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Iweite Schutzgebiet befindet sich zwischen den Provinzen ... - home

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Teatini, già di Patrisantu o del Gorgo Nero, oggi<br />

nella sua veste barocca.<br />

Notevole il complesso del Carmine del 1332,<br />

nelle forme della ricostruzione del XVII secolo.<br />

Presenta sul portale una splendida Madonna con<br />

Bambino attribuita a Antonio Gagini.<br />

Nell'area della antica porta di San Giovanni, che<br />

si apriva sulle mura trecentesche in<br />

corrispon<strong>den</strong>za della strada Butera<br />

Castrogiovanni, sorgono diversi interessanti<br />

monumenti.<br />

Il primo di essi, in ordine cronologico, è la<br />

Commenda dei Cavalieri di Malta, costruita in<br />

epoca normanna sulla antica Chiesa di Santa<br />

Maria del Soccorso, allora posta al di fuori delle<br />

mura, venne concessa dal Conte Simone<br />

Aleramico all'Ordine dei Cavalieri Ospedalieri di<br />

Gerusalemme.<br />

La chiesa conserva ancora le sue forme<br />

medievali fortificate, con l'esterno compatto,<br />

aperto solo dai due portali ad arco acuto e da<br />

feritoie. Bella la feritoia a croce greca sul<br />

portale centrale. All'interno, ad aula, due lembi<br />

musivi in marmo e due acquasantiere la<br />

copertura lignea a capriate e abside a pianta<br />

circolare con catino.<br />

Di fronte alla Commenda. La bella chiesa di<br />

Santo Stefano, che mostra diverse fasi<br />

costruttive ed in particolare una bella facciata<br />

barocca (1660) con loggiato in attico destinato<br />

alle campane ed il Teatro Comunale, oggi<br />

Garibaldi, del 1869.<br />

Al centro di Piazza, in un contesto urbano di<br />

grande pregio, si innalzano il palazzo di Città,<br />

già Corte Capitanale del 1773, l'abbazia di<br />

Fundrò con la chiesa di San Rocco e, in una<br />

piazza retrostante il palazzo Demani di<br />

Canicarao del XVIII secolo.<br />

Edificazione dell'età normanna, il priorato di<br />

Sant'Andrea apostolo, sorse fuori del centro<br />

urbano, in una posizione allora ubertosa e<br />

isolata, a nord del primitivo nucleo di Piazza,<br />

per volere di Simone Aleramico, nipote del Gran<br />

Conte Ruggero I.<br />

La chiesa e le sue pertinenze vennero donate<br />

all'Ordine dei cavalieri del santo Sepolcro<br />

(1148). La chiesa ha una pianta a croce latina<br />

con apparato absidale tripartito ed absidi con<br />

interno a catino semicircolare. La luce giunge<br />

attraverso aperture a feritoia con piccola volta<br />

ogivale strombata di chiara esigenza difensiva,<br />

navata e transetto sono coperti da tetti lignei su<br />

capriate. Di chiaro stampo romanico che prelude<br />

al gotico pare disegnata da un mastro<br />

provenzale ma risente dell'uso di maestranze<br />

siciliane. Così il ciclo più antico degli affreschi<br />

che appare bizantineggiante. Una collocazione<br />

posteriore si da al ciclo ove compaiono il<br />

Martirio di Sant'Andrea, ma anche la Dormitio<br />

Virginis, frammentaria, S. Martino, la<br />

Deposizione, l'Annunciazione, la Natività e la<br />

Strage degli Innocenti. Questo ciclo sarebbe più<br />

di tradizione occi<strong>den</strong>tale, forse di mano<br />

benedettina del secolo XII o XIII.<br />

Ancora in Sant'Andrea compaiono affreschi del<br />

quattrocento con probabili influenze<br />

fiamminghe, il che non è raro nella Sicilia della<br />

fine del medioevo, e catalane. Molto bella la<br />

“pietati di Nostru Signuri” del 1486.<br />

Il vertice della collina su cui sorge Piazza è<br />

occupato dagli edifici di maggiore importanza<br />

nella storia della città, primo tra tutti il Duomo,<br />

divenuto cattedrale con la elevazione a diocesi<br />

della città. Esso è dedicato alla Madonna delle<br />

Vittorie, una icona bizantina che<br />

tradizionalmente venne donata da Ruggero I ai<br />

coloni lombardi che fondarono Piazza.<br />

La Chiesa venne costruita nel XIV secolo sui<br />

ruderi della primitiva Santa Maria della Platea,<br />

in seguito al “ritrovamento” all'interno di<br />

un'arca di cipresso della icona ritenuta<br />

miracolosa, presso il santuario di Piazza Vecchia.<br />

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