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6 settembre 2007 - Provincia di Milano

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sudore, è quella <strong>di</strong> un valore che io porto attraverso il mio contributo allo sviluppo, alla<br />

crescita dell’intera collettività prendendo invece vie traverse e scorciatoie.<br />

La sicurezza è un <strong>di</strong>ritto inalienabile, <strong>di</strong> tutti e sacro, però devo <strong>di</strong>re che richiede<br />

risposte democratiche, non credo alle scorciatoie <strong>di</strong> poteri speciali, non credo<br />

all’impiego dell’esercito e <strong>di</strong> altre cose. Richiede una fermezza dello Stato democratico<br />

che protegge la sua comunità e proteggendo quella comunità, protegge l’intera<br />

comunità, compresi quei bambini che vanno a scuola e sono figli <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> famiglie<br />

<strong>di</strong> origine straniera, compresi gli anziani dei quartieri periferici, compresa la nostra<br />

gente, e nella nostra gente ci sta dentro anche quella quota crescente <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che<br />

viene qui e che attraverso il suo impegno accresce le proprie prospettive <strong>di</strong> vita e<br />

accresce anche le prospettive dell’intera comunità. Io credo che la sicurezza come<br />

<strong>di</strong>ritto richiede una risposta ferma, ma <strong>di</strong> uno Stato democratico che rinnova però e si<br />

aggiorna rispetto al tema anche del quadro legislativo complessivo. Questo è quanto io<br />

<strong>di</strong>co che debba essere e anche <strong>di</strong> positivo quanto io trovo nell’impegno del Governo a<br />

andare ad emanare prossimamente una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti che finalmente<br />

responsabilizzino e <strong>di</strong>ano poteri agli amministratori locali, che sono quelli che sono in<br />

prima linea rispetto al tema della sicurezza e della microcriminalità nel loro territorio.<br />

Ci sono reati che per il contrasto hanno bisogno <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensione sopranazionale,<br />

come la grande criminalità organizzata o i crimini <strong>di</strong> carattere finanziario, e hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> un coor<strong>di</strong>namento almeno europeo se non mon<strong>di</strong>ale, e ci sono invece<br />

crimini come quelli <strong>di</strong>ffusi sul territorio che hanno bisogno <strong>di</strong> un impegno delle<br />

istituzioni <strong>di</strong> prossimità. Allora, se da questo movimento degli amministratori, se da<br />

questa volontà <strong>di</strong> essere impegnati sul fronte della sicurezza e nel rispetto della legalità<br />

degli amministratori nascerà, come sembra, un nuovo quadro normativo e <strong>di</strong><br />

responsabilità che darà alle istituzioni più vicine ai citta<strong>di</strong>ni maggiori poteri <strong>di</strong><br />

intervento e maggiori responsabilità, io credo che noi tutti avremmo fatto un passo in<br />

avanti rispetto al patto che si potrà costruire con le comunità amministrate anche dal<br />

punto <strong>di</strong> vista della sicurezza.<br />

Io credo che non possiamo nasconderci qui a <strong>Milano</strong>, dove i dati confermano questo<br />

dato, che c’è una correlazione tra l’aumento <strong>di</strong> certi crimini, quella criminalità rivolta<br />

alla persona, dei crimini contro la persona, sono i furti, le aggressioni, le rapine, gli<br />

scippi, che ci sia una correlazione <strong>di</strong> una crescita <strong>di</strong> questo numero <strong>di</strong> reati che è legata<br />

qui al numero degli immigrati clandestini. Ormai è chiaro dai dati del Viminale, ma dai<br />

dati anche della Prefettura, dove il 70% degli arrestati l’anno scorso erano citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

origine straniera. Nell’area metropolitana milanese oggi il fenomeno che più genera un<br />

sentimento <strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> insicurezza è quel tipo <strong>di</strong> criminalità, non sono gli omici<strong>di</strong> che<br />

sono in calo, non sono altri reati che sono in calo. Oggi il punto su cui dobbiamo<br />

confrontarci è questo, e non serve <strong>di</strong>re bisogna prima risolvere il grande tema della<br />

malavita organizzata, della ‘ndrangheta e della mafia, bisogna fare l’uno e l’altro, e<br />

questo è compito degli apparati <strong>di</strong> contrasto dello Stato, ma per un amministratore il<br />

compito è risolvere i problemi che ha sul proprio territorio, e oggi sul territorio<br />

dell’area metropolitana milanese il tema è come noi contrastiamo efficacemente il<br />

problema della criminalità <strong>di</strong>ffusa, sapendo che è strettamente correlata<br />

all’immigrazione clandestina nel nostro Paese e nella nostra area.<br />

Io sono attento e guardo con grande attenzione e con grande rispetto anche alle<br />

posizioni della sinistra, del mondo cattolico, degli intellettuali che in questi giorni<br />

stanno esponendo una serie <strong>di</strong> perplessità rispetto a questo tema, all’approccio a questo<br />

tema. Sono rispettoso e guardo con attenzione e con interesse, ascolto con grande<br />

interesse e mi rendo conto che c’è un’attenzione che va data a chi sente scossa la<br />

propria coscienza. Ma proprio a loro pongo un quesito: quale atteggiamento deve avere<br />

uno Stato come il nostro, un’istituzione come la <strong>Provincia</strong> o i Comuni dell’area<br />

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