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Studio sul dialetto di Serrara Fontana - La Rassegna d'Ischia

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prę́yv u lə „pergoIa“; frú o v i ććə “forbici”; frəgǫ́wn u fwǫ́k (233) „attizzatoio”:derivazione da *fur(i)care „rovistare”. REW 3597; trúlə < *trúvələ< *turbulu (cfr. § 46); troććələ, f. „gracchiare”: da tŏrquěre.§ 90. -gr- in posizione interna > - r - (in uno sta<strong>di</strong>o interme<strong>di</strong>o *- yr- oppure*- wr -, corrisponde allo sviluppo dell'intervocale - g -) (234): nírə,nę́yrə „nero, -a” < nigru; uv’ arést (235) „uva secca” < agrestis „selvaggina”,REW 295; allyę́rə (236) “allegro”.Parola dotta: pəllərínə (237) „pellegrino“.§ 91. gr- in posizione interna > r- (238): rattá “grattare” (D’Ambra 307rattare); raffyá “graffiare”; rę́nnənə, m. pl. “gran<strong>di</strong>ni” (D’Ambra 202 gránnene)(239); rę́nnəlínəyə < granu d’In<strong>di</strong>a; rá „moneta <strong>di</strong> approssimati 4233) cfr. it. frugone; forse la parola riferita deriva dal fatto che la sua -g- non è giustificatafoneticamente; cfr. invece le forme evolute autoctone in D’Ambra 190: frovone, fruone“sorta <strong>di</strong> lunga forcina" col quale si spingono le fascine nel forno e si governa il fuocoivi allumato”.234) cfr. in questo mutamento: Meyer-Liibke, ZRPh 39, p. 257 ss.; in proposito Rohlfs,„L’evoluzione <strong>di</strong> gr nel romanico”, ZRPh 40, p. 341 ss.: qui per il Su<strong>di</strong>talia vengonoregistrate tre possibilità <strong>di</strong> evoluzione <strong>di</strong> nigru: 1. Vocalizzazione g > u, 2. Cambio <strong>di</strong>consonante, 3. Inserimento <strong>di</strong> a tra g ed r. Una completa caduta non viene menzionata.Si spiega nel modo più facile con lo sta<strong>di</strong>o iniziale *niyru (invece <strong>di</strong> *niuru). cfr. inproposito Merlo, It. <strong>di</strong>al. I, p. 244: “... da nigru, attraverso a nig’ru nig u ru si venne nelnostro Mezzogiorno rispettivamente a neỵro (donde nero) e a neẉro (donde né̹voro).”cfr. inoltre Schneegans 104; Bertoni 167.235) cfr. Bertoni 167: ostun. ajrišta “uva acerba”. Ma D’Ambra 26 agresta.236) cfr. Nittoli (19) allègro ma allerézza; D’Ambra 31 alleramente, allerezza, alleriarispetto a alliegro, allegra accanto ad allierò, allera: gli esempi possono in<strong>di</strong>care ilfatto che il mutamento -gr- > -r- prese le mosse dalla posizione protonica, cfr. It. Gr.§ 240 (qui vengono nominate solo Sic, Calabr., Puglia, con il mutamento gr- > r- u, lavocalizzazione <strong>di</strong> - gr).237) Ma D’Ambra 283: popolare pellerino.238) <strong>La</strong> g deve essere scomparsa molto presto, poiché nel raddoppiamento dell’inizialesi richiama in generale non più gr- e raddoppia la secondaria r come la primaria rr- (a<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> u ré̹ćć - e bbràćć < brachium). <strong>La</strong> caduta <strong>di</strong> g davanti ad r in assolutainiziale prende le mosse da casi in cui la gr- iniziale <strong>di</strong>ventò interna nel contestosintattico. — Cfr. per lo stesso mutamento in altri <strong>di</strong>aletti: Wagner, ZRPh, Bhft. 12, p.31; It. Gr. § 192; Schneegans, 104; Merlo, Sora 228; D’Ovi<strong>di</strong>o, Campobasso 173.239) AIS, K. 373 annota per la Campania forme con l’iniziale r- in P. 720 (pl. fem., ggr-),P. 721. 722, 723, 714, 713, 710; con iniziale yr- in P. 701; con l’iniziale yr- nel Sud dellaCamp. (P. 724, 725, 740).60

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