Psicologia del soccorritore in servizio - ANPAS Provincia di Modena

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A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo di Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” della Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 16PROBLEMA: Il soggetto con trauma cranico e/o faccialeIl soccorritore volontario deve essere capace di svolgere i seguenti compiti e di raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le lesioni craniche efacciali.OBIETTIVI(atto, contenuto, condizioni)1.1 Differenziare anatomicamente la scatolacranica e il massiccio facciale1.2 Definire e classificare il trauma cranico, lelesioni cerebrali, le lesioni facciali;1.3 Elencare, descrivere ed individuare i principalisegni e sintomi suggestivi di traumacranico con eventuale lesione cerebrale1.4 Elencare, descrivere ed individuare i principalisegni e sintomi suggestivi di traumafaccialeFORMATIVI(risposte attese)a) scatola cranica (cranio):- complesso di ossa piatte (8) che proteggono l’encefalo- nel cranio distinguiamo una parte inferiore (base cranica)ed una superiore (volta)massiccio facciale:- complesso di ossa (14) che costituiscono lo scheletrodella facciaa) lesioni craniche:- trauma cranico chiuso- trauma cranico con esposizione di materia cerebraleb) lesioni cerebrali:- lesioni dirette provocate da frattura cranica aperta- lesioni indirette provocate da traumi cranici chiusi(commozione, contusione, ematoma)c) lesioni facciali:- fratture- lesione parti molli- lesioni ocularia) trauma cranico: - dolore e/o gonfiore- lacerazione del cuoio capelluto e/o deformazione delprofilo del cranio- fuoriuscita di sangue o di liquor cerebrospinale dal nasoo da un orecchiob) trauma cranico con eventuale lesione cerebrale:- cefalea e malessere indefinito- confusione mentale fino a perdita di coscienza e/o conmodificazioni della personalità- disturbi visivi e/o uditivi e/o dell’equilibrio- vomito violento “a getto”- differenza tra i diametri pupillari (anisocoria)- alterazioni della motilità e della sensibilitàa) deformazioni faccialib) gonfiore ed ematomi faccialic) movimenti ossei abnormi16–1
A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo di Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” della Commissione Nazionale Formazione2 Identificare i segni e sintomi di aggravamentodi un soggetto con un trauma cranico.3 Prestare l’assistenza di Primo Soccorso adun soggetto con trauma cranico associato adeventuali lesioni cerebrali.2.1 Elencare e descrivere le tre possibili lesionicerebrali conseguenti ad un trauma cranico;2.2 Elencare, descrivere ed individuare i principalisegni e sintomi tardivi che indicanol’aggravamento di un precedente traumacranico3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la metodicadi Primo Soccorso per un soggettocon lesione cranica3.2 Elencare le principali azioni da evitare neltrattamento di un soggetto con lesione cranica3.3 Classificare ed eseguire la posizione di trasferimentodi un soggetto con trauma cranicoa) commozione cerebrale:- perdita di coscienza parziale o totale, talora transitoriae reversibileb) ematoma intracerebrale:- distruzione dei tessuti cerebrali e rottura dei vasic) ematoma intracranico extracerebrale:- raccolta di sangue tra scatola cranica e cervello, conconseguente compressione di questo.a) cefalea ingravescenteb) progressiva confusione mentalec) sonnolenza invincibiled) disturbi visivi e differenza dei diametri pupillari (anisocoria)e) vomito improvviso “a getto”f) deficit motori e sensitivig) convulsionia) monitorare e garantire le funzioni vitalib) immobilizzare la testac) monitorare lo stato di coscienzad) adagiare il soggetto su una barella rigida (asse spinale)ed immobilizzarloe) monitorare i diametri pupillarif) mantenere il soggetto a riposog) somministrare ossigeno (8-10 l/min.) ad alta concentrazioneh) medicare le ferite senza estrarre eventuali corpi estraneiconficcatii) controllare che l’eventuale vomito non ostruisca le vie respiratoriel) sostenere psicologicamente il soggettom) in caso di incoscienza applicare la cannula orofaringean) evitare scossoni o sobbalzi durante il trasportoa) sollevare il capo o eseguire altri movimenti bruschi (iperestenderela testa, schiaffeggiare il soggetto o scuotere ilcorpo)b) non immobilizzare la testa e la colonnac) trasferire il soggetto con scossoni e sollecitazioni eccessived) contrastare la fuoriuscita di liquidi da orecchie e nasoe) somministrare bevandea) monitorare e garantire le funzioni vitalib) immobilizzare la testac) monitorare lo stato di coscienza16–2
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