entrata nel palazzo <strong>di</strong> Farnoli per cominciar il suo servizio,vi si era messa con rassegnazione, decisa a tutto.Donna Morella, <strong>di</strong> carattere molto mobile, come tutti ivecchi, tanto più che anche lei aveva la sua buona parte <strong>di</strong>infelicità, a ore trattava <strong>Stella</strong> qual figlia con grande affetto,confidandole i suoi pensieri, i suoi <strong>di</strong>spiaceri, la storia delmatrimonio <strong>di</strong> Ruggero, chiedendole pareri e dandogliene,a ore le faceva lungamente leggere libri inglesi e francesi(donna Morella o<strong>di</strong>ava la letteratura italiana, parlava quasisempre francese perché sua madre era francese, e forse perciò aveva voluto che la sua signorina sapesse bene quellalingua) libri spesso noiosi, specialmente gli inglesi, in unaterribile maniera; a ore si mostrava del più buon umorepossibile; a ore si rinchiudeva nel suo appartamento senzavoler vedere nessuno, mostrandosi nervosa al punto <strong>di</strong> daredel Lei a <strong>Stella</strong>!Ma <strong>Stella</strong> compativa tutto, taceva, lavorava, facevarior<strong>di</strong>nare e rinnovare tutto; la faceva infine da padrona <strong>di</strong>casa, da cameriera e da maggiordoma, perché, cominciandoa conoscere i gusti della vecchia signora, or<strong>di</strong>nava persinoil menu e suggeriva come vestire la contessa nel modo piùadatto alla sua età, se pure non giungeva ad abbigliarla essastessa.Si sentiva abbastanza ricompensata quando donnaMorella, mostrandosi contenta <strong>di</strong> lei, la chiamava figliamia, e la ringraziava delle cure che pigliavasi <strong>di</strong> lei e dellasua casa.Non invitando quasi mai nessuno a pranzo, donnaMorella voleva che <strong>Stella</strong> pranzasse sempre in suacompagnia: le aveva dato una bella cameriera, un interoappartamento, e un giorno, in un momento <strong>di</strong> espansione,108
era giunta a <strong>di</strong>rle che, giacché Ruggero voleva ammogliarsidemocraticamente avrebbe preferito lei su tutte le altre.<strong>Stella</strong> ringraziò sorridendo la contessa: in realtà erafortunata:Fortunata, così per <strong>di</strong>re, perché non ostantel'adempimento completo dei suoi progetti, ella si sentivatriste, infinitamente triste, e l'oblio che sperava dal tempo edalla lontananza, non arrivava più. Maurizio regnavasempre nel suo pensiero e nel suo cuore: tutti i suoi ricor<strong>di</strong>si fissavano su <strong>di</strong> lui, e quando si trovava sola cadeva inuna cupa <strong>di</strong>sperazione perché sentiva <strong>di</strong> amarlo sempre,come se gli fosse vicina e ignorasse ancora l'abisso che la<strong>di</strong>videva da lui... suo fratello!Quel pensiero era una tremenda tortura per lei, e per<strong>di</strong>scacciarlo cercava sempre la compagnia <strong>di</strong> donnaMorella, e, passeggiando insieme, cercava per le vie <strong>di</strong>Roma un viso la cui memoria mandasse via dal suo cuorequella del viso <strong>di</strong> Maurizio... Inutile <strong>di</strong>rlo: <strong>Stella</strong> non lotrovava mai, benché tutti ammirassero il suo.Erano così passati quin<strong>di</strong>ci giorni. Nessuna notizia deid'Oriente arrivava a <strong>Stella</strong>; ma mentr'essa provava unaspecie <strong>di</strong> consolazione nel sapersi non scoperta, sentivainstintivamente un ardente desiderio <strong>di</strong> saper ciò cheaccadeva da loro. Qual triste dramma conturbava l'animasua!......Un giovedì dunque il vecchio duca <strong>di</strong> M*** guardòcon stupore la contessa, domandandosi se non fosseringiovanita, e stava per chiederglielo, quando,avvicinandosi al gruppo <strong>di</strong> vecchie signore che lacircondavano, la sentì parlare così:– Sì, è bella, ma sopratutto buona! È napoletana: si109
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accia eburnee e la baciò sulle got
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piccola sconosciuta, dimentico quas
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un giorno amerò, con l'amore immen
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finestra e salì silenziosamente su
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sinceramente, e di quale ardente pa
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perché sicura di non amar mai i no
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Eppure t'assicuro che senza l'inspi
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Marco, non ostante la sua cecità e
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non era stato uno specchio di virt
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avrebbero visto il suo viso cangiar
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Appoggiato ad un muro rimpetto alla
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XVI....Silenzio profondo. Sul cielo
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crederai! Mi son sognata che Stella
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avvertendo Maurizio di far vegliare
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nulla, almeno tanto chiaro da lasci
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Filanderi...- Grazie, grazie ancora
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senza volerlo, rapito la prima fida
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fosse ben ristabilito, avendo lei o
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Ruggero: vide come realmente stavan
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vostra!- No! Tanto Stella non mi am