Studio sul dialetto di Serrara Fontana - La Rassegna d'Ischia

Morfologia e sintassi1.NomiPer la distinzione di genere e numero i § 1-7 (cfr. esempi ivi riportati)trovano il loro influsso nella citata legge metafonica. Le desinenze, con lequali è indicata la vocale tematica, oggi non sono più contrassegnate dallaflessione, poiché tutte sono passate ad -ə (1).Genere§ 109. Cambio di genere: m. > f.: a kápə “il capo” (cfr. p. 25, nota 8). I duegeneri non hanno una sostanziale differenza, per cui il femminile esprimesempre il più grande (2): kuc῎ c῎éŗə, m. “cucchiaio di metallo” - kuc῎ c῎árə, f.“cucchiaio di legno”; piñę́tə, m. - piñátə, f. “pentola” (le pentole sono diforma diversa); škwǫ́rts, m. “buccia d’uva” - škǫ́rts, f. “buccia” in genere;kę́ndərə, m. “trogolo” - kándərə, f. “cisterna”; c῎anwóṭts, m. “pialla piùpiccola” - c῎anǫ́tts, f., c῎ anə, f. “pialla grande due volte e più”; pətríəddə,m. “piccolo ciottolo” - pətrę́yddə, f. “ciottolo più grande”; škúpələ, m.“straccio per stufe” (con rinforzo del carattere diminutivo mediante il suffisso)- škáwpə, f. “scopa”.Al contrario nella lingua scritta con conservazione del genere latino: upǫ́wləćə „la pulce“; rę́yc῎ c῎, f. < auricla „orecchio“ (cfr. It. Gr. § 341); quianche: pę́mmənə, f. < pampĭnus, f. al contrario dell’ital. pampino m.