Iweite Schutzgebiet befindet sich zwischen den Provinzen ... - home
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duecentesca la cosiddetta Torre Pisana.<br />
Ai piedi del Castello, sotto il possente barbacane<br />
roccioso, la statua di Euno, lo schiavo siriaco che<br />
nel 132 a.C. diede inizio alla Prima Guerra<br />
Servile, una rivolta degli schiavi che tenne in<br />
scacco per anni le legioni romane. Dalla spianata<br />
del castello, oggi occupata dal Monumento ai<br />
caduti, di Ernesto Basile (1928), inizia l'arteria<br />
principale della città, l'antica Sharia araba, che<br />
si apre ai quartieri antichi. Notevolissima è la<br />
urbanistica che ha mantenuto quasi inalterata la<br />
planimetria araba con vicoli e cortili chiusi. Il<br />
primo grande edificio antico che si incontra è la<br />
Chiesa di San Francesco di Paola, sec. XVI,<br />
detta del Santo Padre, ad aula.<br />
Al suo interno la Madonna del Loreto del Gagini.<br />
Più avanti la ex chiesa degli apostoli Pietro e<br />
Paolo, oggi adibita a caffè letterario, al cui<br />
interno si possono ammirare non solo un altare<br />
barocco ma anche una cripta con colatoi a seggi.<br />
Deviando dall'asse della Via Roma lungo la stretta<br />
Via San Salvatore, si potranno osservare<br />
diversi palazzotti con forme gotico catalane e<br />
rinascimentali e la antica Chiesa del Salvatore.<br />
Nel cortile i resti di un monastero basiliano ed<br />
all'interno della piccola chiesa un<br />
dipinto raffigurante l'Ecce Homo.<br />
pregevole anche l'Urna<br />
processionale del Cristo Morto,<br />
grande opera di artisti catanesi.<br />
54<br />
Il Duomo, annunciato dalle grandi absidi gotico<br />
catalane, si distende lungo la linea di crinale,<br />
con il fianco aperto sulla piazza Mazzini,<br />
circondata da palazzotti nobiliari e fronteggiato<br />
dalla Chiesa di San Michele Arcangelo,<br />
tradizionalmente sorta sulla antica Moschea del<br />
venerdì.<br />
Il Duomo venne costruito per volere della regina<br />
Eleonora d'Angiò nel 1307. Nel 1446 un grave<br />
incendio distrusse le tre navate ed il tetto. Per la<br />
ricostruzione Papa Eugenio IV indisse un<br />
apposito Giubileo di 7 anni. Questo evento è<br />
ricordato dalla Porta Santa posta sul fianco del<br />
transetto.<br />
L'esterno della chiesa è dominato invece dalla<br />
mole del campanile. A torre con pronao a<br />
gallerie ed archi cinti da 6 colonne, due livelli<br />
della torre campanaria, costruito durante la fine<br />
del XVIII secolo in sostituzione di quello<br />
prece<strong>den</strong>te crollato nel 1676. La torre rimase<br />
incompleta. All'interno del campanile viene<br />
custodita la gigantesca campana in bronzo dal<br />
peso di 101 quintali.<br />
Tutto intorno una scalinata monumentale. Sulla<br />
fiancata della chiesa si apre la Porta Sottana,<br />
che data 1447, recante un bassorilievo<br />
marmoreo raffigurante San Martino.<br />
L'interno è basilicale, a tre navate con splendida<br />
copertura a cassettoni lignei decorati. opera del<br />
Magister lignarius Andrea Russo da Collesano.<br />
I cori lignei posti ai lati dell'arco trionfale<br />
vennero realizzati da Scipione di Guido.<br />
L'abside centrale mostra la struttura medievale<br />
interamente ricoperta da stucchi barocchi<br />
realizzati da Pietro Rosso da Bologna, nei<br />
riquadri, cinque grandi tele, opera di Filippo<br />
Paladini, realizzate tra il 1612 ed il 1613 tra le<br />
quali spicca l'Assunzione della Vergine.<br />
L'arco celeste è occupato da un bel crocifisso<br />
ligneo con la figura di Cristo morente sul lato<br />
rivolto ai fedeli e la resurrezione sull'altro.<br />
Le absidi laterali sono, a sinistra, dedicata al<br />
SS. Sacramento con le antiche forme gotiche e le<br />
volte costolonate, a destra, dedicata alla<br />
Madonna della Visitazione e riccamente rivestita<br />
da marmi mischi su disegno barocco opera di<br />
Andrea Amato. Nella nicchia, chiusa da una<br />
porticina icona, la statua processionale della<br />
patrona di officina veneziana del 1474.<br />
Il transetto, con i due altari con le spoglie di San<br />
Primo e Santa Marta, presenta tetto