri che Mary aveva disposto e acce
- Page 96 and 97: pensavi che uccidendoti, uccidevi a
- Page 98 and 99: cui il suicidio è un tremendo deli
- Page 102 and 103: Dove lo aveva perduto? Si ricordò
- Page 104 and 105: perché a furia di tempo non diment
- Page 106 and 107: padrona, ma se vorrà io la amerò
- Page 108 and 109: entrata nel palazzo di Farnoli per
- Page 110 and 111: chiama Stella Franchetti. Suo padre
- Page 112 and 113: Donna Morella ci pensava: anzi avev
- Page 114 and 115: - Farai benissimo... per te! - risp
- Page 116 and 117: qui da due mesi, conosciuta da tutt
- Page 118 and 119: il sentiero, dopo il colloquio con
- Page 120 and 121: domandò con voce sonnolenta:- Eh,
- Page 122 and 123: tutto l'affetto che nutriva per la
- Page 124 and 125: saperlo: l'essenziale consisteva ne
- Page 126 and 127: Nello stesso istante Ninnia, la vec
- Page 128 and 129: tramonto... Sulle prime la marchesa
- Page 130 and 131: - No, perché?- Ma... perché ieri
- Page 132 and 133: - In tal caso tutto il torto stareb
- Page 134 and 135: andassi da lei e le svelassi ogni c
- Page 136 and 137: era grasso, grosso e sano. Dopo poc
- Page 138 and 139: indorature della sua ricca culla do
- Page 140 and 141: sempre quando non era vista, ma a s
- Page 142 and 143: - Maurizio? - chiamò don Francesco
- Page 144 and 145: seduta più in basso; su uno sgabel
- Page 146 and 147: siete proprio bizzarra, mammà, voi
- Page 148 and 149: che dopo la vendetta si sarebbe ucc
- Page 150 and 151:
soavi ricordi!Un sorriso forzato, u
- Page 152 and 153:
minutamente della vita e abitudini
- Page 154 and 155:
né una sua figlia. Poi proseguì a
- Page 156 and 157:
pare possa esprimermi meglio io ste
- Page 158 and 159:
non vederla ancora e chiede se per
- Page 160 and 161:
XVI....Silenzio profondo. Sul cielo
- Page 162 and 163:
di Stella la cui visita all'amica d
- Page 164 and 165:
crederai! Mi son sognata che Stella
- Page 166 and 167:
avvertendo Maurizio di far vegliare
- Page 168 and 169:
nulla, almeno tanto chiaro da lasci
- Page 170 and 171:
Filanderi...- Grazie, grazie ancora
- Page 172 and 173:
senza volerlo, rapito la prima fida
- Page 174 and 175:
fosse ben ristabilito, avendo lei o
- Page 176 and 177:
Ruggero: vide come realmente stavan
- Page 178:
vostra!- No! Tanto Stella non mi am