Psicologia del soccorritore in servizio - ANPAS Provincia di Modena
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A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Riconoscere e classificare il possibile stato <strong>di</strong>shock secondo le cause.4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso alsoggetto <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shock.3.1 Identificare e motivare le possibili cause <strong>di</strong>shock:4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le manovre<strong>di</strong> prevenzione e trattamento <strong>del</strong>lostato <strong>di</strong> shockc) cefalead) rigonfiamento anche marcato <strong>del</strong> viso, <strong>del</strong>le palpebre, <strong>del</strong>lelabbra, <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua, degli artia) ipovolemico:- emorragie esterne e/o <strong>in</strong>terne, ustioni, lesioni daschiacciamento, grave <strong>di</strong>sidratazione (importante per<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> per es. per <strong>di</strong>arrea, vomito, sudorazioniabbondanti)b) car<strong>di</strong>ogeno:- lesioni al cuore provocate da scompensi car<strong>di</strong>aci acuti,<strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co grave, shock elettricic) neurogeno:- paralisi nervosa provocata da lesioni alla colonna vertebralecon danni al midollo sp<strong>in</strong>ale, danni al cervello,dolore <strong>in</strong>tensod) anafilattico:- punture <strong>di</strong> <strong>in</strong>setti; <strong>in</strong>gestione, <strong>in</strong>alazione, <strong>in</strong>iezione, assorbimento<strong>di</strong> sostanze a cui il soggetto é allergicoa) Manovre <strong>in</strong>iziali - preventive:- slacciare gli <strong>in</strong>dumenti che ostacol<strong>in</strong>o la respirazione ola circolazione- arrestare l’eventuale emorragia esterna- controllo parametri vitali- rassicurare il soggetto- somm<strong>in</strong>istrare ossigeno 10 l/m<strong>in</strong>.- sollevare gli arti <strong>in</strong>feriori <strong>di</strong> circa 30 cm a soggetto sup<strong>in</strong>oeccetto i casi <strong>di</strong> fratture agli arti <strong>in</strong>feriori, o <strong>in</strong> casisospetti <strong>di</strong> lesioni <strong>del</strong>la colonna vertebrale- posizione semiseduta senza sollevare gli arti nei soggetticon stato <strong>di</strong> shock car<strong>di</strong>ogeno (es. edema polmonareacuto, <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co)- prevenire la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> calore ma NON riscaldare eccessivamente- NON somm<strong>in</strong>istrare nulla per bocca- <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> shock anafilattico raccogliere possibilmentenotizie dal soggetto su eventuali allergie, a quali sostanzeè allergico, quali sostanze ha assunto prima<strong>del</strong>l’evento, se ha ricevuto morsi o punture da <strong>in</strong>setti.b) manovre nello shock avanzato:- somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m) ad alta concentrazione- ricontrollare frequentemente le funzioni vitali ed esserepronti <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> vomito per proteggere le vie aeree11–2