6 settembre 2007 - Provincia di Milano

l’ennesima volta minacciata. Questa volta però la minaccia è arrivata all’interno di
questa istituzione, in un ufficio della Provincia di Milano, quindi questo rappresenta un
fatto veramente molto grave. Questa donna ha già combattuto contro la violenza che
c’è in alcuni settori del mondo arabo nei confronti della donne, si è battuta in prima
persona, ha cercato di far risaltare la vicenda bresciana della giovane pachistana
ammazzata dalla famiglia solo perché non voleva più rispettare quelle che erano le
regole tribali - tribali - che le erano imposte, questa donna ha avuto il coraggio quindi
di esternare, come donna, delle posizioni importanti di rivendicazione sociale e civile
che dovrebbero essere comunanza da parte di tutti i Paesi che si chiamano tali, quindi
Paesi civili, quindi corre dei rischi molto pesanti. Io non so come questo possa essere
accaduto, come può accadere che un dipendente di questa Provincia, un lavoratore di
questa Provincia, all’interno di questa istituzione, possa ricevere minacce e
intimidazioni di questo genere.
C’è un’inchiesta della magistratura aperta, per carità, ma io credo che come Consiglio
Provinciale intanto dobbiamo stigmatizzare profondamente questo atto e chiedere
anche che si faccia qualcosa perché questa donna venga garantita, che venga garantita
la sua sicurezza, la sua incolumità fisica, che non debba più subire questa violenza. Ho
sentito poche parole di solidarietà nei confronti di questa donna, forse interessa poco. A
me interessa molto invece, e credo che su questa vicenda anche l’istituzione Provincia
deve fare il massimo della chiarezza, perché è avvenuto all’interno di un palazzo della
Provincia di Milano. Ripeto quello che ho detto prima, spero che a questa donna
vengano date tutte le garanzie di sicurezza e di possibilità di lavorare con serenità. Io
credo che la Giunta su questo si debba impegnare in prima persona, i dirigenti di questa
Amministrazione si devono impegnare in prima persona, io credo che questo Consiglio
debba anche vigilare perché è grave che in questi palazzi possano avvenire fatti di
questo genere. E’ molto grave! Noi facciamo tanti interventi, tanti discorsi contro
azioni terroristiche, contro il terrorismo e cose di questo genere, poi nel nostro palazzo
avvengono queste gravi vicende. Credo che dobbiamo vigilare attentamente perché
questa volta ci hanno toccato da vicino, hanno toccato questa istituzione e io credo che
noi dobbiamo essere ben consci di quello che è successo.”
Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Accame, Re e Tranquillino. (presenti
39)
Presidente del Consiglio Ortolina: “Non conoscevo i particolari della vicenda, perché
in vacanza non sono riuscito a saperli. Ovviamente concordo con le affermazioni del
Consigliere Caputo, esprimo a nome di tutto il Consiglio la più piena solidarietà alla
Signora interessata. Riferirò naturalmente alla Giunta del suo intervento, sottolineando
la piena condivisione delle cose dette. Con Accame dichiaro chiuse le iscrizioni all’art.
83. Dapei prego.”
Consigliere Dapei: “Grazie Presidente. Innanzitutto a nome del gruppo di Forza Italia
rinnovo i sensi di amicizia e solidarietà all’Assessore Ezio Casati che è stato così
tragicamente colpito questa estate da un lutto familiare. Questa estate ci ha lasciato
anche l’ex premier francese Raymond Barre, che io voglio ricordare perché grande
amico della Provincia di Milano. Quando ero Presidente della commissione trasporti ci
siamo spesso recati a Parigi e a Lione a incontrarlo perché lui era il Presidente del
Comitato Transalpino per la tratta Lione Torino, insieme alla Presidente Colli
l’abbiamo incontrato più volte, è una personalità politica europea che sicuramente ci ha
insegnato molto e che ci mancherà molto. Tra l’altro, da Sindaco di Lione e Presidente
della società autostradale di riferimento, ricordo che era molto divertito dalle
5