tipica delle figlie della borghesia inglese, vispa e spiritosacome una parigina, elegantissima nel suo piccolo lusso, sifaceva conoscere e stimare da tutti.Da due mesi, fattasi amica <strong>di</strong> <strong>Stella</strong>, frequentavaanche un po' troppo la Mambrilla, ove del resto venivaaccolta con piacere. Spesso <strong>Stella</strong>, l'accompagnava nellesue escursioni e allora ci si univa anche Maurizio, e <strong>Stella</strong>col suo occhio geloso d'innamorata, aveva osservato chemiss Ellen, da un mese circa, conservava un assai stranocontegno in faccia al giovine...– Mio Dio, – pensava <strong>Stella</strong>, – è così belloMaurizio!...Poi si era rassicurata sapendo Ellen fidanzata con ungiovine romano, ricco e nobile. Ma parlandogliene, eraricaduta ancora nei suoi dubbi gelosi, perché la fanciulla, leaveva confidato <strong>di</strong> non amar punto il suo fidanzato – fattoleaccettare per forza perché ricchissimo, ma che sperava <strong>di</strong>non sposarlo giammai, perché ella voleva vivere felice, eche si vive felice solo con l'amore... – Ah, – le aveva detto<strong>Stella</strong>, – allora voi, miss, vi trovate in una posizioneimbarazzante! Dovevate rifiutare subito. Come farete? –Miss Ellen non rispose, ma una sera che si trovavano solein un terrazzo <strong>di</strong> Mambrilla, fra la luce rosea, <strong>di</strong> unmagnifico tramonto, scivolando <strong>di</strong> confidenza inconfidenza, lasciò capire a <strong>Stella</strong> che essa amavapazzamente un giovine, che sperava <strong>di</strong> esserne riamata, eche le riuscirebbe facile sbarazzarsi del primo fidanzatoperché quel giovine era molto più ricco e nobile <strong>di</strong> lui...<strong>Stella</strong> – che per conto suo aveva per massima <strong>di</strong> nonconfidare mai i suoi segreti a nessuno – cercòdelicatamente <strong>di</strong> scoprire se i suoi dubbi fossero fondati,76
ma miss Ellen non si volle spiegare <strong>di</strong> più.– E se quel giovine non vi amasse, miss? – le chiese<strong>Stella</strong> con un leggero e indefinito sorriso.Ellen arrossì e i suoi occhi lampeggiarono.– Oh! – esclamò con un gesto tragico che impressionò<strong>Stella</strong> – allora, miss <strong>Stella</strong>, allora io saprei morire, perché èmeglio morire che vivere infelice...<strong>Stella</strong>, scherzando, riferì quel colloquio a Maurizio, elui ne provò una penosa impressione. Perché anch'egliaveva osservato le strane maniere <strong>di</strong> miss Ellen verso <strong>di</strong> lui,e lo stesso dubbio <strong>di</strong> <strong>Stella</strong> veniva spesso nella sua mente:che Ellen lo amasse!II.Quella sera, miss Ellen vestiva <strong>di</strong> nero: un elegantecostume da amazzone dal cappello nero, il cui lungo velo ledava un'aria triste <strong>di</strong> lutto, <strong>di</strong> sofferenza. Il groom laseguiva a qualche <strong>di</strong>stanza con due poney, uno grande edelegante per lei, e l'altro più piccolo per sé.Miss Ellen s'avanzò verso Maurizio stendendogli lapiccola mano stretta nel guanto <strong>di</strong> camoscio, con un sorrisostrano nelle labbra che tremavano ogni tanto come agitatada un fremito nervoso e involontario, esclamando initaliano, ma con la pronunzia dall'accento inglese:– Buona, sera, don Maurizio! Salivo a Mambrilla perinvitare miss <strong>Stella</strong> ad una passeggiata.Maurizio salutò anch'egli e stringendole la manorispose:– <strong>Stella</strong> si sente un po' male. Eppoi è anche un po'77
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siete proprio bizzarra, mammà, voi
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né una sua figlia. Poi proseguì a
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pare possa esprimermi meglio io ste
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non vederla ancora e chiede se per
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XVI....Silenzio profondo. Sul cielo
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crederai! Mi son sognata che Stella
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avvertendo Maurizio di far vegliare
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nulla, almeno tanto chiaro da lasci
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Filanderi...- Grazie, grazie ancora
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senza volerlo, rapito la prima fida
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fosse ben ristabilito, avendo lei o
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Ruggero: vide come realmente stavan
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vostra!- No! Tanto Stella non mi am