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Studio sul dialetto di Serrara Fontana - La Rassegna d'Ischia

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ū§ 5. ū in qualunque posizione si conservaEsempi:Suff. -útə ę, ę́y, áy (32, 33)ē ĭ in ogni posizione davanti a vocale finale ī ŭ > i (34).Esempi:Suff. – áyšk < -isca:vandráyšk “ventresca” (35);Suff. -áyddə < -illa:ćəndráyddə “puntina” < gr. centrum“spina” “unghia” + -illa,REW 1815;šáyddə “ala “ < axilla “ascella”,REW 842;Suff. –íšk < -iscu:Franćíšk “Francesco”Suff. -íddə < -illu:runćíddə “piccola falce”: derivazioneda runcare “raschiare,REW 7444;pənnəšíddə “fastello”;fu<strong>sul</strong>íddə “spola” < fusus + -ŭlu+ -ĭllu;nia prevalgono le forme con í, e così in Sicilia, Sud della calabria, Nord della Puglia eSud dell’Abruzzo, Sud del <strong>La</strong>zio fino all’Umbria e alle Marche.32) <strong>La</strong> <strong>di</strong>stinzione delle varie fasi è tale che i vecchi <strong>di</strong>cono áy, memtre i giovani volgonoda ę́y, ę́y ad ẹ̄ si <strong>di</strong>vertono molto della <strong>di</strong>ffusa parlata degli anziani.33) Si conoscono una zona d’uso ei settentrionale (Piemonte, Genova, Emilia, costaadriatica) e una meri<strong>di</strong>onale. Tutte e due non hanno nulla in comune nel proce<strong>di</strong>mento.<strong>La</strong> <strong>di</strong>ttongazione può derivare soprattutto da cause fonetiche (sempre allungamentoforte <strong>di</strong> e). <strong>La</strong> parte mer<strong>di</strong>onale abbraccia, secondo Karten 217 (“catena”) e 362 (“stella,-e”) <strong>di</strong> AIS il Sud dell’Abruzzo-Molise, fino a San Donato in Campania (P. 701); e piùoltre in Puglia nelle province <strong>di</strong> Bari e Foggia. Cfr. anche Rohlfs, Etym. Wb. XLIII; It.Gr. § 23, 24.34) Secondo AIS, K. 95 (“capello, -i”), 153 (“<strong>di</strong>to, -i”) si trova il cambio <strong>di</strong> ę > i soltantodavanti ad ī, ŭ: in Campania, Basilicata, Abruzzo (certo in particolare davanti ad–i, mentre davanti ad –u limitato ai punti 646, 37, 25, 15) e più oltre in Puglia, eccettola parte meri<strong>di</strong>onale della terra d’Otranto, e si estende ancora a Nord Est fino al <strong>La</strong>zioe all’Umbria (prov. <strong>di</strong> Perugia). Altre località del Sud d’Italia: Sicilia, Calabria, Pugliameri<strong>di</strong>onale (fino a Brin<strong>di</strong>si), ma qui non dovunque, muta -ẹ- in ogni con<strong>di</strong>zione a–i-. Cfr.It. Gr. § 32; Bertol<strong>di</strong>, 152-153; Ascoli, Arch. Gl. It. VIII, 119.35) Cfr. R. Gr. II, 559.21

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