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Catenanuova<br />
Lunedì, 30 aprile 1787 [..] Molimenti è un nuovo paesetto sorto<br />
assai giudiziosamente in mezzo a bei prati sul fiumicello San Paolo.<br />
Qua il frumento era incomparabile, e doveva essere mietuto già il<br />
venti maggio.<br />
Johann Wolfgang Goethe<br />
Catenanuova<br />
Mali in Ventrix<br />
Il Paese di Catenanuova sorge al confine con la provincia di Catania e si stende sulle propaggini<br />
occi<strong>den</strong>tali della piana, poco distante dai meandri del Dittaino. Inizialmente vi era un casale detto di<br />
Maliventri, probabilmente in ricordo di una fattucchiera che vi dimorava e quindi Mali in Ventrix. Il<br />
toponimo si trasformò in Molimenti e così perdurò sino al XVIII secolo. Il piccolo casale, feudo degli<br />
Statella, venne colpito dal terremoto del 1693 tanto da necessitare la ricostruzione della chiesa della<br />
Sacra Famiglia nelle forme che possiamo osservare oggi.<br />
Morti nel 1713 i titolari del feudo, la principessa Statella lasciò volontà testamentarie al figlio, il<br />
Principe di Aci Catena, Andrea Giuseppe Riggio Statella, di fondare una nuova città chie<strong>den</strong>do al re la<br />
Licentia Populandi. Le volontà della principessa vennero rispettate il 24 gennaio del 1731, con<br />
provvedimento del Vicerè Conte de Palma, tenendo conto dei servigi prestati al re dal principe Andrea<br />
Giuseppe Riggio-Statella, in esecuzione del cesareo diploma emanato l’11 settembre 1726. Il Principe<br />
decise allora di chiamare il nuovo centro Catena Nuova in onore del suo titolo primario di principe di Aci<br />
Catena ed in ricordo dei genitori. La cittadina assunse allora l'aspetto tipico delle fondazioni moderne,<br />
con un reticolo di strade su impianti ortogonali, attraversato da una lunga via principale rettilinea. Nel<br />
complesso il centro mantiene ancora questo aspetto “ippodameo”.<br />
Catenanuova, oltre che rappresentare un feudo agricolo con particolare caratterizzazione agrumicola,<br />
rimase nel tempo una importante stazione di posta lungo le strade che dal centro della Sicilia si<br />
dirigevano verso Catania ed il cuore di questa attività era il “fondaco della Cuba”, oggi in territorio<br />
comunale di Centuripe ma vicinissimo al paese. Questa struttura, visibile anche dalla Autostrada, che<br />
corre vicinissima alle case di Catenanuova, sorge sui resti di una costruzione probabilmente araba,<br />
una “quba” della quale pare rimanere un arco inglobato nei resti successivi. Tra i monumenti<br />
maggiormente interessanti la Chiesa di San Giuseppe, già della Sacra Famiglia, esisteva già alla fine<br />
del Seicento come cappella privata dei principi Riggio nel loro feudo di Melinventre. La nuova chiesa<br />
venne inaugurata come parrocchia, nel 1738. Qui, tra gli altri<br />
soggiornarono Wolfgang Goethe ed il re Vittorio Amedeo di Savoia,<br />
con la consorte e il suo seguito.<br />
Da qualche tempo il comune di<br />
Catenanuova gode poi del parco<br />
di San Prospero, un'ampia zona<br />
trasformata da terreno agricolo<br />
in un parco suburbano nel quale<br />
vengono organizzate<br />
manifestazioni a<br />
carattere sociale ed<br />
ambientale.<br />
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