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Iweite Schutzgebiet befindet sich zwischen den Provinzen ... - home

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Il complesso, la cui chiesa divenne Matrice del<br />

paese nel 1492 e fu elevata al rango di Basilica<br />

nel 1499, venne iniziata nel 1186 per volere<br />

della regina Costanza d'Altavilla come Cappella<br />

"regia". La Costruzione, particolarmente<br />

complessa presenta un aspetto dominato<br />

prevalentemente dal gotico catalano. Ha<br />

pianta a croce latina con tre navate con<br />

transetto rialzato rispetto al pavimento della<br />

chiesa e parte di un vasto ambulacro<br />

postabsidale.<br />

Forte è la frammistione di elementi pertinenti<br />

alle diverse fasi della struttura: quasi<br />

completamente scomparsa la fase normanna,<br />

rimane invece il sapore gotico catalano di gran<br />

parte delle strutture, sia interne che esterne,<br />

con le volte a costoloni modanati, l'uso del<br />

sesto acuto, le chiavi di volta pendule.<br />

All'esterno, il severo campanile con le<br />

meridiane appartiene anch'esso a questa fase<br />

ascrivibile al 1486/1490.<br />

Su questa fase si deposita il barocco sia per<br />

interventi del XVII secolo che per la grande<br />

ricostruzione resasi necessaria a seguito dei<br />

danni del sisma del 1693.<br />

Tra le opere d'arte, vanno ricordate: un<br />

crocifisso archeropito in legno ed impasto che<br />

pare attribuibile a ad Antonello Gagini; la<br />

“cona” polittica anch'essa di scuola gaginiana<br />

con la raffigurazione dei tre regni<br />

dell'oltretomba, databile al 1515; alcuni<br />

sarcofagi dei Valguarnera, tra i quali notevoli<br />

quello del Vescovo Giacomo, coperto da un<br />

arcosolio marmoreo con vergine vegliante<br />

(1511) e quello dei due fratelli Ponzio e Vitale,<br />

figli del Conte Giovanni, tumulati nel 1511 e nel<br />

1513. Ambedue le opere sono attribuibili a<br />

Giandomenico Gagini o alla sua bottega.<br />

Tra i complessi degni di nota il Convento di<br />

Santa Maria degli Angeli, in esso, visitabile su<br />

richiesta, si può osservare un affresco<br />

22<br />

dell’Ultima Cena.<br />

Il complesso fu costruito per i Padri Francescani<br />

Riformati nel 1622 inglobando la pre-esistente<br />

Chiesa di S. Margherita. Alla Chiesa si accede<br />

attraverso la monumentale scalinata alla cui<br />

sommità è posta una croce in pietra.<br />

Interessante anche la Chiesa dello Spirito Santo,<br />

Eretta nel XIII, a tre navate, conserva un<br />

pregevole portale gotico ed ha un portico<br />

esterno. All'interno della chiesa sono custodite<br />

due tele raffiguranti la Pentecoste con il Cristo<br />

in Croce sorretto dal Padre Eterno e la devozione<br />

all'Angelo Custode. Sulla strada moderna di<br />

arroccamento al castello si apre poi una<br />

grotticella, probabilmente una tomba<br />

protostorica, trasformata in chiesa rupestre in<br />

periodo bizantino ed ancora oggi luogo di<br />

devozione per gli assorini. E' la Madonna della<br />

Mercede, semplice e povera ma dal fortissimo<br />

carattere devozionale. Alle pareti si scorgono i<br />

resti di diversi cicli di affreschi.<br />

Il Castello, posto sulla parte più alta della<br />

montagna, doveva avere un corpo centrale a<br />

pianta rettangolare del quale rimane visibile<br />

parte dell'apparato murario e la pianta con<br />

pochi filari. Le fortificazioni sono ricavate con<br />

un sapiente gioco architettonico tra i volumi<br />

scavati nella roccia e quelli costruiti con<br />

murature forti e solide. Ancora si vedono una<br />

grande cortina muraria conclusa da un torrione<br />

pieno a pianta circolare, una seconda cortina<br />

munita di finestre che guarda verso la valle e un<br />

ambiente sotterraneo di passaggio. All'esterno<br />

del rettangolo, che può definirsi come<br />

“maschio”, si scorgono chiaramente altri<br />

ambienti scavati nella roccia e voltati a crociera<br />

che, ad un primo esame paiono aver avuto<br />

funzione di magazzini.<br />

Spicca fra i monumenti la Chiesa dei<br />

Carmelitani del 1400 che conserva il sepolcro<br />

marmoreo del nobile Francesco Valguarnera<br />

scolpito nel 1491 e quasi certamente<br />

espressione della ottima scuola artistica dei<br />

Gagini. Inoltre vanno ricordati i ruderi della<br />

Chiesa di Santa Caterina, sede dei Templari e<br />

quelli della Chiesa di San Biagio, la cosiddetta<br />

Porta Romana.<br />

Ulteriori testimonianze elleniche e romane si<br />

trovano nelle pianure che circondano la città,<br />

Qui doveva sussistere una vasta curtis, un<br />

insieme di ville signorili utili all'otium ma anche<br />

alla gestione delle feraci terre della zona.

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