6 settembre 2007 - Provincia di Milano

Presiede il Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli.
Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli: “Tranquillino.”
Consigliere Tranquillino: “Presidente Penati, io ho ascoltato con attenzione l'intervento
che Lei ha proposto a quest'aula e non mi sfugge che in questo Paese Lei, come altri,
stanno parlando di temi come quello della legalità e come quello che si lega alle
questioni della fiscalità generale. Lei ha parlato molto anche di federalismo fiscale in
questo periodo, è innegabile che questo sia un tempo in cui la Lega stia conducendo
una campagna politica dove la legalità ed il federalismo fiscale si saldano.
Secondo Veltroni, ad esempio, la sicurezza sarebbe uno dei diritti inalienabili di cui
sono portatori soprattutto coloro che sono tra gli ultimi, queste le parole testuali di
Veltroni. Sono un suo attento osservatore, in questo periodo specialmente, poiché
questa mutazione (segue intervento fuori microfono) no, osservatore, ha fatto
confusione tra me e Lei, era Lei al Lingotto, e mi ricordo anche di averla vista.
Dunque in questo tempo, dove si parla di legalità e di fiscalità generale, si viene a
proporre del sociologismo una visione astratta, inconcludente, distaccata dai bisogni
del territorio mentre, e su questo potete giurarci, noi abbiamo fatto dei gruppi di lavoro
con dei sociologi nella nostra federazione perché, pur non appartenendomi una visione
sociologica, in quanto io mi rifaccio al materialismo dialettico e storico, cerco di
sforzarmi anche di prendere atto di quelle che sono le tendenze intellettuali, filosofiche
di interpretazione della realtà che vanno per la maggiore.
Secondo me quindi il problema non è di indulgere in facili sociologismi, Presidente
Penati, io penso che Lei nell'intervento che ha proposto a questa aula oggi abbia
operato una semplificazione che mi sento di non condividere nella misura più assoluta
quando Lei ha affermato che certa Sinistra tenderebbe a far passare in secondo piano
anche il problema della criminalità laddove, essendo troppo indulgente, avulsa dalla
realtà e propensa ad analisi sociologiche, si astrarrebbe e pertanto non raccoglierebbe
quella domanda che proviene dai territori, che è una domanda ineludibile e che è una
domanda alla quale assolutamente vada data una risposta.
Vede, Signor Presidente, io vorrei che non Le sfuggisse, come Presidente della
Provincia di Milano, che ci sono dei problemi dei quali mi piacerebbe tanto che Lei
parlasse nelle comunicazioni e nei comunicati che rilascia alla stampa.
Lo vuole un evento sentinella? Glielo do subito. Anziché quell'intervista di qualcuno
che è infastidito dal lavavetri, faccio notare ai Consiglieri che qui nei giardini accanto,
in via Palestro, lì ci sono stati degli stupri, come in viale Umbria, più difficile che le
aggressioni avvengano diciamo vicino ai semafori, diciamo che statisticamente è molto
più improbabile, non fosse altro perché generalmente ai semafori i lavavetri ci vanno
quando ci sono code chilometriche e dunque si esporrebbero facilmente laddove
operassero delle aggressioni, sarebbero quantomeno irrazionali se si lasciassero andare
a dei gesti di questo tipo, ma evidentemente in quella sorta di pruderie securitaria da
cui è affetto questo Paese, anche nelle sue massime rappresentanze, come quella del
Sindaco di Firenze, per fare un esempio, pessimo esempio quello.
Vede, Signor Presidente, il suo accenno ad una certa sensibilità cattolica che vede con
distanza, che vede con sospetto, che vede anche con un certo malessere delle ordinanze
di questo tipo, ebbene questo suo accenno può essere da me condiviso, ma nel senso
che non in modo cattolico, io invece vedo tutto questo come qualcosa di pericoloso.
Mi diceva una lavoratrice che ha perso il posto da Giugno e che non sa se tornerà a
lavorare da Ottobre, mi diceva: non è che fra un po' anche i poveri in questo Paese
diventeranno individui scomodi, individui che danno fastidio ed individui da
35