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6 settembre 2007 - Provincia di Milano

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modo serio, sfilandosi da quel clima e da quei pronunciamenti che hanno prodotto lo<br />

sgombero <strong>di</strong> San Dionigi ieri e su cui la metà dei presenti della Giunta si sono<br />

<strong>di</strong>ssociati, però quello si è inserito in questo clima in cui la Sinistra in Comune vota<br />

delle cose, la <strong>Provincia</strong> avalla dei comportamenti, la Destra si sente autorizzata a<br />

partire da un punto per andare molto più in là e produrre i <strong>di</strong>sastri che facciamo. Io<br />

penso, Presidente, e chiedo, se il suo <strong>di</strong>scorso contiene il fatto che: A) non c'è nessuna<br />

delle culture <strong>di</strong> questa maggioranza che viene ripu<strong>di</strong>ata, che non ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>nanza, che si possa ricominciare un cammino là dove era stato interrotto,<br />

connettendo giustamente i due livelli <strong>di</strong> cui ho accennato.”<br />

Presidente del Consiglio Ortolina: “Chiedo scusa, volevo solo <strong>di</strong>re che in effetti<br />

l'attenzione dell'aula mi pare che abbia un po' giustificato lo sforamento. (Seguono<br />

interventi fuori microfono) Calaminici. Scusatemi ma credo che in ogni caso il livello<br />

del <strong>di</strong>battito sia alto e questo comunque fa onore all'aula, poi lo sforamento, c'è stata<br />

un'attenzione particolare dopo cinque ore <strong>di</strong> Consiglio. Sono contento, Calaminici,<br />

prego. (Seguono interventi fuori microfono) Basta, non facciamo <strong>di</strong>battito in aula.<br />

Ovviamente suggerisco possibilmente <strong>di</strong> stare nei tempi e magari <strong>di</strong> accelerare anche.<br />

Calaminici, prego. (Segue intervento fuori microfono) Siamo adulti e vaccinati.<br />

Tranquillino. Calaminici, prego.”<br />

Consigliere Calaminici: “Grazie, se i colleghi gentilmente mi lasciano iniziare io<br />

comincio.<br />

Il Capogruppo Dapei, forse in un impeto <strong>di</strong> entusiasmo, ha approvato la nuova linea<br />

che il Presidente avrebbe spiegato nel suo intervento ad<strong>di</strong>rittura parlando <strong>di</strong><br />

cambiamento storico.<br />

Bene, io <strong>di</strong>co subito, sono d'accordo con Dapei, non nella sua enfasi un po' troppo <strong>di</strong><br />

maniera e colorita, sono d'accordo, io credo che ci sia un cambiamento, credo che ci sia<br />

una evoluzione, credo che in questi mesi, in questi anni ci sia stato uno sforzo, per chi<br />

l'ha compiuto, per chi non lo vuole compiere, mantiene un'idea <strong>di</strong> coerenza abbastanza<br />

statica, <strong>di</strong>ciamo, ma io credo che in effetti ci sia in corso un profondo cambiamento<br />

culturale. Questo profondo cambiamento culturale non è dovuto semplicemente al<br />

ripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> posizioni e <strong>di</strong> idee ormai fuori corso, è dovuto al cambiamento profondo,<br />

ra<strong>di</strong>cale che è in atto nella nostra società e nel mondo. I compagni <strong>di</strong> Rifondazione ci<br />

insegnano che il mondo è fortemente, in modo tumultuoso, in cambiamento e noi<br />

cerchiamo anche <strong>di</strong> seguirli su questo. È vero, il mondo cambia e noi dobbiamo cercare<br />

<strong>di</strong> capirlo e <strong>di</strong> cambiare il nostro modo <strong>di</strong> vederlo, cambiare anche le politiche (segue<br />

intervento fuori microfono)”<br />

Presidente del Consiglio Ortolina: “Per favore, scusi, Tranquillino (segue intervento<br />

fuori microfono).”<br />

Consigliere Calaminici: “Il mondo è cambiato ed è un mondo non facile, è un mondo<br />

anzi terribile, è un mondo profondamente <strong>di</strong>viso, è un mondo che emargina milioni,<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> uomini, la grande maggioranza degli uomini <strong>di</strong> questa terra non vivono nella<br />

sicurezza ma non vivono neanche nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare gli istinti ed i bisogni<br />

fondamentali, un mondo quin<strong>di</strong> sottoposto a gran<strong>di</strong> tensioni.<br />

Io credo che non potremo risolvere questi problemi semplicemente aprendo le porte:<br />

venite tutti qui perché vi daremo noi quello che non avete. Sicuramente la politica più<br />

giusta è quella <strong>di</strong> aiutarli o <strong>di</strong> consentire, a seconda delle visioni, <strong>di</strong> risolvere i problemi<br />

a casa loro, nei loro paesi, ma è chiaro ed inevitabile, ed è anche necessario, che una<br />

qual certa percentuale e quantità <strong>di</strong> persone e <strong>di</strong> uomini in questi anni hanno cercato nei<br />

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