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Iweite Schutzgebiet befindet sich zwischen den Provinzen ... - home

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ampie navate divise da colonne, con la navata<br />

centrale voltata a botte. Nell'abside centrale si<br />

sviluppa un magnifico coro ligneo a 24 stalli di<br />

Nicola Bagnasco del XIX secolo e rappresentante<br />

diversi episodi della vita di San Filippo. Nella<br />

navata sinistra si possono osservare i tre pannelli<br />

di un polittico del XV secolo, una sorta di<br />

“retablo” con fondo in oro zecchino, che<br />

raffigurano la Madonna con bambino, S.<br />

Benedetto e S. Calogero. In questa opera è<br />

evi<strong>den</strong>te un certo attardamento bizantino<br />

legato ad elementi gotico catalani.<br />

Dalla stessa navata una scala conduce alla<br />

"cateva", dove è il sepolcro di S.Filippo. Il vano è<br />

dominato da una scultura in marmo del XVI<br />

secolo, che rappresenta S. Filippo giacente. Le<br />

reliquie sono custodite in una teca in argento<br />

fuso, sbalzato e inciso, di scuola palermitana<br />

risalente al 1606.<br />

Nella chiesa, tra le tante opere presenti,<br />

spiccano due tele, un’Assunzione di S.Agata di<br />

Filippo Sozzi, del 1759 ed una Madonna del<br />

Rosario con San Domenico, Santa Caterina e San<br />

Gaetano, di ignota bottega pittorica siciliana<br />

della prima metà del XVIII secolo.<br />

Salendo verso il centro storico risalta subito la<br />

tormentata orografia, strade che divengono<br />

tortuose per affrontare i rilevi sempre più acclivi<br />

del monte.<br />

Nella piazza centrale Sant'Antonio da Padova,<br />

8<br />

costruita nel 1505. All'esterno spicca il campanile,<br />

a torre quadra, caratterizzato da<br />

marcapiani e da una cuspide maiolicata a pianta<br />

ottagonale. La torre è del 1680.<br />

S. Maria Maggiore, presente già nel XII secolo,<br />

divisa in due navate da un settore murario retto<br />

da quattro colonne a capitelli romanici. In una<br />

cappella una croce lignea dipinta, datata al XV<br />

secolo. Nei medaglioni capicroce sono<br />

raffigurati i quattro evangelisti. L'altare<br />

principale è quello di destra, dedicato alla<br />

Madonna e realizzato da Bartholomeus de<br />

Maniscalco nel 1503 probabilmente utilizzando<br />

elementi di spoglio come le colonnine ed i leoni<br />

che paiono attribuibili ad opere del XII secolo.<br />

Salendo lungo la Via Diodorea, il Palazzo<br />

Giunta-Amato, di sapore rococò, oggi in parte<br />

occupato dal Museo Naturalistico della Riserva<br />

Naturale di Vallone Piano della Corte. Si giunge<br />

nell'area in cui sorgeva il teatro greco ricordato<br />

da Diodoro. In questa parte della città,<br />

caratterizzata da una strada che scende<br />

seguendo una porzione della cavea dell'antico<br />

monumento, sorge la chiesa di San Pietro.<br />

Venne eretta nel 1584. All'interno si conserva un<br />

polittico del XV secolo. Inoltre tele<br />

rappresentanti l'Addolorata, l'Annunciazione e<br />

la Madonna della Vera Luce, quest'ultima opera<br />

è da alcuni attribuita a Pietro Novelli. Di fronte<br />

si apre il Complesso degli Agostiniani, con la

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