Iweite Schutzgebiet befindet sich zwischen den Provinzen ... - home
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cassettonato, due medaglioni con tele di<br />
Giovanni Piccinelli, sull'altare di destra del<br />
transetto la grande tela con l'Adorazione dei<br />
Magi è stata realizzata nel 1675 da Vincenzo<br />
Roggeri al quale si devono altre 13 tele presenti<br />
nella chiesa. Cinque pale, quattro “mezzane”<br />
tra cui il San Martino di Tours, I Santi Pietro e<br />
Paolo, Sant'Agata con San Lucia ed una più<br />
grande, la Madonna del Pilar, escono dalla<br />
bottega del fiammingo Guglielmo Borremans. In<br />
fondo alla navata di sinistra si apre la cappella<br />
del battistero, chiusa da un prezioso cancello in<br />
ferro battuto dipinto di artigianato ennese del<br />
1544. La sacrestia è ricca di opere quali il<br />
casserizio in noce raffigurante scene di vita di<br />
Gesù, il lavamano marmoreo bianco del 1648, gli<br />
stucchi in cui sono inserite tele di Pietro Novelli,<br />
il pavimento in maiolica siciliana con scene del<br />
Nuovo testamento. Tra i palazzi il Varisano, oggi<br />
destinato a sede del Museo Archeologico<br />
regionale.<br />
La Via Roma scende poi lungo il fianco dell'antico<br />
complesso dei Gesuiti, ancora oggi sede di scuole<br />
pubbliche per aprirsi, infine, sulla piazza<br />
Colajanni. Qui la barocca Chiesa di Santa Chiara,<br />
sacrario militare dall'interessante pavimento in<br />
maiolica siciliana, e con il dipinto della Madonna<br />
della Grazie opera di Giuseppe Salerno, lo Zoppo<br />
di Gangi.<br />
A pochi passi il palazzo Pollicarini, in forme<br />
gotico catalane con arco di ingresso<br />
barocco e il corpo massiccio<br />
del complesso dei Benedettini.<br />
Da qui inizia l'area che subì i maggiori<br />
sventramenti del XX secolo, soprattutto<br />
a seguito della elevazione di Enna a<br />
capoluogo di provincia. Notevolissima<br />
la Piazza Garibaldi, nella quale<br />
si affacciano il grande palazzo<br />
del Governo, il palazzo delle<br />
Corporazioni ed i palazzi<br />
Grimaldi di Geracello ed INCIS,<br />
con fortissimi richiami che<br />
vanno dalla architettura<br />
umbertina alle scelte<br />
stilistiche neoromane tipiche<br />
del ventennio fascista.<br />
Sempre sulla via Roma<br />
si apre la piccola piazza<br />
Maestro Coppola con il<br />
Santuario di San<br />
Giuseppe, barocco con una facciata a torre e<br />
loggiato, il fianco della antica chiesa normanna<br />
di San Giovanni, oggi trasformato in casa<br />
comunale, la cappella di San Zaccaria e la Torre<br />
aragonese di San Giovanni sec. XV.<br />
Dalla Piazza Coppola, seguendo una parallela<br />
alla Via Roma si potrà attraversare il Mercato<br />
Sant'Antonio, quel che resta del pittoresco<br />
“mercato degli alimentari” tradizionale. In<br />
fondo alla strada la Chiesetta dell'Addolorata,<br />
che ospita la omonima confraternita. Il<br />
Campanile, a torre, è sormontato da una<br />
cuspide maiolicata a bulbo. Siamo così giunti<br />
all'area della “piazza” il cuore della città antica,<br />
lungo la parallela opposta al mercato, la Via<br />
Falautano, si apre la grande chiesa basilicale di<br />
San Domenico, un tempo parte dell'omonimo<br />
convento ed oggi sede della parrocchia di San<br />
Giovanni.<br />
Al suo interno di notevole pregio due opere<br />
pittoriche: Santa Barbara e la Madonna del<br />
Rosario opere entrambi dello Zoppo di Gangi del<br />
1595, la Presentazione al Tempio del Borremans<br />
e il fonte battesimale la cui base è ricavata da<br />
resti marmorei di epoca romana. All'esterno<br />
della chiesa ancora perfettamente funzionante<br />
una meridiana del 1742. Il palazzo del<br />
Municipio del XVIII secolo è in stile neoclassico<br />
con colonnato tuscanico sulla fronte e timpano<br />
di coronamento sormontato dall'orologio civico<br />
con le sue campane automatiche.<br />
All'interno il bel Teatro Garibaldi.<br />
Nella parte bassa della piazza sorge la<br />
Chiesa di San Marco che venne<br />
edificata nella prima metà del XVI<br />
secolo in luogo della sinagoga grande<br />
rimasta in uso sino al 1492. All'interno,<br />
di gusto spiccatamente<br />
barocco, si possono<br />
ammirare gli stucchi e gli<br />
affreschi di Gabriele De<br />
Blanco (1705). Tra le opere<br />
due tele raffiguranti la<br />
Vergine in trionfo tra santi<br />
carmelitani e San Marco ma<br />
anche una Immacolata del<br />
1769 opera di Tommaso<br />
Sciacca. L'opera che più<br />
colpisce è però la grande<br />
custodia lignea che<br />
occupa l'altare maggiore,<br />
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