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"Stella d'Oriente" di Grazia Deledda - Altervista

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era giunta a <strong>di</strong>rle che, giacché Ruggero voleva ammogliarsidemocraticamente avrebbe preferito lei su tutte le altre.<strong>Stella</strong> ringraziò sorridendo la contessa: in realtà erafortunata:Fortunata, così per <strong>di</strong>re, perché non ostantel'adempimento completo dei suoi progetti, ella si sentivatriste, infinitamente triste, e l'oblio che sperava dal tempo edalla lontananza, non arrivava più. Maurizio regnavasempre nel suo pensiero e nel suo cuore: tutti i suoi ricor<strong>di</strong>si fissavano su <strong>di</strong> lui, e quando si trovava sola cadeva inuna cupa <strong>di</strong>sperazione perché sentiva <strong>di</strong> amarlo sempre,come se gli fosse vicina e ignorasse ancora l'abisso che la<strong>di</strong>videva da lui... suo fratello!Quel pensiero era una tremenda tortura per lei, e per<strong>di</strong>scacciarlo cercava sempre la compagnia <strong>di</strong> donnaMorella, e, passeggiando insieme, cercava per le vie <strong>di</strong>Roma un viso la cui memoria mandasse via dal suo cuorequella del viso <strong>di</strong> Maurizio... Inutile <strong>di</strong>rlo: <strong>Stella</strong> non lotrovava mai, benché tutti ammirassero il suo.Erano così passati quin<strong>di</strong>ci giorni. Nessuna notizia deid'Oriente arrivava a <strong>Stella</strong>; ma mentr'essa provava unaspecie <strong>di</strong> consolazione nel sapersi non scoperta, sentivainstintivamente un ardente desiderio <strong>di</strong> saper ciò cheaccadeva da loro. Qual triste dramma conturbava l'animasua!......Un giovedì dunque il vecchio duca <strong>di</strong> M*** guardòcon stupore la contessa, domandandosi se non fosseringiovanita, e stava per chiederglielo, quando,avvicinandosi al gruppo <strong>di</strong> vecchie signore che lacircondavano, la sentì parlare così:– Sì, è bella, ma sopratutto buona! È napoletana: si109

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