ceri che Mary aveva <strong>di</strong>sposto e acceso intorno al letto,toglievano la illusione della vita... Oh, se Maurizio avessevisto quella scena <strong>di</strong> morte, così straziante nella sua calma,si sarebbe maledetto lui, causa involontaria <strong>di</strong> tantasciagura!Anche l'uomo inginocchiato davanti alla morta avevail viso bianchissimo come lei. I suoi lineamenti finissimiparevano scolpiti nel marino, e i suoi gran<strong>di</strong> occhi neri allaRomana, i piccoli baffi bruni, la sua bella capigliaturaoscura, <strong>di</strong>visa ad un lato della testa da una sottilescriminatura, spiccavane vieppiù sopra la sua niveacarnagione. Giovanissimo, elegante nel suo abito daviaggio, le mani piccole, bianche, da donna, egli era ilconte Ruggero <strong>di</strong> Farnoli.Giunto a questo punto del mio povero racconto, aqualche gentile lettrice che mi <strong>di</strong>ca non essere statonecessario il suici<strong>di</strong>o che fa tristi i primi capitoli dellaseconda parte, risponderò con le parole <strong>di</strong> un simpaticoromanziere moderno:«Sebbene non ci ricusiamo <strong>di</strong> mandare a tempo eluogo, uno dei nostri personaggi all'altro mondo, noi non cirisolviamo mai che spinti agli estremi, e quando proprionon è possibile esercitare a suo favore il nostro dritto <strong>di</strong>grazia... E non lo facciamo mai senza dolore!... anco dopoesserci arrabattati, colle mani e coi pie<strong>di</strong>, chequell'in<strong>di</strong>viduo è oramai <strong>di</strong> troppo sulla scena, e noi stessiche è tempo <strong>di</strong> levarlo <strong>di</strong> lì.«Noi, cui poco arrisero le umane fortune, noi cui nonfurono troppo propizi i fati, financo negli affetti più cari,abbiamo bisogno <strong>di</strong> affezionarci a queste larve dellafantasia, corpi dei nostri sogni, spiriti dell'anima nostra...94
«E in essi, e fra essi viviamo, con essi combattiamo esperiamo; non ce ne separiamo che colla pena infinita concui si abbandona un amico; e quando, esaurita l'azione,avvenuta la catastrofe, inevitabile e necessaria, siamoobbligati a scrivere sull'ultima pagina quella funebre emelanconica parola "Fine" ci par che una cara visione si<strong>di</strong>ssolva, che una famiglia <strong>di</strong> amici salpi per regionilontane, che qualche cosa, ci si strappi spietatamente dalcuore!«La gente che passa non sa, non comprende questetristezze <strong>di</strong> romanziere o poeta, né può interpretare lesconsolate melanconie che fan loro fissare una stella,<strong>di</strong>mentichi del mondo rumoroso che lor ferve d'intorno, e lifa soli, <strong>di</strong>stratti, tristi, fra la gente che ride e schiamazza!» 1Il conte Ruggero stava là da molto tempo, comeinebetito dal dolore, dallo stupore, domandandosi ognitanto se non fosse un terribile sogno il suo, perché egliaveva amato pazzamente Ellen, a segno che per lei, rotte in<strong>di</strong>sgustosa maniera le speranze <strong>di</strong> sua madre – vecchia ebuona signora adorata da Ruggero – in uno splen<strong>di</strong>domatrimonio combinato sin da quando, lui e la sposa chevoleva dargli erano ancora bambini, aveva dovuto<strong>di</strong>staccarsi da lei, si era fatto dei nemici, aveva posto sotto ipie<strong>di</strong> tutti i pregiu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> casta. A un tratto si mise asinghiozzare <strong>di</strong>speratamente domandandosi se non fossepazzo.– Io... anch'io morirò – pensò rialzandosi – ma primabisogna che sappia qual terribile motivo ha spinto Ellen aquesto passo... oh sventurata! – esclamò rivolgendosi versola morta con gli occhi nuovamente pieni <strong>di</strong> lagrime – e non1 N. Corazzini Dente per dente95
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E tutto di repente, in un colpo, co
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accia eburnee e la baciò sulle got
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piccola sconosciuta, dimentico quas
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un giorno amerò, con l'amore immen
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Eppure t'assicuro che senza l'inspi
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né una sua figlia. Poi proseguì a
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pare possa esprimermi meglio io ste
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XVI....Silenzio profondo. Sul cielo
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crederai! Mi son sognata che Stella
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avvertendo Maurizio di far vegliare
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Filanderi...- Grazie, grazie ancora
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senza volerlo, rapito la prima fida
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fosse ben ristabilito, avendo lei o
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Ruggero: vide come realmente stavan
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vostra!- No! Tanto Stella non mi am