6 settembre 2007 - Provincia di Milano
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citta<strong>di</strong>ne che provengono da altri Paesi, ora lo stiamo facendo per le Comunità Rom e<br />
Sinti, ma potremmo farlo per altre comunità, quando trovano un legame virtuoso con la<br />
città, con il Paese, con la comunità che li ospitano, cioè c'è l'idea che si possa<br />
mo<strong>di</strong>ficare un comportamento, accadono fenomeni straor<strong>di</strong>nari. Io ne ho citato uno e lo<br />
riprendo oggi e mi permetto <strong>di</strong> dare un consiglio, un'integrazione all'intervento del<br />
Presidente Penati. Nel campo <strong>di</strong> Opera sono successe molte cose orribili, ma è successa<br />
una cosa secondo me particolare, straor<strong>di</strong>naria, una donna ha denunciato il suo<br />
compagno, suo marito che l'aveva picchiata. Questo è un fatto straor<strong>di</strong>nario perché in<br />
quella cultura è <strong>di</strong>fficile per una donna fare un'operazione <strong>di</strong> questa natura e la fa se<br />
pensa che ci sia un sostegno dentro la comunità e fuori dalla comunità che possa<br />
aiutarla, possa aiutare Lei, i suoi figli, le donne come Lei, quin<strong>di</strong> in un colpo solo noi<br />
possiamo fare un'operazione che è <strong>di</strong> miglioramento della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>minuzione della paura, e torno su questo.<br />
Quin<strong>di</strong>, Presidente, io intanto La ringrazio per aver fatto questo intervento perché<br />
almeno ha permesso a coloro che hanno voluto, non tutti evidentemente, perché mi pare<br />
che la platea anche dei giornalisti sia sempre interessata alla <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> tre<br />
minuti, alla battuta che contrapponga questo a quell'altro, quello che <strong>di</strong>ce Max Bruschi<br />
a quello che <strong>di</strong>co io, quello che <strong>di</strong>co io, quello che <strong>di</strong>co io a quello che <strong>di</strong>ce Patta,<br />
siccome a me questa cosa non piace e penso che siamo qui a fare un compito serio, io<br />
credo che sono stata eletta, come tutti voi, per rispondere concretamente ai bisogni dei<br />
citta<strong>di</strong>ni che mi hanno eletto, avverto questa responsabilità in maniera fondamentale e<br />
non riesco a sintetizzare in una parola un argomento così complesso.<br />
Se noi riusciamo oggi ad uscire <strong>di</strong> qui, oggi, domani, con una posizione che <strong>di</strong>ca gli<br />
amministratori della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> si assumono la responsabilità <strong>di</strong> compiere fino<br />
in fondo il loro dovere, che è <strong>di</strong>re i citta<strong>di</strong>ni oggi hanno paura e la paura, come <strong>di</strong>ceva<br />
il Presidente Penati, è prodromica alla <strong>di</strong>fesa, cioè io ho paura e costruisco un muro<br />
invalicabile e la paura analizzata in questa maniera non è quella cavalcata da chi <strong>di</strong>ce la<br />
gente ha paura e quin<strong>di</strong> fuori dalle palle, per usare una parola in gergo, bene, ma è:<br />
assumo la tua paura come un problema serio, credo che il rispetto della legalità e la<br />
<strong>di</strong>fesa della tua macchina, della tua casa, della tua portineria, dei tuoi bambini, della tua<br />
vita sia un mio compito e quin<strong>di</strong> elimino il brodo <strong>di</strong> coltura in cui si costruiscono,<br />
trovano sostegno ed alimentazione fenomeni che invece tendono a separare,<br />
allontanare, a stabilire che quello è un nemico tout court, un nemico, tutti, quelli buoni<br />
e quelli cattivi.<br />
Non è un'operazione facile, ma è un'operazione che ha della sociologia <strong>di</strong>etro, ha<br />
un'analisi e scar<strong>di</strong>na uno degli elementi fondamentali che ha sostenuto fino ad oggi una<br />
politica <strong>di</strong> allontanamento, <strong>di</strong> spostamento.<br />
Le <strong>di</strong>cevo, Presidente, credo che il tema delle donne Lei lo abbia trattato in<strong>di</strong>rettamente<br />
parlando dei bambini. La con<strong>di</strong>zione dei bambini per me è la con<strong>di</strong>zione fondamentale,<br />
ma è innegabile, in ogni parte del mondo è così, che la con<strong>di</strong>zione dei bambini è legata<br />
alla con<strong>di</strong>zione delle donne quin<strong>di</strong> io vi prego <strong>di</strong> considerare in questi interventi una<br />
connotazione particolare per la con<strong>di</strong>zione della libertà delle donne e per la con<strong>di</strong>zione<br />
anche <strong>di</strong> emancipazione, l'ho detto prima, non ho fatto un'affermazione <strong>di</strong> poco conto<br />
<strong>di</strong>cendo che la libertà delle donne è con<strong>di</strong>zione fondamentale nelle società<br />
multietniche, multiculturali, è una con<strong>di</strong>zione che crea contrad<strong>di</strong>zioni forti tra i <strong>di</strong>ritti<br />
in<strong>di</strong>viduali ed i <strong>di</strong>ritti delle comunità, noi qua cerchiamo <strong>di</strong> fare dei <strong>di</strong>ritti in<strong>di</strong>viduali<br />
dei citta<strong>di</strong>ni stranieri e dei citta<strong>di</strong>ni italiani un elemento qualificante del nostro modo <strong>di</strong><br />
stare insieme, è per me un'evoluzione del pensiero.<br />
Io spero che questo possa riportare l'investimento e la forza a quella capacità che Gatti<br />
riprendeva dal Sindaco Diego Novelli nella Torino <strong>di</strong> quegli anni così <strong>di</strong>fficili, che ha<br />
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